giovedì 29 novembre 2012

Pd:Davvero una forza sinistra....




Non olet

di Marco Travaglio

Dunque il governo Monti varerà un decreto per neutralizzare le ordinanze del gip di Taranto, in parte già confermate dal Riesame, che sequestrano gli impianti “a caldo” dell’Ilva e i magazzini rigurgitanti di prodotti finiti e semilavorati. Il fatto che quegli impianti siano l’arma del delitto che per decenni ha avvelenato Taranto e sterminato centinaia di persone e che quei magazzini pieni siano corpo di reato, cioè la prova che l’Ilva ha violato l’ordine di tenere i forni accesi non per produrre, ma per risanare, non interessa a nessuno. Quando certe porcherie le faceva B., almeno qualcuno a sinistra strillava. Nel 2008, mentre la Protezione Incivile finiva sotto inchiesta per lo scandalo dei rifiuti a Napoli, B. trasformò per decreto le discariche e l’inceneritore di Acerra in aree di interesse strategico, controllate dall’esercito e sottratte alle leggi europee, nazionali e regionali (ne furono sospese ben 44), per potervi sversare e bruciare qualunque sostanza, anche tossica, ed espropriare le procure campane (l’unica abilitata a indagare era quella di Napoli). Il Pd denunciò l’incostituzionalità di certe norme, il Csm pure, molti magistrati protestarono. Ora che Monti e l’ineffabile Clini si accingono a fare altrettanto, con l’aggravante che qui il decreto cancella decisioni già prese dal giudice, con tanti saluti alla separazione dei poteri, all’indipendenza della magistratura, alla Costituzione e ad altre quisquilie, non muove foglia (a parte il solito Di Pietro, non a caso trattato come un appestato). Tutti d’accordo, dal Quirinale in giù. E Bersani? Non pervenuto. E Vendola? Disperso, a parte una dichiarazione in cui dice che Bersani “profuma di sinistra”. Come Padre Pio, che pare emanasse “paradisiache fragranze” di “rose, gardenie, gelsomini, violette, mughetti, gigli e tuberose”. Purtroppo ci sarebbe anche lo sgradevole olezzo di quattrini, dovuto ai 98 mila euro elargiti da Emilio Riva per la campagna elettorale di Bersani del 2006 e disinvolta-mente accettati dal destinatario, alla vigilia della sua promozione a ministro dello Sviluppo economico. Bersani ci ha detto che non intende restituirli, molto stupito per la domanda. Ieri il nostro Ferrucci ha interpellato un bel po’ di parlamentari e tutti hanno risposto che è giusto così: i soldi si prendono e non si restituiscono, basta registrarli, anche se poi il benefattore finisce agli arresti per associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale e all’omicidio colposo plurimo, per giunta indagato per una frode fiscale da 52 milioni, per giunta col figlio irreperibile all’estero inseguito da un mandato di cattura. Basta registrarli nell’apposita dichiarazione. Quindi, par di capire, se arriva Al Capone con una carrettata di banconote, si incamera il tutto: basta dichiararlo. Mai domandarsi chi è il donatore né, soprattutto, perché investe i suoi soldi proprio sul futuro ministro dello Sviluppo economico. Usciti dalla porta principale nel ventennio berlusconiano, il conflitto d’interessi e il rapporto politica-affari irrompono nelle primarie del centrosinistra in tutta la loro attualità. Altro che profumo di sinistra. È di sinistra andare ogni anno in pellegrinaggio al Meeting di Cl? È di sinistra raccomandare i “capitani coraggiosi” Colaninno & C. per la scalata Telecom? È di sinistra sponsorizzare la fusione Montepaschi-Bnl dal governatore Fazio? È di sinistra difendere Fazio, beccato a favorire Fiorani e gli altri furbetti? È di sinistra raccomandare Gavio all’amico Penati per gli affari autostradali della Serravalle? E’di sinistra esentare le chiese dall’Ici? È di sinistra parlare di ambiente e lavoratori a telecamere accese e poi, girato l’angolo, prender soldi dal padrone della fabbrica più inquinante d’Europa? Viene in mente Flaiano: “Non sono comunista perché non me lo posso permettere”.



Chiamare questa raffazzonata congrega politica di "sinistra" pare una comica,i motivi sono elencati sufficientemente nell'articolo,lo sanno molto bene i lavoratori sulla propria pelle,visto e considerato che l'orologio sui diritti dei lavoratori è tornato indietro in pochissimi anni a molti decenni fa.

&& S.I. &&

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2 commenti:

giovanotta ha detto...

non riesco a dar torto a Travaglio, è vero che parliamo di una regalia di 6 anni fa, ma sarebbe un bel gesto da parte del PD quello di restituire i 98.000 euro (visto tra l'altro che ne ha incamerati alle primarie circa 6 milioni..). E in tutto ciò mi trovo a sperare che tra i due vinca Bersani, se putacaso vincesse Renzi saremmo proprio fritti..
caio

Ivo Serenthà ha detto...

Un bel gesto da quelle parti...?Fosse per loro non taglierebbero robustamente i parlamentari,idem per i rimborsi elettorali,per le loro spese di partito non c'è mai crisi.

In ogni caso per ciò che mi interessa lo spocchioso fiorentino non ha chances,i voti di Vendola e della Puppato andranno al dinosauro Bersani.

Saluti