lunedì 14 febbraio 2011
Marco Travaglio,il passaparola del lunedì,il caimano ormai bollito
Il testo integrale dell'intervento
Buogiorno a tutti. Non so voi ma io Berlusconi lo vedo male, lo vedo male perché la scorsa settimana aveva garantito che Mubarak era un uomo saggio e che quindi era bene che restasse al suo posto, è stato travolto dalle proteste di piazza, segno evidente che le proteste di piazza servono a mandare a casa i tiranni e ora, dalle ultime notizie, pare sia addirittura in coma Mubarak, dimostrazione di quello che diceva Andreotti, il potere logora chi non ce l’ha, oppure chi lo perde, chi non ce l’ha più.
Tutti i processi di Berlusconi
Noi invece abbiamo un Premier politicamente in coma prima di essere mandato a casa, però in coma politicamente parlando, quello che è successo domenica nelle piazze, nelle più di 200 piazze in Italia ricorda quello che era accaduto nei due V-Day anche se allora la stampa tese a minimizzare proprio perché non erano coinvolte né la destra istituzionale, né la sinistra istituzionale, erano coinvolti soltanto i cittadini e quindi si fece finta di non vedere quanta gente c’era, ce ne era parecchia, più o meno quella che ieri ha gremito le piazze di donne e non soltanto di donne.
In comune questa manifestazione di ieri con i V-Day ha anche l'auto organizzazione assolutamente autonoma e segnala proprio una voglia della gente di andare in piazza di dare basta e questo serve soprattutto per l’immagine dell’Italia a livello internazionale, perché ormai dopo 17 anni che all’estero venivamo presi per il culo per il fatto che avevamo Berlusconi come nostro rappresentante oppure i suoi degni fitti oppositori, adesso all’estero si prendono per il culo gli italiani perché si tengono Berlusconi, quindi l’attenzione è passata dalla sua persona alla connivenza, all’insensibilità degli italiani, per cui ci si dice: ma possibile che si ribella tutto il Maghreb, l’Italia che ha uno che non ha niente a che fare, che ha uno che non ha niente che invidiare a Mubarak, anzi per certi versi ha uno molto peggio di Mubarak non fa niente, il fatto che si veda una ribellione spontanea di centinaia di migliaia di persone, è molto interessante e è molto importante perché finalmente il mondo vede che anche in Italia c’è una reazione.
Il fatto poi che le piazze fossero piene soprattutto di donne, credo che abbia dato ancora più fastidio a Berlusconi, il quale oggi infatti ha dato fuori di matto, ha detto: erano manifestazioni di persone faziose come se le manifestazioni dovessero essere parziali, è chiaro che quando si manifesta, si manifesta per qualcosa oppure contro qualcosa o per qualcuno oppure contro qualcun altro, quindi è in sé, è inre ipsa la faziosità delle manifestazioni, ci mancherebbe altro che volessero imporre il contraddittorio anche nelle manifestazioni di piazza, come stanno cercando di imporlo a quei pochi programmi di approfondimento televisivo non ancora controllati dal nano e quindi il fatto che ci fossero, soprattutto donne in piazza, credo che abbia dato molto fastidio a Berlusconi, il quale è convinto di essere il più amato dagli italiani, ma soprattutto dalle italiane e quindi di essere l’unico possibile rappresentante, anzi lui non si accontenta del rappresentante, l’idolo, il nome tutelare, lo spirito guida delle donne e questo sicuramente gli ha rovinato il weekend, le giornate precedenti gliele aveva rovinate Napolitano, persino il mite prudente sonnacchioso Napolitano, sembra essersi rotto le scatole e praticamente nell’ultimo incontro al Quirinale gli ha detto: fatti processare, se sei innocente verrai assolto, il problema è che Berlusconi ha come il sospetto di non esserlo innocente e quindi è uscito piuttosto torvo in volto, anche perché Napolitano ha fatto sapere che il potere di scioglimento delle Camere è suo, anche se Berlusconi ne dà un’interpretazione tutta particolare, che Napolitano può sciogliere le Camere soltanto se Berlusconi è d’accordo, naturalmente questo se lo è inventato lui nella sua Costituzione immaginaria ad personam che per fortuna non è scritta da nessuna parte.
