sabato 26 marzo 2011

I deliri di Roberto De Mattei sullo tsumani giapponese



Roberto De Mattei

Il buon tsunami


di Massimo Gramellini

Come il Pangloss di Voltaire che tesseva l’elogio del terremoto di Lisbona coi parenti delle vittime, Roberto De Mattei ha spiegato dai microfoni di Radio Maria che lo tsunami giapponese «è stata un’esigenza della giustizia di Dio» e che «per i bimbi innocenti morti nella catastrofe accanto ai colpevoli» (ma colpevoli di che?) si è trattato di «un battesimo di sofferenza con cui Dio ha inteso purificare le loro anime». Ora, Pangloss era un paradosso letterario. Ma De Mattei esiste davvero ed è pure il vicepresidente del Cnr, tempio e motore della ricerca scientifica.

Inutile replicare alle sue farneticazioni, offensive per qualsiasi credente dotato di un cervello e soprattutto di un cuore. Chissà se avrebbe il coraggio di ripeterle in faccia ai frati che si videro cascare addosso la basilica di Assisi: immagino che, per De Mattei, il Dio dei terremoti avesse deciso di castigare anche loro. Ma in quale Paese l’autore di simili affermazioni può restare ai vertici della ricerca finanziata dal denaro pubblico, senza che si muova il governo o almeno la Croce Rossa? Forse solo nel migliore dei mondi possibili vagheggiato da Pangloss. E in Italia, naturalmente. Dove due anni fa il vicepresidente del Cnr organizzò, a spese del Cnr, un convegno contro Darwin, che è come se il vicepresidente dell’Inter organizzasse un convegno contro Mourinho. Possibile che quest’uomo non avverta l’incompatibilità paradossale fra la sua carica e le sue idee? Non resta che invocare l’intervento divino: un terremoto «ad personam» che gli sfili la poltrona da sotto il sedere.

Non si può che richiedere un TSO,"trattamento sanitario obbligatorio",se non l'ha fatto lei Gramellini,vedrò di allertare io il 118.Già la ricerca scientifica ha i suoi problemini in Italia,ci manca solo più che sia guidata da un esemplare del genere!P.s. meglio sintonizzare altre frequenze e non solo per i deliri pubblicati....


&& S.I. &&

6 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Questi che conoscono tutto di Dio potrebbero essere accusati di "millantato credito", a quel punto occorre verificare quale posto ha assegnato il sommo Dante per la pena.

Anonimo ha detto...

Chiediamo al Consiglio Nazionale delle Ricerche le dimissioni del Prof. Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR per l'evidente incompatibilità con l'incarico conferitogli avendo affermato che "il terremoto in Giappone è un castigo ed esigenza di giustizia divina per le colpe dell'umanità" che lo pongono al di fuori del pensiero razionale e dell'esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.

petizione online

Ivo Serenthà ha detto...

Ho firmato,è il minimo che si possa fare!

Per ciò che riguarda l'eventuale pena descritta dal sommo poeta,non ne ho idea,è sufficiente che non abbia certe cariche.

Saluti ad entrambi

Anonimo ha detto...

possibile che possano sorprendere così tanto le parole del dott De Mattei?
non ha detto nulla di più e nulla di meno di quello che è scritto nelle Sacre Scritture.
che Dio castiga e premia l’uomo secondo i peccati e secondo i meriti, questa è una verità bibblica per cui nessuna novità, tra l’altro sta citando (condividendole evidentemente) le parole di un Arcivescovo che parla, appunto, da conoscitore delle scritture e della pedagogia Divina, che ricordiamo bene è prima di tutto una pedagogia di amore e misericordia per l’uomo in vista della vita eterna e non esclusivamente per i 100 anni di vita che ognuno di noi si augura.
piaccia o no questa è la fede Cristiana
un esempio: si ricordino le parole che la Madonna disse ai tre pastorelli di Fatima nel 1917 “La guerra sta per finire; ma se la gente non cessa di offendere Dio, una peggiore scoppierà durante il regno di Pio XI."
la storia la conosciamo tutti quindi perché ci si meraviglia?
infine il dott. De Mattei parla a titolo personale e non per il ruolo che riveste (e come potrebbe essere diversamente visto che parliamo di fede?) per cui mi meraviglio come nel tempo del massimo relativismo e pluralismo di pensiero possa creare scalpore questa riflessione.

Ivo Serenthà ha detto...

Con tutto il rispetto possibile verso le sacre scritture e le varie credenze religiose,personalmente faccio parte del pensiero,che se uno la fa fuori dal vaso,e alla grande in questo caso,merita tutte le critiche possibili,e mette fortemente in dubbio la sua carica al Cnr,poichè se è pur vero che ognuno di noi possa esprimersi liberamente,un personaggio con una carica pubblica rilevante dovrebbe avere più diplomazia,riassumendo,rispettando la tragedia d'un intero popolo,il quale chissà cosa dovrebbe divinamente scontare.

Perchè con il medesimo ragionamento,con il concentrato di pedofilia tra le fila della curia,la stessa maledizione dovrebbe spazzare via il Vaticano.

Come vede se ci mettiamo sul piano delle farneticazioni,anche fuori dalle sacre scritture,ne troviamo in quantità industriale.

Anonimo ha detto...

quel dio da lei definito cosi giusto
da provocare lo tsunami in Giappone
io lo vorrei altrettanto buono,cosi
buono da chiamarla presto a se
GIANNI FRANCO