lunedì 5 settembre 2011

Marco Travaglio,il passaparola del lunedì,le firme di Grillo sparite e Vendola-Don Verzè





Il testo integrale dell'intervento

Buongiorno a tutti, ci sono tante cose che potremmo dire oggi, potremmo ricordare il quarto anniversario della raccolta delle firme per le tre leggi di iniziativa popolare del primo V-Day da parte di Beppe Grillo, che nel settembre 2007 fece incetta di 350 firme contro le 50 mila richieste per proporre la riforma elettorale che ci restituisse le preferenze, l’incandidabilità dei condannati definitivi al Parlamento, almeno per reati seri e infine il tetto massimo di due legislature per i parlamentari.

I cittadini di serie B del V-Day

Oggi Gian Antonio Stella su Il Corriere ricorda che a 4 anni di distanza, il Senato le tiene nel suo cassetto e rifiuta persino di esaminarle, non è che le ha bocciate, proprio non le ha volute esaminare, evidentemente quei 350 mila cittadini tra i quali chi vi parla e ai molti di voi che ascoltano, sono considerati dei cittadini di serie B, non degni di veder presa in considerazione una legge di iniziativa popolare che è prevista dalla nostra Costituzione che imporrebbe al Parlamento almeno di discuterle e di votarle le leggi, non è obbligatorio approvarle, sarebbe obbligatorio discuterle, neanche quelle discutono perché non provengono dalla casta, anzi avrebbero dato una bella sforbiciata alla casta.
Fateci caso sono nel frattempo diventati temi popolarissimi da quando c’è stato quel V-Day, il V-Day che fu seguito da polemiche incredibili perché importanti giornali di destra e di sinistra scrissero che era nato un nuovo autoritarismo, che Grillo era una specie di Bin Laden all’italiana, forse un emulo del fascismo, forse voleva fare la marcia su Roma, forse voleva radunare le camicie nere, bene quei temi del nuovo Bin Laden sono sensibilissimi oggi nel sentire comune dell’opinione pubblica, i condannati in Parlamento, gli eterni in Parlamento e i nominati in Parlamento, se ci fosse ricambio, la possibilità di scegliere i parlamentari e se ci fosse la possibilità di mandarli a casa almeno quando hanno pendenze penali definitive, bene probabilmente il Parlamento non sarebbe così sputtanato e probabilmente il Parlamento se non fosse così sputtanato e da questi formato, esaminerebbe anche le proposte che vengono dalla società civile, soprattutto se supportati da 350 mila firme. Perché ricordo questa proposta, queste 3 proposte di legge di iniziativa popolare? Perché nella stessa direzione va il referendum per il quale si stanno raccogliendo le firme, troverete ben pochi partiti che raccolgono le firme naturalmente, si sta ripetendo la scena dei referendum sul legittimo impedimento, l’acqua pubblica e il nucleare, voluti dalla società civile e da praticamente Di Pietro e poi sostenuti da una parte della sinistra extra parlamentare, che sta fuori dal Parlamento, sabotati dal PD e ovviamente dal centro-destra e poi ovviamente quando le firme si sono raccolte e il referendum si è vinto nel giugno scorso, il PD ci ha messo il cappello sopra, dato che sono stupidi, invece di approfittarne e cavalcare l’onda referendaria il PD sta sabotando anche il referendum elettorale proposto a suo tempo anche da suoi esponenti come Veltroni, l’ha firmato Prodi, lo stanno firmando migliaia e migliaia di persone, anche elettori del PD, ma naturalmente gli eletti odiano i loro elettori, li devono punire e quindi stanno sabotando la raccolta delle firme per le quali c’è tempo soltanto fino al 30 settembre, se trovate banchetti firmate, è un referendum che punta a cancellare il porcellum, la Legge Calderoli che affida ai partiti la possibilità di nominarsi i parlamentari come vogliono loro e ripristina quindi la legge elettorale precedente che è il mattarellum, il mattarellum è quello che a parte un quarto di quota proporzionale, per il resto faceva del nostro Parlamento un Parlamento eletto dai cittadini in collegi uninominali, si può discutere finché si vuole sul sistema uninominale, ma almeno in ogni collegio gli elettori potevano scegliere tra vari candidati, di solito erano due ma se c’erano terzi poli, magari c’era pure un terzo candidato e c’è sempre la possibilità che anche l’outsider se è prestigioso, se è rispettabile batta il candidato tradizionale della destra o della sinistra, sicuramente c’era possibilità di scelta sia pure tra i candidati naturalmente proposti dai vari schieramenti, ma nessuno impediva la nascita di altri schieramenti che proponessero altri candidati, eravamo noi a segnare sulla scheda il nome dell’uno o dell’altro, quindi il ritorno al mattarellum per quanto discutibile o forse poco soddisfacente sarebbe sicuramente un ritorno a scegliere i nostri candidati nello spirito di quella proposta di legge di iniziativa popolare che era scaturita dal V-Day, quindi se vi capita di firmare, sappiate che si può farlo fino al 30 settembre e sappiate che i grandi partiti dal PD al Pdl, alla Lega, all’Udc stanno sabotando questo referendum, mentre molti degli elettori di destra e di sinistra lo stanno sostenendo perché forse il porcellum è la legge più impopolare tra le leggi impopolari e vergognose fatte in questi anni, oggi però ci si potrebbe occupare anche della finanziaria della, credo, 18° versione della nuova seconda manovra estiva, ma dato che è ancora in fase di cambiamento, la cambiano ogni 5 minuti, aspettiamo di vedere qualcosa di definitivo e poi magari ne parliamo la prossima settimana, soprattutto a proposito della comica finale e cioè un noto evasore fiscale come Silvio Berlusconi, padrone di aziende che hanno notoriamente evaso il fisco, che proclama la lotta dura all’evasione fiscale, assistito dal suo commercialista Giulio Tremonti che era noto per essere molto ben retribuito da grandi gruppi imprenditoriali, proprio perché era abilissimo a far loro pagare meno tasse, adesso siamo nelle loro mani per assicurarci che gli evasori fiscali comincino all’improvviso a pagare le tasse e loro per fargli pagare le tasse hanno già inventato uno spot televisivo in cui si dice alla gente “a,a birichino tu che non paghi le tasse, e,e” e questo naturalmente ha un grosso valore deterrente nei confronti di quelli che evadono enormi fortune, quindi vedrete che ce la faranno, ma di questa palla supersonica delle manette agli evasori parliamo la prossima settimana, comunque quando la legge finanziaria ultima manovra sarà scritta su carta e non sull’acqua.


