venerdì 19 ottobre 2012

Morire casualmente a Napoli per mano della camorra




Noi siamo di più

di MASSIMO GRAMELLINI

Da oggi ho uno slogan nel cuore che vale più di tutti gli «Yes we can» del mondo. L’ho sentito fiorire sulle labbra di una ragazza napoletana, prostrata dall’assurdità di una sofferenza insostenibile. Si chiama Rosanna Ferrigno, fa la segretaria in uno studio medico e l’altra sera ha dovuto raccogliere sotto casa il cadavere del promesso sposo, crivellato dalla camorra con quattordici proiettili. I camorristi hanno confuso il suo Lino, che stava andando a giocare a calcetto, con uno di loro. La gratuità del crimine e l’estraneità della vittima hanno scosso l’abulia di una città che da troppi secoli sopporta la malavita organizzata come una forma endemica di malaria. Poi è arrivata Rosanna. Non ha pianto in pubblico, non ha insultato le istituzioni, non ha elargito finti e precoci perdoni. Ma l’amore e il dolore le hanno dettato parole decisive: «Non bisogna avere paura dei camorristi. Sono loro che devono avere paura di noi. Noi dobbiamo continuare a uscire per la strada a testa alta. Sono loro che si devono nascondere. Noi siamo di più».

Noi siamo di più. Non ci avevo mai pensato. Con tutti i nostri difetti - perché ne abbiamo a iosa, sia chiaro - noi siamo di più. Siamo di più dei mafiosi, dei corrotti, dei finanzieri senza scrupoli. Siamo più numerosi di qualunque minoranza coesa che cerchi di dominarci con le armi del potere e della paura. Averne consapevolezza, lo so bene, non basta. Ma è la premessa per svegliarsi dall’incubo e provare a trasformarlo in un sogno. Grazie, Rosanna, per avercelo ricordato.



Mi auguro che non solo per la citta' partenopea nasca questa convinzione,penso che la consapevolezza d'aver toccato il fondo possa finalmente destare la rivincita della legalita' su tutti i fronti,anche se il sistema organizzato in questi decenni,politico-criminale,dovra' essere combattuto in un discreto limite di tempo,ma e' iniziata l'ora zero.

&& S.I. &&

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

4 commenti:

Katrina Uragano ha detto...

Mi spiace tanto per quello che è successo a questi ragazzi. Una morte atroce...l'ennesima.

Tina ha detto...

Dopo le parole della ragazza diventa difficile dire qualcosa senza rischiare la retorica.

Ivo, rammenti Via Artom degli anni 80?...nemmeno le partere della polizia ci entravano di notte, quando è stata "bonificata"?

Quando Chiamparino ha dato l'ok a far saltare le tre torri e disseminare gli abitanti per tutta la città, prima e seconda cintura.

Dovrebbero fare lo stesso per Le Vallette e nei quartieri di Napoli la musica non è diversa, uniti fanno branco e si coltivano, sparsi diventa difficile prevaricare su un tessuto sociale che non esiterebbe a prenderli a calci sui denti.

Buona serata Ivo ;-))

Unknown ha detto...

L'ora zero è cominciata dopo la guerra e ne sono susseguite a decine, ma nulla è cambiato.
E' sempre l'ora zero da noi.
Cristiana

Ivo Serenthà ha detto...

Cristiana,diciamo anche che ogni popolo ha i governi che si merita...

Saluti