lunedì 6 dicembre 2010

Dopo "vieni via con me",cercasi disperatamente un flop in Rai,di Michele Serra





Costernazione alla Rai per il successo travolgente del programma Rai "Vieni via con me". Una catastrofe dalle conseguenze imprevedibili: porta prestigio professionale e soldi nelle casse dell'azienda, rovinando i piani economici della gestione Masi, che prevedono la chiusura per debiti entro il 2011 secondo il mandato ricevuto dal governo. Per correre ai ripari, Mauro Masi e il suo staff stanno studiando una serie di clamorosi fiaschi che ridiano fiato a Mediaset e riportino la televisione pubblica nella suo alveo istituzionale, cioè sull'orlo del fallimento. Ecco le prime indiscrezioni

Vadi via con lui Affidata a Gianluigi Paragone e realizzata nella nuova sede Rai di Varese, è la risposta leghista a "Vieniviaconme". Sarà una rassegna completa dei principali artisti e intellettuali leghisti, con una dettagliata esposizione dei valori e delle idee di quell'area. Unico difetto la durata breve: gli autori non riescono a mettere insieme più di cinque minuti di scaletta, quattro dei quali occupati dalla sigla di apertura, "Urgh!", cantata dal coro delle Camicie Verdi. Il restante minuto sarà un commovente ricordo di Gianfranco Miglio, il grande intellettuale scomparso che propose l'annessione della Padania al Terzo Reich. L'equipaggio di una nave negriera, in costume d'epoca, gli renderà omaggio con un suggestivo balletto finale.

Venghi qui da me Le migliori escort della scuderia di Lele Mora (come Lola Tornado, capace di creare uno spettacolare vortice roteando la lingua, e la estone Milka, una ex cestista radiata perché durante il time-out si accoppiava con l'arbitro) daranno vita a una simpatica kermesse, anche se non si sa ancora quale. Si sa solo che la costumista della Rai ha ordinato mezzo metro di stoffa per realizzare i costumi di scena di tutte e venti le puntate. Tra gli elenchi previsti, oltre al tariffario delle conduttrici, spicca l'elenco del telefono di Milano 2. Rivoluzionario, al ribasso, il budget: sarà la prima trasmissione nella quale gli ospiti, che saranno molto numerosi, pagheranno per il loro intervento.

Ma vattene affanculo Di e con Vittorio Sgarbi. Elenchi di insulti a piacere, in presenza dell'insultato legato a una sedia e imbavagliato. Nella rubrica "Bella Italia", Sgarbi illustra le bellezze artistiche del paese, incazzandosi senza motivo e urlando come una bestia. "È solo per dare unità di linguaggio al format", spiega Sgarbi. Anche i titoli di testa, per la prima volta in televisione, saranno urlati da un attore che si sta allenando da mesi con speciali esercizi di espansione polmonare. Le associazioni dei non udenti sono molto interessate all'esperimento.

Va' a dar via el cü Stesso format, ma in versione dialettale, con interpreti simultanei che doppiano le urla di Sgarbi nei principali dialetti del Nord. Per l'Alto Adige, prevista un'edizione insultata, interamente in yodel.

Vado via? Resto qui? E se facessi entrambe le cose? Format di terza serata, pensato per dare voce anche al Pd, anche se il Pd non era d'accordo. Walter Veltroni leggerà l'elenco di tutti i membri della famiglia Kennedy, molto lungo ma di grande suggestione quando appaiono la foto di Trudy Kennedy, scomparsa in Alaska mentre cercava di spiegare ai grizzly i loro diritti, e di Gino Kennedy, l'unico povero della famiglia, morto anche lui in un incidente aereo: un biplano, precipitando, lo colpì mentre rovistava in un bidone della spazzatura a Queens. Massimo D'Alema leggerà un elenco delle alleanze da lui considerate vitali, negli anni, per la sinistra italiana: si va da Mastella ai mormoni, dall'Opus Dei agli Emirati Arabi, arrivando a comprendere perfino lo stesso Pd.



L'elenco di D'Alema e le solite urla di Sgarbi non sono da perdere,ma se dovessero effettivamente diventare delle trasmissioni Rai,non le guardate in troppi,altrimenti il flop auspicato non si verificherebbe...

[ Kenzo ]

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