mercoledì 25 aprile 2012

Un piccolo gesto di grande onestà




Il giocoliere

di Massimo Gramellini

Torino, semaforo di largo Orbassano. Scatta il rosso e un giocoliere invade l’asfalto per dare spettacolo ai motorizzati in attesa. Purtroppo non è giornata: una clavetta cade a terra e anche il cappellino, invece di roteare diligentemente lungo la schiena, preferisce andarsene altrove. Lo sguardo avvilito, il giocoliere si piega a raccattare gli attrezzi del mestiere. Un uomo su una moto sta per allungargli la moneta d’ordinanza, ma lui sorride e scuote la testa. «No, grazie. Troppo errore», spiega in un italiano stentato. E anziché fare la questua fra le auto in coda, si rifugia sull’aiuola accanto al semaforo per esercitarsi.

Riassumendo: il giocoliere ha rinunciato al compenso perché ha ritenuto la propria prestazione inadeguata, era visibilmente imbarazzato per la figuraccia e invece di sedersi ad aspettare il rosso successivo, magari prendendosela con la sfortuna, ha preferito utilizzare quei pochi secondi di pausa per allenarsi. Ciascuno pensi al proprio ambiente di lavoro e faccia i paragoni che crede. A me basta dare un’occhiata allo specchio per avvertire, al confronto, un pizzico di disagio. L’amico che mi ha raccontato la storia (era l’uomo sulla moto) vorrebbe far ottenere al giocoliere di largo Orbassano la nomina a senatore a vita, con successiva e sollecita ascesa alla presidenza del Consiglio. Perché la sensazione - la sensazione del mio amico, s’intende - è che in momenti come quelli che stiamo vivendo non servano degli esperti, ma dei caratteri.



Di questi tempi un comportamento del genere appare quasi di natura aliena,al contrario dovrebbe essere la normalità,chi ci rappresenta ai massimi livelli è cresciuto nella cultura e nella maleducazione così ben radicata nel territorio,altrimenti non si spiega la visibilissima deriva di un intero paese.

&& S.I. &&


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4 commenti:

Gianna ha detto...

Gli stranieri ci danno il buon esempio...

Ivo Serenthà ha detto...

Pensa che l'unico negozio al dettaglio che ho trovato e rilascia sempre gli scontrini fiscali,è gestito da una famiglia marocchina.

Tina ha detto...

E la pizzeria da sporto di Corso Orbassano (lato via Romolo Gessi) gestita da un Egiziano ;-))

Ivo Serenthà ha detto...

Non conosco l'attivita' che hai citato,ma e' un altro caso tra i tanti segnalati!