martedì 21 agosto 2012

Un pensiero ad Angelo Di Carlo




La classe operaia va (davvero) in paradiso

di Lidia Ravera

Chissà come si è sentito Bersani quando Angelo di Carlo è morto, ieri l’altro all’alba, dopo una settimana di agonia. Come si sono sentiti Susanna Camusso, e Bertinotti e Landini e Giordano… lo stesso presidente Napolitano… quelli che sono stati comunisti, che hanno pensato la classe operaia come motore della storia, i sindacalisti… quelli che il diritto al lavoro hanno la missione di difenderlo.

Il Corriere sobriamente scrive: “Dalla precarietà economica era passato alla povertà”. Un viaggio comune a tanti. Eppure un viaggio disperato. Viviamo nel tempo della Contrattazione Individuale e della Sofferenza Solitaria. Per essere visto, oggi, per protestare, per migliorare la tua condizione, non serve uno sciopero, un corteo, una manifestazione. La fabbrica ti ha espulso. Sei un effetto collaterale della crisi, uno dei tanti: 54 anni, una moglie disoccupata, un figlio a carico.

Non è una situazione estrema, la tua, è una situazione maledettamente comune. Sei un numero. Mettiti in fila. Resisti finché puoi. Se non resisti schiatti. E allora, hai ragione, è meglio andare a morirgli addosso, davanti a Montecitorio, avvolto in una lingua di fuoco, rossa. Come una bandiera. “Lavoratori di tutto il mondo rassegnatevi, da perdere avete soltanto la vostra vita”, è la triste didascalia sotto la foto.
Caro Bersani, vogliamo fare qualcosa?



Premesso che le responsabilità della fantomatica sinistra di questo paese esistono e sono evidenti,non è stata mai valida nel fare opposizione,figuriamoci quelle rare volte a governare,infatti la verifica di tutto ciò è la lunghissima e disastrosa epopea caimana,in nessuna realtà democratica evoluta avrebbe potuto realizzarsi una tragicomica del genere.

Se poi in aggiunta chi tira i fili dell'economia mondiale ha organizzato una quindicina d'anni fa,quella sciagura chiamata globalizzazione,la quale non sparge benessere a livello globale,bensì arricchisce sempre di più i soliti,e nello stesso tempo impoverisce globalmente ed ha impoverito tragicamente la vecchia Europa.

Le vittime come Angelo Di Carlo non sono un caso isolato,chi perde la testa rendendosi conto che non ha più futuro può arrivare a gesti estremi,come al contrario indirizzarsi nella possibile e mai giustificata illegalità,ma qualcosa toccherà pur fare nel sopravvivere!

Dimenticavo,da chi ha osannato le gesta di maglioncino marchionne,come risolutore della occupazione-produzione auto italiana,e si stanno vedendo i risultati,considerato che a lui e alla famiglia di riferimento interessano solo gli abbracci di Barack Obama.

Come si può notare,sempre a proposito della fantomatica sinistra italiana che non ne azzecca una....

&& S.I. &&

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2 commenti:

Tina ha detto...

Avevo letto il pezzo della Ravera e condivido il tuo pensiero sulla odierna sinistra che non sa essere nemmeno una brutta copia di se stessa,del tempo in cui riuscira a farsi credere, ora non fa nemmeno ridere, fa solo incazzare alla grande.

Leggevo un pezzo di uno dei padri della moneta unica, diceva:

Quando una moneta ha seri problermi si svaluta e inizia di nuovo la sua esportazione, ma se la moneta è unica per l'intera Europa, non si può svalutare, quindi si svaluta l'unica cosa possibile, nel caso dei paesi dell'Eurozona, si svalutano i salari e i lavoratori.

Non credo che uscire dalla moneta unica sia più drammatico che restarci, tutt'altro.

Buona serata Ivo ;-))

Ivo Serenthà ha detto...

Stenderei un velo pietoso sulla presunta sinistra,tanto non è manco più un pallido rosè....

Sulla moneta unica e la comunità europea,penso che stiano facendo di tutto per farla rimanere a galla,chi gode come un riccio continuerà a farlo,chi è perennemente nella posizione a 90 gradi continuerà ad esserlo.

Ciao