martedì 3 luglio 2012

Occupazione:Non è un paese per giovani


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Se l’Italia di Monti miete successi ai vertici europei, la situazione interna mostra dei cedimenti: l’ultimo allarme, infatti, arriva dall’Istat. Secondo l’istituto di ricerca il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, a maggio è al 36,2%. E’ il dato più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) che di quelle trimestrali (IV trimestre 1992). A controbilanciare è il dato complessivo che a maggio scende al 10%.

L’aumento tendenziale dell’occupazione è determinato dalla crescita della sola componente femminile (1,6%), a fronte di una diminuzione di quella maschile (-0,4%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 67,2%, aumenta di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e diminuisce di 0,3 punti su base annua. Quello femminile, pari al 47,2%, aumenta di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti rispetto a dodici mesi prima.

La diminuzione congiunturale della disoccupazione interessa sia la componente maschile sia quella femminile; gli uomini disoccupati diminuiscono dello 0,8% rispetto al mese precedente, le donne dello 0,6%. In termini tendenziali aumenta sia la disoccupazione maschile (28,2%) sia quella femminile (23,6%). Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce di 0,1 punti percentuali nell’ultimo mese portandosi al 9,3%; anche quello femminile segna una variazione negativa di 0,1 punti e si attesta all’11,2%.

Rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,9 punti percentuali e quello femminile di 1,8 punti. L’inattività diminuisce dello 0,2% in confronto al mese precedente coinvolgendo sia la componente maschile (-0,1%) sia quella femminile (-0,2%). Rispetto a dodici mesi prima gli inattivi diminuiscono del 4%: in particolare la componente maschile si riduce del 4,4% e quella femminile del 3,8%.

Non va meglio a livello europeo. Secondo i dati calcolati da Eurostat, il tasso per il mese di maggio ha raggiunto il livello dell’11,1% nell’Eurozona e del 10,3% nell’Unione europea. I disoccupati europei erano in maggio 24,868 milioni, di cui 17,561 milioni nell’Eurozona: 151 mila in più rispetto al mese precedente in tutta Europa, 1,952 milioni in più rispetto a un anno fa. Anche a livello continentale pesa il dato dei giovani. Nel maggio 2012, nella Ue a 27 c’erano 5,51 milioni di giovani sotto i 25 anni senza un lavoro (pari ad un tasso del 22,7%), di cui 3,41 milioni nella zona dell’euro (22,6%). Rispetto al maggio 2011, il numero dei giovani disoccupati è aumentato di 282mila unità nella Ue-27 e di 245mila nella zona euro. Nel maggio 2011, i tassi di disoccupazione erano rispettivamente del 21% e del 20,5%. Il record negativo spetta a Grecia (dato di marzo) e Spagna, entrambe con un picco del 52,1%.



Non ci si deve meravigliare ad esempio se il dato delle immatricolazioni delle auto è in netto calo,il dato di giugno in Italia è arrivato a -24%,se non c'è lavoro e denaro ci si limita all'essenziale,il quale diffusamente al momento viene praticato,ma il trend è sicuramente a peggiorare.

Pare sia stata una scelta oculata la globalizzazione,i risultati che si profilano sono disastrosi su tutti i fronti usando un eufemismo,poichè per un individuo che si arricchisce ce ne sono molti altri che s'impoveriscono.

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