Poi a innervosirlo di più c’è il fatto che nel giro di pochi giorni ripartono i suoi processi che sono 3, più il quarto di cui si attende ad horas, probabilmente domani, martedì, il responso dal G.I.P. sul rito immediato del caso Ruby e tra due giorni, probabilmente mercoledì, la Corte d’Appello di Milano emetterà la sentenza sul caso Mondadori, ce lo siamo dimenticato ma forse è quello che più terrorizza Berlusconi perché si parla di soldi, di conquibus, di pecunia, in Parlamento grado il Giudice Mesiano, quello linciato degli house-organ berlusconiani perché non gli importa niente, poco di meno che dei calzini turchesi, aveva condannato la Fininvest di Berlusconi a risarcire la CIR di De Benedetti con 750 milioni di Euro, una cifra inimmaginabile, a pensarla tutta insieme per avere a suo tempo sottratto la casa editrice Mondadori a De Benedetti, grazie alla compravendita della sentenza della Corte d’Appello di Roma con le tangenti al giudice Vittorio Metta.
I legali di Berlusconi ottennero la sospensiva di quel pagamento, chiunque abbia avuto una causa civile l’abbia persa, sa che quando uno perde una causa civile in primo grado, paga subito, perché la sentenza è immediatamente esecutiva e poi fa ricorso in appello e nel caso in cui avesse ragione, anche in Cassazione chi ha ricevuto i soldi glieli deve ridare indietro, con gli interessi.
Berlusconi caso pressoché unico nella storia, è riuscito a ottenere la sospensiva di quell’immediata esecutività della sentenza di primo grado, quindi non ha dovuto tirare fuori un quattrino, ma adesso rischia di dover cacciare il grano perché la Corte d’Appello di Milano è chiamata a confermare o a correggere o a annullare naturalmente la decisione del Tribunale civile e quindi Berlusconi sa di possedere la Mondadori per averla fregata con una sentenza comprata dai suoi Avvocati con soldi suoi, quindi sa che, salvo ricominciare a comprare i giudici, cosa piuttosto difficile, soprattutto a Milano, è molto probabile che un risarcimento cospicuo anche se magari non così alto come quello che era stato riconosciuto in primo grado, gli toccherà e questo naturalmente provocherebbe ricadute drammatiche sul titolo in borsa delle sue aziende, oltre che naturalmente sulle tasche sue e delle sue aziende.
Poi ci sono i processi, bocciato il legittimo impedimento, Berlusconi non può più dichiarare che lui per un anno e mezzo non c’è per nessuno perché ha sempre da fare per il governo e la Corte Costituzionale ha stabilito che caso per caso, volta per volta il giudice valuterà questi impedimenti, lui potrà campare tutti gli impedimenti che vuole, ma non sarà affatto automatico che i giudici debbano prenderli per buoni senza fiatare e quindi naturalmente si vedrà di udienza in udienza se gli impedimenti verranno ritenuti reali e verranno ritenuti legittimi, se non saranno reali o non saranno legittimi, lui potrà non andare alle udienze, ma i giudici non saranno obbligati a sospenderle e a rinviarle e potranno così processarlo anche se non c’è, dunque hanno rifissato la riapertura dei processi che sono, com’è noto, quello per i fondi neri sulla compravendita di diritti televisivi dall’America all’Italia tramite triangolazioni con società offshore che consentivano a ogni passaggio un accumulo di fondi neri che gonfiava il costo del film acquistato, per cui quando si arrivava alla casella finale e cioè all’acquisto da parte delle sue società televisive, il film valeva il doppio, il triplo, il decuplo di quello che era il suo valore iniziale al momento del primo acquisto da parte della prima società offshore, dato che le società offshore fanno tutte parte del gruppo Berlusconi, ecco che scatta l’accusa di frode fiscale mentre c’erano anche appropriazioni indebite, falsi in bilancio che però sono già andati in prescrizione grazie anche alle leggi che ha fatto lui sulla prescrizione e sul falso in bilancio, restano dunque in piedi le accuse di frode fiscali e il processo sui diritti Tv – Mediaset riparte il 28 febbraio , tra pochissimi giorni.
Secondo processo Mediatrade, lì è accusato di propriamente indebita e frode fiscale, il meccanismo è identico a quello che ho appena descritto, se non ché la società Mediatrade è nata negli ultimi anni sostituendone un’altra e quindi il processo sui diritti Mediaset prosegue in un altro processo per i diritti Mediatrade, cambia semplicemente la società ma il meccanismo, le accuse etc. sono uguali, riguarda tempi più recenti, il processo Mediatrade e quindi mentre il processo Mediaset rischia la prescrizione l’anno prossimo, il processo Mediatrade c’è tempo per farlo, credo fino al 2014/2015, quindi potrebbe arrivare alla sua conclusione naturale in Cassazione senza prima la mannaia della prescrizione.
