sabato 5 maggio 2012

La laurea nel valore sociale e civile





Esseri umani

di Massimo Gramellini

Esiste una laurea che nemmeno il Trota può comprare e soltanto la vita assegna ai suoi figli più veri. La laurea in umanità. Il vicebrigadiere Lorini Roberto accorre sul luogo dell’emergenza un tipo si è asserragliato in un’agenzia delle entrate e minaccia di ammazzare gli impiegati - ma non giudica né perde la testa: entra in sintonia. Andare nei posti da cui gli altri scappano è il suo lavoro. E’ un tecnico. Eppure, a differenza di altri tecnici, lui nel lavoro mette qualcosa che non si trova sui manuali: la capacità molto italiana di vedere nel nemico un amico mancato e recuperabile alla causa.

Il vicebrigadiere intuisce che l’asserragliato non è un pazzo. E’ un uomo debole e solo che ha compiuto un gesto esecrabile per il bisogno di sentirsi ascoltato. E allora lo ascolta, gli parla in dialetto di cose normali e, una frase dopo l’altra, gli svuota la rabbia di dosso e lo convince a lasciarsi mettere le manette ai polsi, perché il futuro esiste e non vale la pena di perderselo con un atto estremo. La mossa del cavallo è passargli al telefono la propria moglie. «Volevo che anche lei gli spiegasse che in fondo siamo tutti umani». Purtroppo non tutti se lo ricordano, signor vicebrigadiere. Ma esempi come il suo aiutano a far girare la voce.



L'umanità che trapela da questi avvenimenti spiega la possibilità che questo paese rimanga ancora in piedi,nonostante tutto,anche se per una persona con uno sviluppato senso civico e sociale,ce ne sono molte altre che non meriterebbero la cittadinanza.

&& S.I. &&


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