250 milioni dei pugliesi nelle casse del San Raffaele in fallimento

Oggi vorrei occuparmi invece di un particolare che potrebbe sembrare marginale o locale e che invece è molto importante, perché più si avvicinano le elezioni del 2013 o addirittura quelle anticipate se saranno al 2012, è evidente che molti candidati del centro-sinistra si fronteggeranno delle primarie, il centro-destra Alfano ci ha già detto che il candidato è Berlusconi, ma d’altra parte soltanto i deficienti avevano potuto pensare che Berlusconi passasse la mano, Berlusconi non passerà mai la mano, perché appena lascia la politica finisce in galera, quindi lo sapevamo, non siamo sorpresi dal fatto che Alfano abbia candidato Berlusconi, praticamente Berlusconi ha candidato sé stesso.
Dall’altra parte naturalmente grande pollaio, grande assembramento, ci sono anche i banchieri, i manager, "magnager", imprenditori, prenditori che si stanno candidando, non tutti naturalmente indecenti, Profumo sicuramente è un banchiere controverso per certe operazioni che ha fatto con Unicredit, con l’invereconda fusione con la Banca di Roma di Geronzi, sicuramente era molto distratto quando Unicredit si imbottiva di titoli tossici, molto distratto anche a proposito di certe farciture di derivati, però sicuramente non possiamo dire che sia un delinquente, probabilmente è uno che ci capisce di economia. Poi c’è Montezemolo anche di lui sapete vita, morte e miracoli, se non li sapete c’è un libro di Stefano Feltri che gli fa il pelo e il contropelo e si intitola “Il Candidato” quindi ci sono vari pretendenti e poi c’è il solito carrello di bolliti dei leader del centro-sinistra che credono di potersi ancora spendere alla loro età, età politica più che anagrafica alle primarie, quindi Bersani, D’Alema, Veltroni, Rutelli, Casini etc. e poi naturalmente Di Pietro e Vendola.
Vendola continua a avere un’ottima audience soprattutto a sinistra perché si dice vola alto, parla bene, è poeta, è narratore, la narrazione di Vendola etc., ho segnalato qualche settimana fa e lui devo dire con encomiabile rapidità ha risposto anche se poi sul merito delle risposte vedremo dopo, ho segnalato alcune cose che non vanno non nella sua poesia e nella sua narrazione, ma nella sua amministrazione, perché bisogna anche abituarsi a ricordare che la politica, per chi fa vita di partito e chi fa il leader di partito, può essere belle parole, belle promesse, scaldare i cuori, far sognare la gente, per l’amor del cielo ci vuole anche quello, mica possiamo ridurla a una cosa di ragionieri, quando però poi la politica deve tradursi in amministrazione, beh il politico se vuole fare l’amministratore deve essere capace a amministrare, a fare di conto, a far quadrare i bilanci, a scegliere tra le varie cose che ci sono da fare, quelle più urgenti, quelle più fattibili e poi farle bene nel minor tempo possibile, con il maggiore risparmio possibile.
Preferibilmente scegliendosi i collaboratori migliori, mentre sul lato del leader politico Vendola ha sicuramente da insegnare molto a altri, sul lato dell’amministrazione credo che abbia molto da imparare e vista la sua non più tenera età, Vendola è in politica da più di 30 anni, c’è da spaventarsi all’idea che possa un giorno assumere responsabilità amministrative ancora più importanti di quelle che già riveste oggi, oggi governa una regione importante come la Puglia che è la regione più prospera del sud Italia, è una delle regioni più prospere d’Italia, in futuro se dovesse vincere le primarie e poi le elezioni, cosa che gli è già capitata alle elezioni regionali due volte, vince le primarie e poi vince le elezioni contro il centro-destra, dovrebbe governare addirittura un paese secondo alcuni ingovernabile, secondo altri molto difficile come l’Italia, è attrezzato, è adatto per l’amministrazione o è meglio che si dedichi soltanto alla narrazione o alla poesia, cioè alla leadership di partito o di coalizione, lasciando che un altro, un tecnico vada a governare l’amministrazione? Lascio naturalmente a voi la decisione, ma voglio darvi alcuni elementi che nascono da ciò che so, da ciò che ho accertato in un mio lavoro di indagine che poi non è stato particolarmente difficile, devo dire, a proposito di quello che è successo in Puglia, non vi sto a tediare sulla mala sanità in Puglia perché ne abbiamo già parlato più volte a proposito del caso di Alberto Tedesco e poi