martedì 16 ottobre 2012

Tra la fame nel mondo e gli sprechi gettati in discarica




Roma, al via la giornata mondiale dell’alimentazione 2012

di ROBERTO GIOVANNINI

Dalla lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo agli ultimi dati sugli sprechi lungo la catena agroalimentare, alla sostenibilità, sicurezza e qualità del cibo. Sono i principali temi affrontati a Roma in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione 2012 organizzata dalla FAO, che dal 1981 si celebra tutti gli anni il 16 ottobre. La Giornata mondiale dell’Alimentazione ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame e della malnutrizione nel mondo, e ha come obiettivo principale incoraggiare le persone, a livello globale, ad agire contro questi problemi.

“Se le nazioni si impegneranno ad aumentare gli sforzi per ridurre la fame nel mondo, l’Obiettivo Onu di Sviluppo del Millennio che prevede di dimezzare il numero di affamati entro il 2015 può ancora essere raggiunto”, ha dichiarato il direttore generale della FAO Josè Graziano da Silva alla sessione d’apertura della Commissione sulla Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS). Da Silva ha sottolineato che un enorme progresso è stato fatto nel ridurre il numero delle persone affamate di 132 milioni dal 1990 ad oggi, anche se ancora oggi il 14,9% della popolazione mondiale è denutrita, oltre 870 milioni di persone.

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Sarebbe sufficiente convincere le grandi distribuzioni alimentari di non gettare nella spazzatura le eccedenze,poichè di questo problema si tratta,seppur complicato possa essere la distribuzione delle eccedenze,le potrebbero sfruttare le miriadi di mense per non abbienti sparse nel territorio.Diverso è il problema della fame nel mondo nelle zone più remote,al contrario degli aiuti,i quali chissà se arrivano e come ci arrivano,da quelle parti servirebbe del volontariato retribuito dall'Unicef e dall'Onu nell'insegnare tecniche di coltivazione e di allevamento,magari con la ricerca di profondi pozzi d'acqua nei dintorni.

@ Dalida @

2 commenti:

Katrina Uragano ha detto...

Non c'entra niente col tuo discorso...o forse solo un pochino. Ho notato con piacere che ora la gente spreca meno e non butta gli avanzi. Ci voleva la crisi per farglielo capire?

Ivo Serenthà ha detto...

Senza dubbio i soldi mancano e gli acquisti alimentari sono ridotti,ma gli sprechi sono reali e se le famiglie ancora non gestiscono nel miglior modo gli alimenti,sono le catene di distribuzione a gettare in discarica parecchi prodotti che potrebbero essere molto utili per chi ha fame.

Saluti