mercoledì 3 novembre 2010

Quando l'arte fa acqua e raccoglie con la bacinella!

La sala Gam incriminata,la Galleria d'arte moderna di Torino






Infiltrazioni nella sala
appena inaugurata. I visitatori:
«E’ un’installazione?»

EMANUELA MINUCCI

Il marito: «Scusa ma che ci fa un’opera di Kounellis nel bel mezzo della mostra di Licini?». Risposta della moglie: «Ma che Kounellis! Non vedi che ci cade davvero l’acqua nella bacinella? Piove dal soffitto!». Ancora il marito: «Quanto scommettiamo, non vedi come è transennata l’area? Questa è arte povera cara mia, è tutto spiazzamento, elevazione dell’oggetto comune ad opera d’arte».

Intervento (salvifico e accompagnato da sorrisino imbarazzato) di un’addetta alla sala: «Signori, in effetti, la galleria si scusa perché questo è uno spazio nuovissimo e appena riqualificato, ma con tutta questa pioggia sgocciola acqua dal soffitto e siamo costretti a raccoglierla in una bacinella».

La scenetta - che sembra tratta dal film «Dove vai in vacanza» con la ruspante coppia Sordi-Longhi impegnata in un’esilarante visita alla Biennale di Venezia - è accaduta sul serio, lunedì mattina, alla Gam, nell’appena inaugurata sala espositiva che ospita la magnifica antologica di Osvaldo Licini (con i suoi cento capolavori). E purtroppo quella bacinella bianca transennata in blu non era un’opera d’arte, ma solo un modo per raccogliere la pioggia che trasudava dal tetto in una luminosa sala inaugurata un mese fa.

Com’è possibile che piova all’interno di un museo costruito nel 1953 e più volte restaurato? E che rischi corrono le opere esposte in quella sala? La presidente della Fondazione Musei Giovanna Cattaneo si sente di tranquillizzare i frequentatori della sua Gam e anche gli amanti dell’arte in generale: «Questo museo - spiega - purtroppo, ha da sempre problemi con la pioggia, anzi, nei Sessanta fu chiusa per tredici anni perché l’edificio aveva addirittura dei problemi di tenuta statica». Aggiunge: «Con il tempo si sono fatti diversi interventi di restauro conservativo ed ora le condizioni dello stabile sono di gran lunga migliorate. Purtroppo, però, i lavori di risistemazione del tetto dell’ala adibita alle mostre temporanee sono ancora in corso e di fronte a questa pioggia eccezionale il soffitto ha avuto una piccola perdita che abbiamo comunque provveduto a mettere in sicurezza». Conclude: «Contiamo sul fatto che nel tempo più rapido possibile questi problemi vengano risolti».

Anche l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri - che è subito stato informato dalla direzione della Gam dell’allarme infiltrazioni - parla di problemi strutturali: «Quell’edificio rivela da sempre una sofferenza congenita, in ogni caso non c’è alcun rischio per le opere d’arte che sono ben lontane dall’unico punto in cui ci sono stati problemi di perdite che andranno comunque risolti al più presto». Insomma, alla Gam anche la pioggia ha un valore storico. Ma si spera che l’installazione temporanea delle bacinelle finisca.


La notizia pare simpatica,soprattutto dalla conversazione dei due signori,i quali aprono un siparietto niente male sulla presunta arte e l'effettiva miseria dell'infiltrazione,in una struttura relativamente giovane e ristrutturata più volte negli anni senza successo.
Qui non c'entrano i fondi tagliati alla cultura dal "prodigioso" attuale esecutivo,molto attento nel tagliare fondi alla cultura e prodigo al via,vai di escort in ogni dove...
Bensì all'infinito pozzo senza fine dei lavori pubblici,economicamente carissimi per la collettività,senza raggiungere standard vicini alla decenza.

Archiviamo anche questa!!

@ Dalida @

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