del caso di Frisullo e poi del caso di Tarantini anche se comunque sono tutti temi sempre molto attuali, perché sapete benissimo che Vendola aveva nella sua prima Giunta un Vicepresidente Frisullo che andava a prostitute pagate da Tarantini e in cambio favoriva Tarantini nel settore della sanità regionale e per questo è stato arrestato e adesso verrà processato per corruzione e l’Assessore alla sanità regionale Alberto Tedesco che avendo anche lui delle aziende fornitrici della sanità regionale come Tarantini non aveva bisogno di chiedere a qualcuno di favorirle perché? Perché le favoriva lui personalmente essendo assessore regionale alla sanità in totale conflitto di interessi, di questo abbiamo parlato, lui non l’hanno arrestato perché si è rifugiato in Parlamento grazie al PD, il Parlamento ha bocciato l’autorizzazione al suo arresto e quindi nonostante che lui abbia chiesto di darla l’autorizzazione al suo arresto, cioè ha chiesto arrestatemi il Senato ha negato il permesso a arrestarlo.
Potrebbe dimettersi da senatore così lo arresterebbero subito, ma naturalmente non si può chiedere al tacchino di auto invitarsi al pranzo di Natale e quindi resta in Parlamento come alternativa alla latitanza, questa è la mala sanità regionale che in parte Vendola si è trovato e in parte ha contribuito a alimentare con queste scelte sciagurate di collaboratori totalmente incompatibili e inadatti. A suo onore va detto che quando si è scoperto lo scandalo Frisullo e lo scandalo Tedesco Vendola ha sciolto la Giunta Comunale e ne ha fatto un’altra, avrebbe dovuto sciogliere sé stesso secondo alcuni perché quegli uomini lì li aveva scelti lui e va bene, anche lì non si può pretendere che il tacchino si auto inviti al pranzo di Natale, Vendola ha sciolto gli altri che aveva scelto lui, è un divertente giochino di parole, un divertente sciogli lingua che però riassume bene la realtà di quello che è successo in questi mesi, parliamo invece di un’altra questione, che però è sempre attinente la sanità, si chiama “Ospedale del Mediterraneo San Raffaele del Mediterraneo” detto anche “San Raffaele del Sud” è un progetto faraonico, varato dalla Giunta Vendola per costruire un mega ospedale a Taranto al posto dei due che ci sono oggi e che sono ritenuti vecchi e inservibili, chi lo fa questo ospedale? Il San Raffaele, cioè una struttura privata che fa capo, come sappiamo a Don Verzè e a altri personaggi, tutti molto vicini a Silvio Berlusconi, tant’è che secondo alcuni Berlusconi sarebbe direttamente o indirettamente socio di Don Verzè e da parecchio tempo.
Privato, dunque, privato all’italiana naturalmente, nel senso che il privato nella sanità in Italia becca soldi pubblici che poi finiscono nelle tasche del privato, questo è il privato all’italiana, nessun rischio, i rischi li corre il pubblico, gli utili se li intasca il privato, questo è il libero mercato all’italiana. San Raffaele, investimento della Regione, soldi pubblici 200 milioni di Euro per un ospedale che sarebbe realizzato ovviamente dal San Raffaele, cioè i soldi verranno dati al San Raffaele per fare questo ospedale, la gestione inizialmente sarebbe anche essa del San Raffaele e poi si dovrebbe vedere, questo in estrema sintesi il progetto: Vendola sostiene: investiremo 200 milioni di Euro nel più grande ospedale pubblico del Mediterraneo, il San Raffaele del Sud l’opera che Taranto merita.
Hanno già anticipato 60 milioni, la Regione Puglia al San Raffaele e altri 140/150 sono in arridevo nei prossimi mesi, sempre a carico dei contribuenti pugliesi. Il problema qual è? E’ che il San Raffaele sta fallendo, si parla di 1,5 miliardo di buco di debiti, patrimonio netto precipitato sottozero, commissariamento di fatto nelle mani di Enrico Bondi, quello che ha commissariato e risanato la Parmalat dopo il passaggio di Tanzi, c’è un piano di salvataggio in cui è coinvolto anche il Vaticano che ha di fatto esautorato Don Verzè per non lasciargli mettere più le mani sui soldi del San Raffaele visto l’uso incredibile e spericolato che ne faceva, si ipotizzano fondi neri, c’è un gigantesco buco nero nel San Raffaele dove c’è il rischio che finiscano inghiottiti anche i soldi dei contribuenti pugliesi e che quindi quei soldi non vadano poi effettivamente a edificare questo meraviglioso ospedale del Mediterraneo, anche perché di questo ospedale non è stata ancora tirata su neanche la prima pietra.