Infine il processo Mills che si è già concluso per l’Avvocato Mills con la condanna in primo e secondo grado e la prescrizione per pochi giorni in Cassazione ma con l’accertamento del reato, tant’è che Mills è stato costretto a pagare i danni alla Presidenza del Consiglio, per Berlusconi rimase sospeso prima per il Lodo Alfano, poi per il legittimo impedimento, adesso riprende l’accusa ovviamente è la stessa anche per Mills, quest’ultimo era accusato di essere stato corrotto da Berlusconi per fare delle false testimonianze e salvarlo in alcuni processi, Berlusconi è accusato di averlo corrotto con 600 mila dollari in Svizzera nel 1999, questo processo riparte il 12 marzo, corruzione giudiziaria del testimone, quindi 28 febbraio processo Mediaset, 5 marzo processo Mediatrade in udienza preliminare, 12 marzo processo Mills, quindi ogni settimane ne parte uno.
Poi c’è il caso Ruby, il caso Ruby, l’ho detto, il G.I.P. Cristina Di Censo sta compulsando da alcuni giorni, da meno di una settimana le carte inviate dalla Procura, sono 782 pagine in aggiunta a quelle che erano già state inviate al Parlamento e che erano 616, quelle inviate dalla Procura al Parlamento riguardavano il perché la Procura chiedeva di poter perquisire gli uffici del Rag. Spinelli che invece aveva opposto l’immunità parlamentare, sostenendo di abitare in una residenza coperta da immunità in quanto fa capo direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.
Messaggi mafiosi
Ma questa volta invece le carte della Procura non servono a dimostrare la necessità di quella perquisizione, servono a dimostrare l’evidenza della prova nei confronti di Silvio Berlusconi che è il presupposto necessario per ottenere dal G.I.P. il rito immediato e cioè l’immediata citazione di Berlusconi a giudizio davanti al Tribunale, saltando tutta la fase lunghissima, defatigante dell’udienza preliminare, del deposito degli atti.
Il che significa che se domani il G.I.P. Di Censo decidesse, come chiede la Procura il rinvio a giudizio per un rito immediato, Berlusconi nel giro di un paio di mesi, a aprile, questi sono i tempi medi del Tribunale di Milano per i giudizi immediati, si ritroverebbe in Tribunale per la prima udienza del processo che lo vedrebbe imputato per concussione nei confronti della Questura indotta a commettere un atto indebito, e cioè il rilascio di Ruby nelle mani di Nicole Minetti contrariamente agli ordini della PM Fiorillo che aveva invece disposto o l’affidamento in una comunità di assistenza o il trattenimento della ragazza fermata per furto in Questura in attesa di essere affidata alla comunità e l’altro reato è il favoreggiamento della prostituzione minorile per avere, Berlusconi, secondo l’accusa avuto rapporti sessuali con una minorenne e avere poi cercato di nascondere tutto questo con la telefonata precipitosa alla Questura, proprio per evitare che Ruby, trattenuta per ore lì dentro, potesse raccontare la natura dei suoi rapporti con Berlusconi, quindi la concussione commessa per seppellire le prove dell’altro reato, la prostituzione minorile.
Quindi se il G.I.P. decide ok per il rito immediato, a aprile comincia il processo a Berlusconi per concussione e prostituzione minorile, processo che poi si svolge davanti al Tribunale normalmente con l’accusa, la difesa, i testimoni da una parte, i testimoni dall’altra, presto, velocemente, subito. A fine settimana invece la Procura chiuderà le indagini nei confronti di Emilio Fede, di Nicole Minetti e Lele Mora accusati di sfruttamento della prostituzione e quindi stralciati rispetto a Berlusconi, perché? Perché per loro le indagini sono cominciate prima, non si è fatto in tempo a chiedere il rito immediato che va chiesto entro i 3 mesi dall’iscrizione nel registro degli indagati, questi signori essendo indagati dall’estate scorsa, evidentemente sono passati ben più di 3 mesi e quindi loro seguiranno il rito ordinario, quindi per loro il processo durerà un po’ di più perché ci sarà la richiesta di invio a giudizio, il deposito degli atti e poi la richiesta del rinvio a giudizio con il rito ordinario e quindi arriveranno dopo, anche se è possibile che nel frattempo Berlusconi riuscirà a rallentare il suo processo nel finale, come vedremo tra un atto con il conflitto di attribuzione.
Quindi abbiamo detto 28 febbraio parte il processo Mediaset, il 5 marzo parte il processo Mediatrade, il 12 marzo parte il processo Mills e poi a aprile, se il G.I.P. opta per il rito immediato, parte il processo Berlusconi – Ruby, Ruby vittima e Berlusconi imputato, se invece il G.I.P. respinge il rito immediato ritenendo che la prova non è evidente, come sostiene la Procura, allora anche per Berlusconi ci sarà il rito ordinario e quindi i magistrati che ormai hanno chiuso le indagini, depositeranno gli atti alle parti e passate alcune settimane con le richieste delle difese di altri atti di altre indagini etc., chiederanno verosimilmente il rinvio a giudizio come faranno per Fede, Minetti e Mora che in quel caso verrebbero riaccorpati con Berlusconi e quindi si terrà il processo a tutti e 4 anche se con diverse accuse.
