lunedì 14 maggio 2012

Il consumismo e la globalizzazione arrivati al capolinea




Italiani consumate: è un ordine

di Michele Serra

In nome della crescita e dello sviluppo, è arrivato il momento di passare dal marketing alle maniere forti. Un militare in ogni supermercato costringerà le massaie a comprare di più e ogni cittadino sarà obbligato per legge ad avere almeno quattro automobili

Crescita: è la parola d'ordine dei governanti europei, che stanno cercando di far capire ai disoccupati, ai pensionati, alle famiglie impoverite, che il loro comportamento è inaccettabile. Ecco alcuni dei suggerimenti per favorire la crescita.

Consumi 1

Avendo le case stipate di cianfrusaglie, la maggior parte dei cittadini europei ha dovuto rallentare i consumi anche per evidenti ragioni di ingombro. Si calcola, per esempio, che ogni europeo, in media, possieda diciotto paia di scarpe, che una volta riempite le scarpiere vengono riposte nel congelatore o appese ai rami dei giardini condominiali. Per invogliare il consumatore medio ad acquistare anche il diciannovesimo paio, gli esperti di Strasburgo suggeriscono di accorciare le calzature, per legge, di almeno tre numeri, riducendo sensibilmente il loro ingombro nella scarpiere. "Basta ripiegare all'indietro le dita dei piedi", spiega l'eurocrate von Keberle, "e ognuno di noi può tranquillamente indossare scarpe molto più piccole. E' un piccolo disagio per ogni cittadino, ma un grande incoraggiamento per l'industria calzaturiera".

Consumi 2

I carrelli della spesa, pur essendo concepiti per trasportare un bue congelato, o una coppia di tonni da cinquanta chili, arrivano alle casse semivuoti. Come è possibile? Gli esperti hanno diffuso nei supermercati del continente un questionario con una sola domanda: "Come mai lei compra meno cibo"? Il 50 per cento ha risposto "perché non ho soldi", l'altro 50 per cento ha risposto "perché peso 105 chili e sono alto un metro e sessanta". L'idea, dunque, è convincere la metà obesa degli europei a fare la spesa anche per la metà povera. Il progetto è stato illustrato alla stampa dall'eurocrate Van de Krunz, che non ha nascosto, però, i rischi dell'operazione: "Potremmo ritrovarci, in tempi brevi, ad avere impoverito gli europei obesi, e reso obesi gli europei poveri".

Marketing

La grande distribuzione fa abbastanza per incoraggiare i consumi? Le strategie di marketing fin qui messe in atto sono troppo blande. "Più che sedurre il consumatore", scrive in un documento l'eurocrate La Blanchette, che ha studiato in America, "è arrivata l'ora di costringerlo a farsi carico delle sue responsabilità. Con le buone o con le cattive, questi figli di puttana devono capire che o scuciono fino all'ultimo centesimo, o va tutto a ramengo". Il protocollo La Blanchette, presto ai voti al Parlamento europeo, prevede che la grande distribuzione passi sotto il controllo dei vari eserciti nazionali. Militari armati controlleranno che ogni singolo cliente esca dal supermercato con il carrello rigurgitante di qualunque porcheria. All'ingresso di ogni mercato un sergente, addestrato da istruttori dei marines, griderà alle massaie, a pochi centimetri dalla faccia, le istruzioni per gli acquisti. "Non ti piacciono i broccoli?! Sei per caso un frocio?! Non lo sai che i broccoli contengono ferro! Comprane cinque chili e ingozzati! E' un ordine!". Allo studio anche l'alzabandiera e l'inno nazionale ad ogni cambio di turno delle cassiere.

Automobili

Con tre automobili a testa, gli europei hanno già dato un esempio encomiabile di sacrificio nel nome del Pil. Sono segnalati casi di automobilisti così solerti da riuscire ad andare in ufficio guidando contemporaneamente due macchine affiancate, grazie a una speciale prolunga che collega attraverso i finestrini i volanti e le pedaliere. "Sono degli eroi", ha commentato l'eurocrate Broekenbrink, "e non possiamo pretendere che ogni automobilista lo sia. Per arrivare a vendere a ogni cittadino anche la quarta macchina, ci sono vie più semplici: stiamo sensibilizzando le case automobilistiche". Secondo indiscrezioni, la Fiat dovrebbe produrre la nuova Fioriera (un'auto senza motore, da tenere sul terrazzo adibita a fioriera) e la Volkswagen sta per lanciare la Obbligo, progettata secondo una tecnologia innovativa: è obbligatorio comprarla.



La corsa al fatturato sempre in aumento non e' una presa per i fondelli di Serra,ma i naturali propositi del capitalismo,sempre teso a produrre e far consumare sempre di piu',con questa logica l'impatto frontale contro un muro risulta sempre piu' evidente,la globalizzazione ultimo escamotage di uno sviluppo senza senso.

[ Kenzo ]


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iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ingozzerò anche il mio cane, come le oche e butterò il superfluo, in modo da ricominciare da capo.
Cristiana

Ivo Serenthà ha detto...

No,povero cane,meglio buttare via la spesa subito e ricominciare da capo.

Così acceleriamo la fine del pianeta,bruciando le risorse più in fretta.

Ciao