lunedì 15 ottobre 2012

Un Monti per tutte le stagioni



di Michele Serra

L'ipotesi di un Monti bis seduce la Confindustria, i principali quotidiani italiani e l'Istituto per la Cura del Sonno di Ginevra, che in un recente studio ha individuato in Mario Monti il più autorevole testimonial mondiale di questa efficacissima terapia. Ma è il quadro politico nel suo complesso ad avvalorare l'ipotesi di un probabile secondo incarico all'attuale premier.

LA SINISTRA. La sinistra è terrorizzata dai sondaggi, che la danno largamente in testa e dunque la costringerebbero, in caso di elezioni, a governare. Per evitare un incidente così grave, e del tutto imprevisto nel suo quasi bisecolare percorso, la sinistra italiana è apertamente favorevole a un Monti bis oppure, se proprio fosse obbligatorio in termini di legge, è disposta a esprimere un premier a patto che possa mantenere l'anonimato, entrando a Palazzo Chigi da un ingresso laterale e dormendo in un letto a castello con lo stesso Mario Monti.

LA DESTRA. Berlusconi, nei sondaggi elettorali, è ormai compreso nella voce "altri". In mancanza di un altro leader autorevole, il Pdl è disposto ad appoggiare un Monti bis a patto che il nuovo governo affronti risolutamente la questione della corruzione, approvando finalmente una legge che la legalizzi e la incentivi. «E' di gran lunga la voce più rilevante della nostra economia», spiegano i responsabili economici del partito, «e sarebbe del tutto folle ostacolarne lo sviluppo. L'Europa non capirebbe». Rimanendo Monti a Palazzo Chigi, il Pdl punterebbe decisamente al Quirinale, cercando di individuare una personalità di alto profilo, di grande moderazione politica e di indiscusso equilibrio che sappia unire il Paese. Le persone che, nel centrodestra, si avvicinano di più a questo identikit sono Daniela Santanché e Vittorio Sgarbi.

IL CENTRO. La galassia del centro è formata da diverse componenti, che formano un coro di esperienze e di competenze davvero invidiabile: Udc, Futuro e Libertà, Montezemolo, i rutelliani dell'Api, i rutelliani del Pd, Rutelli, i liberal del Pdl, gli amici di Letta, il Rotary, il Vaticano, la maggioranza degli ambasciatori stranieri a Roma, diverse logge massoniche, alti gradi dell'esercito, quasi tutti i rettori universitari. Tutti insieme possono contare su circa il 5 per cento dell'elettorato. Dopo lunghi e complicati calcoli hanno dunque deciso di puntare su Monti che, da solo, conta sul 55 per cento dei voti.

CINQUE STELLE. Nel blog di Beppe Grillo, Mario Monti è stato definito un vampiro servo delle banche, stipendiato dalle multinazionali degli psicofarmaci che si arricchiscono grazie all'ansia provocata dal suo governo, uno strozzino che spinge al suicidio migliaia di padri di famiglia, un sadico pazzo che si eccita solo quando vede i bambini laceri e affamati, l'anima nera di una superloggia segreta che detta il copione alla Trilateral, al Gruppo Bilderberg e alla mafia cinese. Ieri, invece, riferendosi a Monti, Grillo si è limitato a chiamarlo «quel vecchio imbecille»: gli analisti politici ci hanno letto un sostanziale riavvicinamento politico e non escludono che i parlamentari delle Cinque Stelle, di fronte a un Monti bis, possano astenersi.

I POTERI FORTI. Sono il "Corriere della sera" e l'Automobil Club. Sono entrambi schierati con Monti.

NAPOLITANO. Dando ormai per scontato un Monti bis, il capo dello Stato sta già lavorando a un Monti tris, che avrebbe il compito di preparare il Paese, attraverso riforme istituzionali e rigore economico, a un Monti quater. Ove tutto questo non fosse possibile entro questa primavera, quando scadrà il suo mandato, Napolitano sta pensando a un'altra soluzione: l'elezione di Mario Monti al Quirinale, così da conferire l'incarico di governo allo stesso Napolitano.



C'e' poco da scherzare,anche se nella paralisi politica dove l'illegalita' ha sfiduciato 3/4 dell'elettorato,al solo pensiero di subire per altri anni i tecnici sanguisuga al potere mi fa rabbrividire,ma se un paese dalle proprie ceneri riesce ad organizzare solo un espressione del genere,e' evidente che se lo merita.

[ Kenzo ]

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