Cosa sta cercando di fare Berlusconi? Berlusconi è disperato perché? Perché sebbene ostentasse in queste settimane grande tranquillità quando faceva questi messaggi in video, senza contraddittorio o queste interviste al Tg1 dove pare addirittura che lui dia le risposte prima che gli facciano le domande perché sono dei video messaggi inframezzati da un tremebondo signore che infila qualche finta domanda, lui affettava grande sicurezza perché diceva: sono in una botte di ferro, le prove non ci sono, il reato non esiste, le vittime della concussione dicono che non sono state concusse, la ragazza minorenne dice che mi ha detto di essere maggiorenne, quindi non c’è il reato poi la competenza del Tribunale dei Ministri, l’ha detto il Parlamento, quindi tutto tranquillo non succede niente, andiamo avanti etc., in realtà si è visto che era tutto un penoso bluff, anzi forse sono i suoi avvocati che non lo informano bene della situazione, tanto che non c’è bisogno che le vittime della concussione dicano di essere state concusse perché il concussore venga condannato, l’importante è dimostrarla la concussione, se poi il concusso è così in soggezione rispetto al suo concussore da negare addirittura di avere subito delle pressioni chi se ne frega, l’importante è dimostrare le pressioni, allo stesso modo non è ammessa l’ignoranza nel caso di un processo per prostituzione minorile, se uno non sa che la ragazza era minorenne, peggio per lui, doveva informarsi, bisogna almeno sapere il nome e l’età delle persone con cui si va a letto, se non lo si sa si affronta un rischio ovviamente, altrimenti il reato di prostituzione minorile non verrebbe mai perseguito, perché? Perché tutti gli imputati direbbero “Vostro Onore credevo che la ragazza avesse 60 anni, ne dimostra 70, invece ne aveva 14” è evidente che non ci si può difendere così in un processo, perché giustamente il giudice si basa semplicemente sulla prova che nel momento in cui sarebbe avvenuto l’atto sessuale la ragazza fosse minorenne e poi sia stata pagata, questi sono i due requisiti della prostituzione minorile.
Ma soprattutto Berlusconi o non è stato informato o non ha capito, oppure ha voluto raccontare qualche altra balla, aveva millantato di poter bloccare il processo con il voto alla Camera che stabiliva che la Procura di Milano e il Tribunale di Milano non sono competenti perché devono mandare tutto al Tribunale dei Ministri, diciamo che il voto della Camera, oltre che un abuso di potere è stato soprattutto un messaggio mafioso nei confronti dei magistrati per dire: noi vi lanciamo un avvertimento, vedete un po’ voi se volete obbedirci, anche se non sareste tenuti a farlo, oppure se volete rovinarvi l’esistenza, la carriera perché comincia il martellamento, ma questo era l’unico valore, era un valore puramente simbolico, nessun giudice è tenuto a attenersi a quello che stabilisce la Camera sulla competenza territoriale o funzionale di un reato, quindi anche quella era una pistola scarica, infatti hanno sparato e non è successo niente, il processo è rimasto nelle mani della Procura di Milano che ha regolarmente depositato i suoi atti davanti al G.I.P. del Tribunale di Milano, il Tribunale per i reati ministeriali non è stato minimamente coinvolto, perché? Perché come abbiamo già spiegato più volte, la concussione alla Questura si può dubitare che ci sia stata o non ci sia stata, ma certamente non si può dubitare che fosse un reato ordinario, nel senso che non esistendo tra le funzioni del Presidente del Consiglio quello di ordinare alle questure chi trattenere e chi rilasciare, né come, non può essere abuso delle funzioni quello che è successo, semmai è un abuso di potere, un abuso della qualità di Presidente del Consiglio, io sono il Presidente del Consiglio e vi ordino di fare una cosa che però non è nel mio possesso ordinare, non è nelle mie facoltà ordinare e questo non è un reato ministeriale e quindi non va al Tribunale dei Ministri, ma adesso ci dicono: Berlusconi farà un conflitto di attribuzioni contro il Tribunale di Milano, contro il G.I.P. se dovesse decidere di essere competente e di mandarlo a giudizio immediato, davanti alla Corte Costituzionale, un potere dello Stato che denuncia un altro potere dello Stato accusandolo di violare i diritti del primo, dopodiché questo conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato, deve essere risolto dalla Corte Costituzionale che deve stabilire, sempre che il G.I.P. stabilisca: sono competente io e non il Tribunale dei Ministri, se il G.I.P. ha abusato dei suoi poteri sconfinando e violentando il potere della politica o se invece abbia semplicemente fatto il proprio mestiere come stabilisce la Costituzione.
