venerdì 26 ottobre 2012

Il rincoglionimento dagli anni 80




Ultima fermata Dallas

MASSIMO GRAMELLINI

Dopo Silvio, anche J. R. ha fatto un passo indietro, precipitando in un burrone di sbadigli che ha costretto Canale 5 a sospendere la nuova serie di Dallas già alla seconda puntata. Ogni tanto la vita sa offrire coincidenze ineffabili. Chi fra voi è diversamente giovane ricorderà come la saga dei petrolieri texani abbia segnato il destino pubblico del Cavaliere. Prima di Dallas, un imprenditore in carriera come tanti. Dopo Dallas, il rabdomante dei gusti popolari che acquista uno sceneggiato americano rottamato dalla Rai e trasforma Canale 5 e se stesso in fenomeni televisivi di massa. Esagerando un po’, ma neppure troppo, senza Dallas non avremmo avuto il ventennio berlusconiano. Fu quel telefilm a lanciare la tv commerciale in Italia e a rieducare al ribasso i palati degli italiani, abituandoli al lusso volgare, alla ricchezza ostentata, al cinismo simpatico e agli altri stereotipi con cui la cultura pop degli Anni Ottanta ha innervato la proposta politica del berlusconismo.



La riproposizione, trent’anni dopo, di quei valori di sfrontato materialismo va letto come l’ultimo tentativo di restare aggrappati a un mondo della memoria. L’esito è stato inevitabilmente patetico. La seconda serie di Dallas, con i divi incartapecoriti che si muovevano fra giovani affamati di denaro e potere, restituiva l’atmosfera falsamente allegra di certe «cene eleganti» o, nei momenti peggiori, dei vertici di palazzo Grazioli. E la faccia liftata dell’ottantenne J.R. richiamava inesorabilmente quella che ieri, col sopracciglio sinistro ormai paralizzato dal bisturi, ha letto sul gobbo di una telecamera il suo testamento politico.




Che gli anni 80,Dallas compreso,abbiano rincoglionito buona parte d'italiani fa comprendere che popolo siamo,non ho idea se programmazioni fac-simile siano state trasmesse in altri paesi europei,sicuramente da quelle parti un caimano non e' spuntato,e scommettiamo che i medesimi compatrioti stiano aspettandone un altro,magari uno che sta facendo il Sindaco in una importante citta' dell'Italia centrale assai culturale?

&& S.I. &&

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

francesca ha detto...

Lo dicevo a quei tempi che quel telefilm mi faceva schifo!!
Beh, sono sempre stata fiera di non sapere chi fosse Sue Ellen et amici.
L'unico appunto a Gramellini... avrei da dire su quel "diversamente giovani" ;)
Ciao, Francesca

Ivo Serenthà ha detto...

L'appunto che hai inserito è stato un probabile vezzo,veniale però,c'è chi arrivato alla mezza età o giù di lì,cerca di scansare un pochino le primavere passate....

A quel tempo qualche serata l'ho passata nel vedere la saga dei petrolieri,al di là che mi piacciono poco le fiction o qualsiasi realtà a puntate,c'era davvero nulla oltre la cattiveria del potere legato alla ricchezza.

Buona serata a te