Vendola e Berlusconi secondo Don Verzè

L’anno scorso presentando a Milano il progetto di questo mirabolante ospedale, di fianco al prete affarista, Don Verzè è stato scaricato dal Vaticano a metà degli anni 60 quando c’era ancora Papa Giovanni, scaricato dal Vaticano, guardate che quando il Vaticano scarica qualcuno, beh qualche motivo ce l’avrà perché non è che è frequentissimo che il Vaticano scarichi dei preti di quell’importanza poi.
Vendola e Don Verzè presentano l’anno scorso alla vigilia delle regionali che poi confermeranno Vendola a governare, Don Verzè si mette a magnificare le doti del compagno Nichi, uomo di grandissimo valore, di grandissima cultura in grado di trasmettere idee e calore, tutti i segni del carisma che il Signore gli ha dato, lo dovete eleggere ancora Presidente della Regione Puglia dice ai pugliesi presenti alla cerimonia, almeno per altri 5 o 10 anni, volete il San Raffaele a Taranto? Allora fate votare Vendola, anche Berlusconi mi ha detto che lo stima molto, lo ritiene una persona per bene. Se Berlusconi dice che uno è una persona per bene, c’è da fidarsi.
Poi io credo alla sanità dell’uomo e sia Berlusconi, sia Vendola possiedono un fondo di santità, dice ancora Don Verzè con l’assegno in arrivo. Se i pugliesi non saranno così illuminati da rieleggere Vendola, allora lo nominerò comunque Presidente del San Raffaele del Mediterraneo, quindi se non farà il governatore, farà il Presidente dell’ospedale che ha deciso lui, è un bel quadretto dal quale forse uno, soprattutto se ci tiene a stabilire le distanze dal berlusconismo, avrebbe dovuto un po’ prendere le distanze, invece Vendola era tutto contento e grazie a quella benedizione, anche grazie a quella benedizione, naturalmente ha rassicurato quei poteri forti che sicuramente non si sono sentiti ostile il nuovo Presidente o il rinnovato Presidente della Regione, del resto anche il gruppo Marcegaglia in Puglia si trova benissimo avendo praticamente il monopolio di tutto il ciclo dei rifiuti, discariche e inceneritori simpaticamente ribattezzati termovalorizzatori.
La Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, nasce in Puglia da una costola della San Raffaele centrale per dare vita a questo meraviglioso ospedale e il Presidente, questa è la storia divertente, è già cambiato nel giro di poche settimane, perché? Perché l’Assessore di Vendola, l’Assessore al bilancio Michele ?Pelillo?, l’assessore che finanzia istituzionalmente l’ospedale con i soldi pubblici, aveva avuto la bella idea di mettere a presiedere la fondazione un suo socio di studio legale, l’Avvocato Paolo Ciaccia che appena si è scoperto chi era, cioè il suo conflitto di interessi con l’Assessore ha dovuto immediatamente dimettersi, perché? Perché se fai l’Assessore e finanzi un’opera pubblica, non puoi mettere a presiederla il tuo socio di studio.
E questo purtroppo è un replay del caso Tedesco che fu nominato in palese conflitto di interessi, che non si è scoperto dopo, si sapeva già prima e questo devo dire depone a sfavore del fiuto di Vendola, che evidentemente non riesce proprio a vederli i conflitti di interessi, li vede semmai quando scoppiano gli scandali e glieli fanno notare i giornali o i magistrati, come nel caso di Tedesco.