Questo conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato, la Camera è pronta a votarlo un minuto dopo che il G.I.P. si è pronunciato sulla richiesta di rito immediato e così ci hanno già fatto sapere che anche il G.I.P. Di Censo ha i fucili puntati addosso, perché se vuole vivere tranquilla o nega alla Procura di Milano il rito immediato, oppure si dichiara addirittura incompetente e dice alla Procura di Milano mandate tutto al Tribunale dei Ministri così viviamo sereni e tranquilli, anche se la legge e la Costituzione prevedono esattamente il contrario, è un altro messaggio mafioso questo del conflitto di attribuzione, perché? Perché non ha nessuna influenza sul processo Berlusconi – Ruby in quanto non basta fare un conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato contro il tuo giudice per bloccare il tuo processo, il processo va avanti e il giudice si deve fermare solo un minuto prima della sentenza, quindi può celebrare tutto il dibattimento di primo grado e se nel frattempo la consulta non è ancora intervenuta a risolvere il conflitto di attribuzioni , a quel momento sì, a quel momento i giudici, il Tribunale prima di entrare in Camera di Consiglio devono aspettare che la Corte stabilisca se erano competenti loro o era competente il Tribunale dei Ministri, c’è un precedente, il precedente che accomuna tutta la nostra classe politica, il Governo Prodi e il Governo Berlusconi hanno sollevato 3 conflitti di attribuzioni contro i giudici di Milano che stavano processando le spie americane e italiane, imputate per il sequestro di Abu Omar, accusandoli non di non essere competenti, ma accusandoli, questo avevano fatto sia il Governo Prodi, sia il Governo Berlusconi di avere violato il segreto di stato utilizzando alcune carte sequestrate negli uffici del Sismi che il governo aveva deciso di coprire con il segreto di Stato.
I giudici dicevano: no, non sono coperti dal segreto di Stato e comunque anche se fossero coperti da segreto di Stato non ci servono per giudicare, ho detto condannare perché poi sono stati giudicati tutti colpevoli, anche se gli americani sono stati anche puniti e invece gli italiani no, proprio grazie al paracadute che gli avevano fornito i governi di centro-destra e di centro-sinistra, no, non ci servono per dimostrare la colpevolezza quei documenti, ne possiamo anche fare a meno, 3 conflitti di attribuzioni che non hanno bloccato il processo Abu Omar, fino alla vigilia della sentenza, quando si è arrivati alla sentenza i giudici hanno aspettato che la Corte gli facesse sapere e quando la Corte ha detto che, una sentenza molto strana, molto paracula, si direbbe in termini non giuridici, c’era un problema di segreto di Stato e certe carte non potevano essere utilizzate etc., i giudici ne hanno poi tratto le conclusioni dicendo: non condividiamo ma siamo obbligati a dichiarare non punibili, colpevoli, ma non punibili a causa del segreto di Stato gli imputati italiani di quell’affaire internazionale, la stessa cosa succederebbe nel caso in cui si aprisse il rito immediato per Berlusconi e subito dopo Berlusconi costringesse la sua maggioranza a sollevare questo famoso conflitto di attribuzioni, il processo andrebbe avanti come se niente fosse almeno per un anno, un anno e mezzo, quanto verosimilmente durerebbe, un unico imputato, non certo moltissimi testimoni, sono alcune decine di ragazze, mignotte, escort, testimoni ignare di quello che succedeva che sono uscite con gli occhi sgranati quello che sapete e avete letto sui giornali.
Berlusconi è in minoranza
Quindi anche il conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato è un’altra pistola spuntata che tra l’altro non è neanche detto che riesca a sparare, perché come si spiega negli ambienti parlamentari cosa succede?
