giovedì 14 luglio 2011

Minzolini:Ovvero una catastrofe da 10 milioni di euro per la Rai



IL VIRUS MINZOLINI COSTA 10 MILIONI DI EURO ALLA RAI

La Sipra teme il danno del Tg1 per la raccolta pubblicitaria

di Carlo Tecce

In ritardo di un paio di anni, inchieste giudiziarie per la carta di credito, un terno di multe e clamorose censure e omissioni, la Rai scopre il problema Augusto Minzolini. Che per il presidente Paolo Garimberti è serio e preoccupante. Che per il direttore generale Lorenza Lei è tema di riflessioni profonde. Forse le analisi di Sipra, la concessionaria pubblicitaria di viale Mazzini, suona la campana persino per chi vuole apparire sordo. La crisi di ascolti del Tg1 è ormai una malattia cronica: “Per l'anno in corso possiamo stimare un danno di almeno 10 milioni di euro”, dicono fonti interne di Sipra al Fatto Quotidiano.
LA CURA per conciliare Minzolini e le notizie è introvabile, e l'azienda ha rinunciato volentieri. Ma la tassa-direttorissimo è troppo alta, anche per i berlusconiani più spinti, ecco perché soltanto oggi il Consiglio di amministrazione conoscerà l'inarrestabile discesa del Tg1. Il primo telegiornale del servizio pubblico, ridotto a una civetta del Cavaliere, fa male ai conti di viale Mazzini.
Il Tg1 al 20 per cento di share è un veleno per i programmi che seguono e un balsamo per la concorrenza. Nella preziosa fascia 19:45-21:00, presidiata dal Tg1 di Minzolini, Rai1 perde 3,10 punti rispetto al 2010 e addirittura 4,4 sul 2008, direzione di Gianni Riotta. L'anonimo indice share ha un costo: “Un punto di share vale 20 milioni di euro nell'intera giornata di Rai1, tre punti in prima serata almeno 40 milioni”. E Minzolini cade al centro di quel pezzetto di palinsesto, le quattro ore più ambite dagli inserzionisti. Il Tg1 fa peggio del gioco a premi che precede e azzoppa il varietà che segue, dunque brucia 10 milioni di euro poiché influenza un'ora su quattro: “La cifra è calcolata a mercato costante. Non è nemmeno pessimistica”, spiegano in Sipra.

L'AUTODISTRUZIONE
del Tg1 può ritoccare all'insù i 10 milioni, a giugno Minzolini ha registrato un minimo storico al 20,6% di share con 3,6 milioni di telespettatori. I numeri fanno impressione se paragonati al 2008, l'ultimo anno completo di Riotta a Saxa Rubra. Non è passata un'epoca, eppure la differenza è impressionante : appena tre anni fa, 6,5 milioni di italiani guardavano il telegiornale di Rai 1 che pietrificava i rivali con il 30% di share. Abboniamo il 2009 al direttorissimo perché spezzettato con l'addio di Riotta, l'interim di Andrea Giubilo e il suo arrivo.
Nel 2010, però, Minzolini ha già sperperato l'eredità: via mezzo milione di spettatori che, in queste settimane, salgono a 800 mila. Oggi il Cda processerà l'ex notista politico, i consiglieri tempesteranno di domande i vertici di Sipra e il risultato sarà un prevedibile nulla di fatto. Come sempre.
La verità su Minzolini l’ha detta il medesimo Minzolini: “Resterò al mio posto finché dura il governo di Berlusconi”. Più lunga sarà la permanenza al suo posto (pubblico) e più grave sarà il danno per l'azienda. La spesa è lunga e ancora aperta: 458 mila euro di multe dall'Autorità di garanzia, 86 mila euro di viaggi e cene con la carta di credito di viale Mazzini.
Oggi la Sipra farà sbiancare il Cda, compreso il presidente e il direttore generale: la raccolta pubblicitaria va male, il servizio pubblico arranca ovunque e fatica a sopportare fallimenti come il Tg1 e la trasmissione di Sgarbi.
Il critico d’arte è durato un mercoledì di maggio per il debutto: chiuso per ascolti, mentre il contratto di un milione di euro scade a dicembre. Il direttorissimo è intoccabile fin quando vuole Lui.



Il perchè non sia stato ancora rimosso,è descritto molto bene dall'articolo di Tecce e dalla vignetta pubblicata su Freedom,di Antonio Fiorino,l'attuale marionetta alla direzione del Tg1 sarà difficilmente sostituibile,uno come lui paradossalmente asservito,non è facile reperirne di simili.

Peccato che la paralisi della direzione dell'emittente di Stato,vecchio e nuovo corso,non lo abbiano già da tempo licenziato in tronco,evidentemente le marionette da quelle parti non si limitano al "direttorissimo".

&& S.I. &&

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