domenica 5 agosto 2012

Le prossime avventure di Lele Mora




Si chiama Gabriele ma non è un angelo

di Lidia Ravera

Lele Mora non si chiamerà più Lele, nomignolo usurato dal successo, bensì “Gabriele”, come lo chiamava la sua mamma. Sorride soave nella prima fotografia fuori dal carcere, esibisce i 50 chili persi in 400 giorni di detenzione. Il Billionaire avrebbe potuto organizzare un catering fra Rebibbia e San Vittore, ne passano di clienti, invece niente. Tocca dimagrire. Cioè: non tutto il male viene per nuocere.
Per esempio: la restrizione della libertà di passare da un orgia all’altra, e, spesso, con pesanti oneri organizzativi, ha regalato al nostro Gabriele un tesoretto di tempo per pensare. L’attività, a lui del tutto sconosciuta, ha dato risultati preziosi. Egli ha scoperto che: “aveva tolto le carezze ai suoi figli” per sistemarle altrove, era stato “arrogante con i giornalisti e con i comunisti”, da piccolo “calpestava il grano con i piedi nudi”, mentre da grande si aggirava “con le bistecche sugli occhi” fra amori sbagliati.

Per il futuro progetta di chieder scusa a tutti, “coccolarsi” con i suoi figli e continuare a riflettere. La palingenesi commuove. Un’unica perplessità: ha senso dedicare una intera pagina de La Stampa, ad un presunto puttaniere e bancorottiere, per illustrarci i suoi buoni proponimenti?



Questo è il paese dove a tutti i filibustieri viene data un'altra chance,riempiono i giornali gossippari e contribuiscono a far utili,se poi con l'andar del tempo ne combinano altre,è tutto fieno in cascina.....

A mio parere una delle componenti del forte dimagrimento è la mancanza della suoneria del suo telefono "faccetta nera" dev'essergli mancata tantissimo!

&& S.I. &&


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