Succede che gli avvocati di Berlusconi e cioè Ghedini, Longo e non so quali altri, devono scrivere al Presidente della Camera, proprio Fini gli tocca perché Berlusconi è deputato e Fini deve chiedere un parere sul conflitto di attribuzioni alla Giunta per le autorizzazioni a procedere, lì la Giunta è a maggioranza centro-destra, quindi Pdl e Lega, quindi Berlusconi lì in Giunta non ha niente da temere e l’abbiamo visto con il caso della perquisizione di Spinelli, ma se anche la Giunta e è probabile che lo faccia, eseguisse l’ordine di Berlusconi e cioè di dire: sì al conflitto di attribuzioni tra la Camera e il Tribunale di Milano, ci dovrà comunque essere l’ultima parola dell’ufficio di Presidenza della Camera e quest’ultimo è composto da 19 membri e lì Pdl e Lega, la maggioranza compresi i cosiddetti responsabili, quelli di recente acquisto da parte di Berlusconi, anche contando il rappresentante che sarà eletto prossimamente per riequilibrare le giunte e le commissioni, anche con il rappresentante dei responsabili il centro-destra, la maggioranza attuale sarebbe minoranza perché in ufficio di Presidenza della Camera si arriverebbe a 9 voti del Pdl più Lega più responsabili e 10 delle opposizioni e cioè PD, Di Pietro, Casini e Fini quindi l’ufficio di Presidenza potrebbe negare il parere favorevole al conflitto di attribuzioni che quindi non verrebbe neanche discusso dall’aula e quindi è probabile che questa pistola, per quanto a salve, non riesca neanche a sparare a salve, proprio a causa del fatto che non hanno i numeri nell’ufficio di Presidenza della Camera.
Allora cosa stanno cercando di fare? Stanno cercando di cambiare un sacco di leggi, alcune ordinarie e alcune costituzionali, ma le vediamo rapidamente in carrellata queste leggi che vogliono cambiare, anche se riuscissero a cambiarle con quei numeri miserabili che ha la maggioranza in Parlamento, soprattutto alla Camera, comunque sarebbero leggi che non riuscirebbero nessuna di queste a bloccare il processo immediato, sempre che il G.I.P. domani lo disponesse, nei confronti di Berlusconi e quindi anche queste leggi servono o a mandare in fumo gli altri processi che stanno ripartendo, oppure a mandare dei messaggi mafiosi alla magistratura, per dire: vi volete ostinare a processare Berlusconi? Noi scassiamo tutto, questo è un classico del racket, è un’estorsione politica, parlamentare e non è la prima volta che viene utilizzata, se alcuni magistrati si ostinano a processare un potente, gli amici di quel potente scassano l’intero sistema giudiziario dal punto di vista processuale e addirittura dal punto di vista costituzionale.
Intanto fanno ripartire il processo breve, cos’è? E’ il processo che dura esattamente quello che dura oggi, con la differenza che si estingue ogni volta che compie 6,5 anni, quindi in un paese dove i processi durano dagli 8 ai 12 anni in media nella fase ovviamente indagini preliminari, udienza preliminare, primo grado, appello e Cassazione, arrivati al sesto anno e mezzo muoiono, si estinguono, quindi una gigantesca amnistia per tutti i processi che si celebrano in Italia, è quella legge talmente spaventosa che aveva spaventato addirittura il centro-destra se dopo averla approvata al Senato dove c’è Schifani che fa passare qualunque cosa, alla Camera il centro-destra grazie soprattutto ai finiani, l’aveva bloccata e Napolitano si era pubblicamente felicitato del fatto che non fosse passato il processo breve e adesso lo vogliono riattizzare approvandolo anche alla Camera ma in una versione diversa da quella che era passata al Senato, quindi comunque dovrebbe ripassare un’altra volta al Senato.
Vogliono evitare l’effetto amnistia più scandaloso e cioè vogliono cancellare la norma transitoria che applicava questa regola anche ai processi già iniziati, per cui tutti i processi già iniziati se sono in Tribunale da più di due anni e mezzo o se sono in appello da più di un anno e mezzo o se sono in Cassazione da più di due anni, morirebbero all’istante, se la norma si applica a quelli già iniziati, perché la norma stabilisce che il processo debba durare 6,5 anni in totale, ma poi stabilisce delle scadenze interne per ognuno dei 3 gradi di giudizio.
