martedì 21 dicembre 2010

L'unione fa la forza tra gli studenti,di Massimo Gramellini



[ dall'inserto satirico ]

Come biglietto di auguri natalizi, una lettrice ha spedito agli amici questa storiella edificante. Un sant’uomo chiede a Dio di poter visitare l’inferno e il paradiso, possibilmente nell’ordine (preferisce il lieto fine). Dio lo conduce davanti a due porte chiuse e spalanca la prima. Al centro della stanza spicca una tavola rotonda e al centro della tavola un pentolone da cui emana un profumo delizioso. Ma le persone sedute intorno alla tavola sono ridotte a scheletri. Ciascuna di esse ha un mestolo attaccato al braccio, lo tuffa nel recipiente per raccogliere il cibo e però poi non riesce a portarlo alla bocca perché il manico del mestolo è più lungo del braccio. Che supplizio atroce, pensa il sant’uomo, compatendo gli affamati. «Hai appena visto l’inferno», dice Dio e spalanca la seconda porta, quella del paradiso. C’è una tavola rotonda al centro della stanza anche lì. Al centro della tavola un pentolone da cui emana lo stesso profumo. E le persone sedute intorno alla tavola hanno un mestolo attaccato al braccio che nessuna di esse riuscirà mai ad avvicinare alla bocca. Eppure sono ben pasciute. «Non capisco», sbotta il sant’uomo. «È semplice» - risponde Dio -. «All’inferno gli uomini muoiono di fame perché non pensano che a se stessi. In paradiso, invece, stanno tutti in salute perché ognuno mangia dal mestolo degli altri».

Questo apologo mi ha talmente toccato il cuore che avrei voglia di dare una mestolata a Gasparri.


La storia pubblicata non può che confermare un vecchio detto,ovvero "l'unione fa la forza",ed è il momento degli studenti passati gioco forza da individualisti alla contestazione,poichè è in gioco il loro futuro,anzi per molti di loro è già parecchio tardi!
Complice una campagna mediatica durata decenni,sbugiardata dai risultati della globalizzazione,i quali hanno risvegliato gli spiriti,l'impoverimento diffuso del paese si scontra con i dettami commerciali che hanno determinato la crescita della nuove generazioni,alla fine i conti non tornano,i risultati seppur in ritardo sono sfociati nella protesta di questi giorni.

Non si potranno determinare "miracoli",però si potranno prendere a modello le protezioni economiche-sociali e soprattutto occupazionali esistenti in altri paesi europei.

&& S.I. &&

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