giovedì 23 febbraio 2012

La struggente nostalgia del caimano




I bolscevichi non si smentiscono mai

La buona ricchezza

di Massimo Gramellini

Certo voi comunisti siete strani arnesi, mi scrive un lettore che considera comunista anche Monti e in genere chiunque si collochi a sinistra dei tacchi della Santanchè. Finché c’era Lui, sostiene l’orfano del Bandana, disprezzavate la ricchezza come sterco del diavolo. Ma ora che al governo ci sono i papaveri delle banche che guadagnano milioni in consulenze, esaltate la ricchezza come misura del merito. Dov’è la coerenza, compagno?

Esimio signore, la sua opinione - pur complessivamente apprezzabile - mi sembra soffra di un certo squilibrio e non sarei del tutto scontento se lei mi concedesse l’opportunità di una replica. (Scusi il tono aggressivo, ma noi compagni del Monti ci esprimiamo così). Nascere ricchi è una fortuna. Diventarlo un merito (e una fortuna, perché tanti lo meritano e non riescono a diventarlo). Ma in entrambi i casi non si tratta di una colpa. La colpa è accumulare soldi rubando, corrompendo, evadendo. Ma il fatto di essere valutati dal mercato non rappresenta di per sé una vergogna. Lo diventa, a mio avviso, quando si esagera. Non solo nel guadagnare (certe disparità andrebbero attutite), ma nell’ostentare. A irritarmi, nella vecchia classe dirigente, non era la ricchezza, ma il modo in cui ci veniva di continuo sbattuta addosso: pacchianeria, sprechi, volgarità scambiata per vitalità. La cafonaggine è tenera in un povero, ma insopportabile in un ricco. Sono un piemontese moralista, mi perdoni, e non mi urta che Monti abbia i milioni. Mi urterebbe se li avesse rubati o se li usasse per cospargere il suo loden di brillantini.



Ma che glielo dice a fare,la cafoneria e la socialità solo se è utile di costoro è stra conosciuta,l'educazione del si è quel che si ha è radicata,i soldi e la vanteria non se li porteranno nella tomba...

&& S.I. &&


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4 commenti:

Tina ha detto...

Gramellini lo leggo da sempre e mai come questa volta mi sono trovata concorde con lui, diventa difficile far capire all'uomo qualunque che se la Cancellieri e la Bongiorno guadagnano vagonate di soldi ma pagano le tasse, non danneggiano lui, mentre mi sento danneggiata da Manganelli che prende 600 mila euro l'anno dallo Stato e lo Stato siamo noi, mi pare che la differenza sia notevole.
Buon fine settimana Ivo ;-))

valerio ha detto...

mai successo che un governo mettese in rete redditi dei componebti !!
che dire , la trasparenza un pochino aiuta , ora però dopo aver tartassato operai , pensionati ecc , andare avanti con le così dette lobbi , ma ho visto che Monti non ci riuscirà

Salvatore ha detto...

Nel comunismo primitivo, per Marx, vi erano le condizioni analitiche per ciò che poi ha proposto, e per quel motivo che gli egoisti capitalisti e soci insistono nel tenere tutto fermo ed anche arretrarlo...etc. Saluti da Salvatore.

Ivo Serenthà ha detto...

Il divario tra semplici lavoratori e manager risulta sempre piu' ampio,la meritocrazia e' un metodo valido,ma non in queste proporzioni.

Da ieri i media hanno deciso di diffondere gli umili stipendi italici,un po' di fumo per accontentare il popolino,questo e' un paese dove le differenze sociali saranno sempre piu' accentuate.