Era la norma disegnata a posta per mandare in fumo i processi a Berlusconi, soprattutto i due relativi ai reati più antichi: Mediaset e Mills che si prescrivono, lo ricordo, Mills l’anno prossimo e Mediaset tra due anni, quindi non potendo più fare la norma transitoria perché altrimenti sarebbe una falcidie di centinaia di migliaia di processi e c’è il rischio per Berlusconi che Napolitano non gliela firmi, vogliono fare il processo breve soltanto per i processi nuovi, per i processi che non sono ancora approdati al Tribunale, al rinvio a giudizio e allora voi direte: a cosa serve una legge sul processo breve se non si applica ai processi già iniziati? Se non si applica ai processi di Berlusconi? Hanno pensato naturalmente anche a questo e quindi nel processo breve hanno infilato una norma che stabilisce che chi è incensurato ha diritto a una prescrizione breve, Berlusconi sembra incredibile ma è incensurato, perché è incensurato? Perché ha sempre ottenuto prescrizioni e quindi cosa fanno? Gli regalalo delle altre prescrizioni così resterà sempre incensurato, saranno una serie di sentenze spaventose che dicono: è colpevole, ma è prescritto il reato quindi è incensurato, è un incensurato seriale praticamente, riducendo ulteriormente la prescrizione che già era stata ridotta con la legge ex Cirielli, riuscirebbero così a fulminare i processi a Berlusconi, qual è il problema? E’ che fulminerebbero tutti i processi agli imputati incensurati, ovviamente, gli imputati incensurati non è che sono imputati onesti, sono semplicemente imputati che non hanno mai avuto condanne e che quindi stanno per averne una, con questa legge non avrebbero neanche quell’una e continuerebbero a essere incensurati ma anche rapinatori, estorsori, stupratori e cose di questo genere, processo breve quindi, quanto tempo occorre? Intanto devono approvarlo alla Camera, con quei due voti di maggioranza che si ritrovano, poi devono tornare al Senato, campa cavallo.
Intercettazioni, vogliono riprendere la legge sulle intercettazioni che aveva avuto lo stesso esito del processo breve con la differenza che lì i finiani e Napolitano l’avevano bloccata ma al Senato, mentre uno dei due rami del Parlamento alla Camera, se non erro, l’aveva già approvata è un’altra legge devastante, naturalmente, Napolitano si era vantato in pubblico, vi ricordate questa estate quando aveva detto: che fine ha fatto la legge sul processo breve e sulle intercettazioni? L’abbiamo bloccata, avete visto, non è vero questo che sto qua a pettinare le bambole, vedremo se adesso firmerà una legge che si era pubblicamente vantato di avere bloccato non più tardi dell’ultima estate, ma anche questa a Berlusconi per i processi Ruby, Mediaset, Mediatrade e Mills non servono a niente, perché i processi già in corso non si basano su intercettazioni, il processo Ruby si basa su intercettazioni ma riguardano le telefonate fra imputati normali, telefonate dove compaia la voce di Berlusconi ne sono state intercettate 5, non sono state neanche trascritte perché la Procura le ritiene inutili, ininfluenti e infatti non sono state neanche mandate alla Camera per la necessaria autorizzazione a utilizzarle nei suoi confronti, quindi tutte le intercettazioni… si dirà: ma la legge sulle intercettazioni prevede anche il bavaglio alla stampa per il divieto di pubblicarle, ma sono già state pubblicate ormai, perché il genio di Ghedini bloccando la perquisizione al Rag. Spinelli, ha costretto la Procura a mandare gli atti alla Camera e quindi da lì è uscito tutto.
Tutto per salvarlo
Quindi neanche la legge sulle intercettazioni avrebbe nessun riverbero sui processi in corso a Berlusconi, vogliono fare una legge per punire il magistrato che dispone intercettazioni inutili, ma chi lo decide se le intercettazioni sono inutili, visto che il PM chiede l’autorizzazione al G.I.P. di fare le intercettazioni e il G.I.P. dice: falle, se poi si rivelano inutili, quello ovviamente lo sanno dopo i magistrati, quando scoprono che non viene fuori niente, ma prima di farle nessun magistrato può sapere che le intercettazioni sono inutili, quindi è un’altra legge fatta semplicemente, è una legge spaventa passeri perché?
Perché nessuna intercettazione si rivelerà mai inutile, non si riuscirà mai a dimostrare che un magistrato ha disposto un’intercettazione inutile, almeno che non abbia doti divinatorie e preveda già cosa viene fuori dalle intercettazioni e cosa non viene fuori dalle intercettazioni.
Vogliono fare un’altra legge, messaggio mafioso, sulla responsabilità civile dei giudici, il giudice che sbaglia pagherà di tasca sua, anche questa è incostituzionale perché? Perché esiste già una legge che consente allo Stato di rivalersi sul magistrato che ha sbagliato per dolo o colpa grave, in tutti i contratti di lavoro c’è scritto che se il dipendente o il collaboratore di un’azienda commette un dolo o una colpa grave, sbaglia perché l’ha fatto a posta o sbaglia perché non ha preso le necessarie precauzioni che avrebbe dovuto prendere per non sbagliare, ne risponde lui e non l’azienda, questo naturalmente alla fine di un eventuale processo.