A questo punto uno dice: mah oggi la Puglia, soprattutto Taranto ha un turismo sanitario molto intenso, nel senso che molti malati sono costretti a emigrare in altre regioni per farsi curare, perché mancano i posti letto in Puglia e verranno tagliati nei prossimi anni i posti letto in Puglia sempre di più, finalmente questo mega ospedale creerà nuovi posti letto, sbagliato, perché i due ospedali di Taranto, quelli vecchi, quelli che Vendola vuole chiudere, il Santissima Annunziata e il Moscati, hanno uno 680 posti letto, hanno insieme 680 poti letto, mentre il nuovo ospedale del Mediterraneo ne avrà solo 580, cioè 100 di meno, vale la pena costruire un nuovo ospedale, buttarci 200 milioni di Euro, per avere poi 100 posti letto in meno dei due ospedali che già esistono oggi e che con un po’ di manutenzione e ristrutturazione, garantirebbero addirittura un enorme risparmio e nello spesso tempo una capienza maggiore? Queste e altre sono le domande che avevamo fatto a Vendola, Vendola ci ha risposto, è stato molto gentile un po’ vago devo dire, troverete la risposta su Internet, intitolata “Le mie ragioni su Don Verzè” nelle quali ammetteva che sicuramente Don Verzè non era il suo modello di spiritualità, anzi lo ritiene un diavolo di prete, però mette la regione in affari con il San Raffaele di Don Verzè.
L’altro giorno Sandra Amurri de Il Fatto Quotidiano ha intervistato Nichi Vendola che si aggirava per una festa della sinistra e ribadiva la sua candidatura a leader di tutto il centro-sinistra e gli faceva giustamente le domande sul caso Tedesco e su Don Verzè, allora Vendola ricominciava, stiamo parlando di una delle più belle città del Mediterraneo, Taranto ma anche delle più avvelenate che convive con il più alto tasso di incidenza tumorale anche infantile, ho fatto un sogno, non assistere alla posa della prima pietra di un grande polo della salute dall’oltretomba, ma vedere il taglio del nastro da vivo, cioè fare in fretta.
Mi stanno a cuore mi ammalati di tumore e i bambini di Taranto costretti al turismo sanitario al nord, con la trafila ordinaria ci avremmo messo 20 anni, così invece si poteva sperare di riuscirci in 5, già perché non è stata bandita nessuna gara per un’opera di 200 milioni di Euro non è stata fatta nessuna gara, è stato dato un affidamento diretto così brevi manu come si fa con gli amichetti, come si faceva nella prima Repubblica, invece di fare una gara europea per scegliere il meglio, Vendola decide che quello è il meglio, che il San Raffaele è il meglio, uno dice: va beh, ma magari 2 anni fa quando è stata presa la decisione quello era effettivamente il meglio, può darsi, ma adesso con quel mega buco di 1,5 miliardo del San Raffaele, davvero si può buttare nella fornace tutti quei soldi senza un ripensamento? E’ ancora il meglio? Vendola ci ha risposto: se il San Raffaele fallisce ci cercheremo un altro partner, bella scoperta certo che se il partner sparisce, te ne cerchi un altro, è un po’ come Monsieur de Lapalisse che un quarto d’ora prima di morire era ancora vivo, che risposta è? Con la trafila ordinaria ci avremmo messo 20 anni, così invece si poteva sperare di riuscire in 5, ho scelto quello che nel 2005 secondo l’Oms ma ancora oggi era il primo istituto di ricerca in Italia, il San Raffaele.
Domanda: ma lei lo sa che Don Verzè è amico di Berlusconi? Risposta: vuoi una risposta brutale? Non me ne frega nulla! Viva la faccia, anzi lo considero perfino positivo, se dopo una scelta che io ho fatto su base assolutamente tecnica, Berlusconi avesse sbloccato più volentieri i fondi , cioè se Berlusconi sblocca i fondi perché Don Verzè è amico suo, allora a Vendola va bene, ma è così che si fa politica? Resta la chiarezza di base, una convenzione pubblico – privata, in cui il pubblico detta le regole, le tariffe controlla e mantiene la proprietà e mette i soldi e l’altro incassa gli utili, cosa succede dopo il crac del San Raffaele? Chiede la giornalista? O questa fondazione con il San Raffaele o un’altra se dovesse fallire, dovrà sempre bandire una gara europea per i 150 milioni di Euro stanziati per il progetto, in entrambi i casi non un Euro dei 250 milioni programmati, va sprecato, quindi i milioni sono diventati 250, quindi se il partner fallisce se ne cercherà un altro.


