martedì 11 gennaio 2011

Mario Adinolfi dopo l'aggressione e le amare riflessioni sul Pd


“Il Pd? Leader vecchi e destinati a perdere”
ADINOLFI DOPO L’AGGRESSIONE: NON UNA PAROLA DA BERSANI

di Luca Telese
   Sì, sono un rompipalle. Ma almeno io lo so”. Il day after della sua aggressione è, per Mario Adinolfi un momento di bilanci, politici e biografici. Ma il blogger democratico, oggi direttore del neonato settimanale The Week non rinuncia a coltivare il suo proverbiale caratteraccio.
   Adinolfi, decine di messaggi, la solidarietà non manca...
   Ne ho avuta più di quanto credessi. Telefonate e messaggi di tantissime persone normali.
   E politici?
   Pure: avversari come Alfano, Capezzone e Cicchitto, ma anche gente che nel Pd ha idee diverse dalle mie: Veltroni e Gentiloni. Mai stato tenero con loro...
   Meglio del previsto allora?
   A dire il vero no.
   Ahia!
   Sono rimasto davvero stupito che il segretario del mio partito non abbia detto nulla.
   C’è un comunicato del Pd.
   Una dichiarazione stitica: 29 parole. Il senso? l’opposto di quello che diceva.
   E cioè?
   Se l’è meritata.
   Addirittura?
   Alemanno, che io ho criticato tante volte, ha scritto su di me parole bellissime. Ho fatto battaglie politiche contro Bersani, ma non pensavo che pregiudicasse il rapporto umano. Mi sbagliavo.
   Perché?
   Perché c’è una leadership spaventata e arroccata: si sentono il fiato sul collo, sanno che sono all’ultimo giro.
   E Sallusti?
   Se avessero aggredito lui Bersani sarebbe stato il primo.
   Il direttore de Il Giornale ti aveva detto: “Dovrebbero picchiarti”. Lo hai difeso...
   Forse quei ragazzi nemmeno l’hanno sentito. Ma c’è un Sallusti privato, schietto e affettuoso, e uno pubblico, che fa la faccia 
feroce. Questo è il problema vero della politica: la doppiezza.
   Ovvero?
   Non si dovrebbe mai trascendere fino ad augurare il male.
   D’Alema ha chiamato?
   (Ride) Noo... Però non me l’aspettavo, nessuna delusione.
   Ma tu l’hai difeso per St. Moritz?
   Non mi passa per la testa. Anzi, se restava lì non faceva danni.
   Ha commesso dei delitti?
   No. Ma in un momento drammatico del paese, un politico non va sulle piste dei vip.
   Dovrebbe andare alla Fiat?
   Non c’è solo la Fiat. Il padre del ragazzino che mi ha aggredito mi ha scritto. Suo figlio ha lasciato la scuola, fa il cameriere. Fa parte di 
quelli che oggi trasformano in rabbia la perdita di futuro.
   Almeno di questo D’Alema non ha colpa.
   Dubito che questo disagio lo incontri sulle piste di st. Moritz.....
   Uno che salvi.
   Renzi. Mi ha scritto da amico. È l’unico che può salvare il progetto del Pd e vincere.
   E gli altri?
   Perderanno. E perderanno male. Il bello è che lo sanno.
   Sono peggio di Berlusconi?
   Dico che - a torto o a ragione - per la gente non sono più un’alternativa credibile.
   Non sei feroce pure tu?
   Guarda, D’Alema al congresso di Torino disse: “Andrò un momento prima che mi cacciate voi”.
   Che c’è di male?
   La cosa più saggia che ha detto. Solo che è già in ritardo, e non di un minuto.
   Le primarie vanno fatte?
   Assolutamente sì.
   Perché non si fanno?
   Hanno terrore che vinca Vendola.
   Sei meglio come padre, politico, o da giocatore di poker?
   Come padre sono stato un disastro, ora ho fatto un grande salto, 
sono felice.
   Potresti essere un leader?
   No. Colpa mia: sono troppo arrogante, so troppe cose e le dico.
   Ad esempio?
   Ho stima per Fassino. Ma ancora una volta il Pd candida un ultra-sessantenne, 7 legislature, che non ha mai lavorato 
in vita sua.
   E sul tavolo verde?
   Va meglio. Mi è successo di vincere 97 mila dollari in tre giorni. Almeno lì, penso di controllare tutto.






Ha ragione,anzi ne ha da vendere,sono molti anni che da più parti si afferma che con questa classe dirigente "cronica e stantia del Pd" non potrà mai esistere un'alternativa credibile per il paese,anche se al posto della "iena ridens" a 58 denti,andrebbe bene qualsiasi,ma gli italiani hanno diffusamente la materiale cerebrale quasi del tutto atrofizzata,e purtroppo su questo particolare non si può fare più nulla.


E con il passato più o meno recente,da Mussolini ad Andreotti,per finire a Craxi e il sultano,non c'è da aspettarsi molto anche nel futuro.


&& S.I. &&

1 commento:

francesco ha detto...

è un partito ridicolo, no anzi, è un partito-farsa....