Il giudice che sbaglia in buonafede, le indagini lo convincono che il tizio è stato lui a commettere un reato e poi invece si scopre da un pentito che magari è stato un altro, non c’è mica nessun dolo o colpa grave, se tutte le volte che un magistrato condanna qualcuno e poi nel grado superiore quel qualcuno viene assolto, il magistrato precedente dovesse essere condannato a pagare, i giudici non condannerebbero più nessuno, assolverebbero tutti così non si lamenta più nessuno e noi avremmo la criminalità che dilaga ancora più di quanto non dilaghi oggi, perché? Perché nessuno si prenderebbe più la responsabilità dice: e se poi quello me lo assolvono, devo pagare io? Allora tanto vale assolverlo io e così nessuno mi farà causa, è evidente che è una cosa assurda, non si processerebbe più nessuno se un giudice ogni volta che condanna, dovesse temere di pagare di tasca sua, il giudice deve obbedire soltanto alla legge e alla sua coscienza, non certamente a intimidazioni di questo genere.
Vogliono tornare all’immunità parlamentare e qui siamo al ridicolo, perché per tornare al vecchio Art. 68 della Costituzione con l’autorizzazione a procedere per ogni indagine su ogni parlamentare, bisogna cambiare la costituzione come fu cambiata quando fu abolita nel 1993 l’autorizzazione a procedere, immaginate per cambiare la Costituzione che razza di tempi lunghi sono richiesti, ci vuole il voto alla Camera, il voto al Senato, poi di nuovo il voto alla Camera, poi di nuovo il voto al Senato, sempre sullo stesso testo che non deve cambiare neanche di una virgola e poi se non hai raggiunto i 2/3 del Parlamento e questi hanno due voti, altro che 2/3, in più alla Camera c’è il referendum confermativo, immaginatevi in un paese assatanato contro la casta com’è il nostro, con la gente che non avete l’ora di andare in piazza contro tutto e contro tutti, un bel referendum per dire sì o no all’immunità dei politici, ma verrebbero spazzati via, probabilmente l’immunità verrebbe abrogata con un numero superiore di voti a quello che abrogò nel 1993 il finanziamento pubblico dei partiti, quindi è evidente che anche l’immunità non la otterranno mai, non riusciranno mai a farla e soprattutto richiede tempi talmente lunghi che non servirebbe certo a fermare i processi che cominciano dopodomani.
La riforma del Csm, vogliono riformare il Csm, separare le carriere, separare il Csm, sono tutte porcherie naturalmente, ma anche queste richiedono legge costituzionale e quindi campa cavallo, i processi partono adesso, poi anche separando le carriere non è che si bloccano i processi, quindi Berlusconi sa che nessuna di queste idee geniali messe insieme dai suoi geniali collaboratori e avvocati, riuscirà a bloccare questi processi che quindi andranno avanti e segneranno quello che succede nei prossimi mesi sia che si vada a votare, sia che non si vada a votare.
Se si andrà a votare sarà una festa perché ci sarà da una parte la campagna elettorale e dall’altra la sfilata delle mignotte al Tribunale di Milano che ci raccontano le notti di Berlusconi e quindi ci spiegano perché poi lui di giorno deve occuparsi di seppellire quello che ha fatto di notte perché ci racconteranno come il nostro Premier si rende ricattabile da queste signorine, vedremo cosa succede domani con la decisione del G.I.P., vedremo cosa succede dopodomani per l’attesa sentenza Mondadori e se del caso ne riparleremo lunedì prossimo.
Intanto vi voglio segnalare un Dvd, è un lavoro che, credo, vi potrà piacere e interessare, è un lavoro di controinformazione, “19 luglio 1992 una strage di Stato” se ne sono occupati Salvatore Borsellino e Marco Canestrari che è qua davanti a me e che ogni lunedì viene a raccogliere i Passaparola, ci sono testimonianze oltre che del sottoscritto di Antonio Ingroia , di Salvatore Borsellino, Nino di Matteo, Gioacchino Genchi, Nicola Biondo, Umberto Lucentini, Peppino Lo Bianco e letture di Claudio Gioè l’attore che legge il diario di Manfredi Borsellino, il figlio del Giudice Borsellino, è la storia di Borsellino, una storia molto inedita, come vedrete e è soprattutto la storia sui retroscena della strage di Via D’Amelio, è il degno completamento di quell’altro Dvd “Sotto scacco” che avevamo auto prodotto con il Fatto Quotidiano a cura di Udo Gumpel e di Marco Lillo e che avevamo distribuito, ma chi lo cerca lo può trovare ancora sul sito de Il Fatto Quotidiano, questo uscirà in edicola dalla metà di febbraio e anche sarà acquistabile tramite il sito de Il Fatto Quotidiano, 19 luglio 1992 “Una strage di Stato” mentre invece chi vuole tutta la collezione dei Passaparola e delle ultime due annate dei Passaparola c’è il cofanetto sul blog di Grillo che abbiamo segnalato la settimana scorsa, buona settimana e passate parola!
[ Kenzo ]
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