Penso che dato che in questi giorni ci saranno notizie su San Raffaele a Milano, sul buco del San Raffaele a Milano la Procura ha dato poco tempo per il salvataggio, prima di passare tutte le carte e avviare la procedura fallimentare che sembrerebbe piuttosto probabile, ci vuole altro che la risposta “se quello fallisce ne trovo un altro” e soprattutto bisogna spiegare che differenza c’è tra Berlusconi e i suoi imprenditori di riferimento nel suo harem e questo strano modo tutto informale, tutto diretto, tutto in fretta che Vendola non solo pratica, ma anzi rivendica con quel “non me ne frega niente etc.”.
Sono felice che a differenza di Berlusconi e degli esponenti di centro-destra Vendola abbia accettato di dare risposte, prima quando l’ho sollecitato su Il Fatto e poi quando la nostra inviata è andata a intervistarlo l’altro giorno, mi piacerebbe però che le sue risposte fossero un po’ più soddisfacenti, perché almeno personalmente io da un candidato a governare così non mi sento molto garantito, non so voi, passate parola!


++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Sulle firme di Grillo,il solito potere-censura che non vuole saperne di accettare regolamentazioni,la casta non si tocca.

Su Vendola-ospedale di Taranto e l'affidamento a Don Verzè-S.Raffaele,il pasticcio è dovuto alla fretta nel dare una celere assistenza ai tarantini,essendo una delle zone più inquinate d'Italia.

Certamente la mancanza di una gara d'appalto, e il successivo fallimento del S.Raffaele lasciano più che perplessi.

[ Kenzo ]

Nessun commento: