sabato 3 settembre 2011

Il ritorno al passato dei mestieri





Il pane quotidiano
[ di Massimo Gramellini ]


Mancano i fornai. C’è la disoccupazione fulminante, a un concorso per cinque posti da vigile urbano si presentano in ventimila, ma intanto a Roma - è il lamento dell’Unione Panificatori - non si trovano trecento ragazzi disposti a fare il pane per duemila euro al mese. Ho un amico pizzaiolo che cercava un assistente e lo voleva giovane e italiano. Quando ha trovato quello giusto si è sentito chiedere: «Dovrei lavorare anche di sera?» «La gente non viene a mangiare la pizza di pomeriggio». «Allora non m'interessa».

Il suo posto accanto al forno è stato preso da un egiziano, che farà gli straordinari per mantenere agli studi il figlio nella speranza che non diventi un pizzaiolo. Perché, al di là degli orari infelici, il problema di certi mestieri resta la loro scarsa considerazione sociale. È una delle follie di questo capitalismo finanziario, per fortuna malato terminale: il disprezzo per i lavori che producono beni materiali e richiedono uno sforzo fisico diverso dal tirare calci a un pallone. Un impiegato di Borsa è considerato più «giusto» di un falegname. E non solo dai ragazzi. Anche dai genitori, che si vergognano di mandare i figli alle scuole professionali.

Ora, mi spiegate perché uno che passa otto ore davanti al computer, a fare nemmeno lui sa cosa, dovrebbe sentirsi più elevato socialmente di un altro dalle cui mani escono cose tangibili: un vestito, una scarpa, una pagnotta? Si può fare il barbiere e leggere Umberto Eco, come lavorare in uno studio legale e rimanere un caprone. Si può anche leggere Umberto Eco e rimanere un caprone, ma questo è ancora un altro discorso.

Dice bene Gram,il capitalismo così com'è inteso ha i tempi contati,e la voglia d'intendere altri mestieri verrà spontanea,peccato che le attuali generazioni giovanili,per molti di essi,saranno da considerare nè carne,nè pesce,hanno studiato e il mondo che li ha circondati sin da bimbi,li ha programmati per le professioni di successo,peccato che siano quasi sparite.

&& S.I. &&

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...questa che mancano i panettieri è una c***a...pensarci un pochettino prima di mettere in giro queste voci, alla faccia dei panettieri disoccupati che cercano un lavoro

Ivo Serenthà ha detto...

Evidentemente non ci saranno opportunità su tutto il territorio nazionale,quel che ha espresso l'esimio giornalista sarà stato verificato,non mi pare così sprovveduto!