venerdì 11 novembre 2011

Mario Monti il salvatore della patria con i sacrifici dei soliti noti


[ vignetta dall'inserto satirico ]

Il più grande spettacolo

di Massimo Gramellini

Nulla di personale, ma quando ho letto di Letta & Letta sottosegretari, zio e nipote nel toto-ministri come in un fumetto di Paperino, mi sono un po’ stranito. Poi hanno iniziato a girare i nomi di Frattini, di La Russa e di una giovane promessa, Giuliano Amato, che fu premier appena 18 anni fa. Ma è stato nel veder rispuntare l’ottantenne Dini al telegiornale che ho avuto un sussulto. Il governo Monti sarà una cosa seria e dura. Sarà il governo dell’Europa e del capitalismo possibile: non a caso lo osteggiano coloro che ritengono dannosi sia l’uno sia l’altra. Ci giochiamo davvero tutto, stavolta, a cominciare dalla faccia. Ecco perché sarebbe saggio, non solo decente, che a questo giro la politica scendesse dalla giostra. Limitandosi a votare il governo, ma senza ambire a farne parte. Ai politici di destra e di sinistra si richiede un gesto di generosità che sia anche una forma di espiazione per i disastri, i debiti e i benefici accumulati nei decenni. Un bagno di umiltà da cui potrebbero uscire rigenerati, recuperando la stima di una comunità che li disprezza e rischia di trascinare nel disgusto l’idea stessa di democrazia.

Il più grande spettacolo dopo il big bang berlusconiano non può ridursi al solito inciucio. Bisogna volare alto, o almeno sollevarsi da terra, e oggi purtroppo nell’immaginario collettivo la politica rappresenta la zavorra. Prima di versare lacrime e sangue, gli italiani pretendono che a chiederle non siano i soliti noti. Soprattutto pretendono che siano prima i politici a versarne. E un governo con la Casta dentro non potrebbe mai cancellare i suoi privilegi.



Alleluia,siamo in mano ai soliti noti,quelli che daranno una piccola bacchettata ai facoltosi,un po' di solletico agli evasori fiscali,e tutto il reato oltre risultare noia,sara' la continuazione della macelleria sociale.

&& S.I. &&

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2 commenti:

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Dini ? Ma non era quello della super pensione e che ha una moglie che anche lei era una super manager? Francamente di tutti questi nomi , compreso Amato, non ce ne vorrei uno nel governo Monti .

Ivo Serenthà ha detto...

Siamo messi così,in buona parte questi hanno contribuito al colossale debito pubblico,pensare che ci tireranno fuori da tutto ciò,pare proprio impensabile,tanto scusa la volgarità "in quel posto ce l'hanno sempre i soliti noti".