giovedì 21 ottobre 2010

Slow food a Torino,ha aperto oggi il salone del gusto insieme a Terra Madre



Terra madre




Aperto il Salone del Gusto 2010,
in mostra prodotti da 160 Paesi.

Taglio del nastro, questa mattina al Lingotto di Torino, per l’ottava edizione del Salone del Gusto che quest’anno vede la partecipazione di ospiti provenienti da 160 Paesi. Alla cerimonia inaugurale, a fainco del patron di Slow Food, Carlin Petrini, che ha fatto gli onori di casa richiamando l’attenzione sulla necessità che l’educazione alimentare diventi patrimonio collettivo e sull’esigenza che i giovani tornino alla terra, hanno partecipato Dacian Ciolos, Commissario europeo all’Agricoltura, Giancarlo Galan, ministro delle Politiche Agricole, le autorità locali, Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte e Sergio Chiamparino, sindaco di Torino.

Riflettendo sulla crisi che ha investito il settore agricolo,Petrini ha ribadito la necessità di ridare il giusto valore al cibo e di consumare meno e meglio, cercando il prezzo giusto, non rincorrendo quello più basso. «Il rilancio dell’agricoltura italiana - ha detto - deve passare attraverso il ritorno alla terra da parte delle nuove generazioni Per fare questo occorre però che i produttori vengano remunerati il giusto, che si riduca la burocrazia, che le banche diano accesso al credito con più facilita». Per il sindaco Chiamparino, Salone del Gusto e Terra Madre, l’incontro con le comunità del cibo che da alcune edizioni accompagna la kermesse enogastronomica, confermano la vocazione di Torino «di essere luogo di incontro e di confronto tra persone che vengono da ogni parte del mondo. Apprezzo la metamorfosi del salone - ha sottolineato che quest’anno che è passato dal mettere in evidenza i prodotti a porre al centro i territori che producono cibo. Mettere insieme i territori con la dimensione culturale è la vera cifra del salone».

Dal canto suo, il Presidente Cota ha rassicurato che, a dispetto di alcune voci che si levano a ogni edizione, il Salone del Gusto continuerà a svolgersi a Torino: «Sulla piemontesità di questo evento internazionale credo non ci possano essere dubbi. Facendo una fotografia dell’economia piemontese si trovano due pilastri fondamentali: l’industria e l’agricoltura. Due realtà che spesso hanno problemi comuni, come la difesa della qualità dei prodotti e dei posti di lavoro Tutelare i nostri prodotti deve essere perciò una priorità di tutti e anche l’Europa lo deve capire. Non si tratta di curare interessi particolari, ma di difendere i diritti dei consumatori». Cota ha, quindi lanciato un appello ai giovani, affinchè tornino all’agricoltura: «Nessun lavoro è disonorevole e anzi proprio questo settore offre grandi possibilità a chi saprà affrontare con determinazione le sfide del mondo globale». Una riflessione a cui ha fatto eco il ministro dell’Agricoltura, Galan, ricordando che se l’obiettivo dell’Italia è quello di «dare più agricoltura di qualita», è altrettanto vero che c’è la necessità che il lavoro agricolo «torni ad essere redditizio, perchè oggi i redditi da agricoltura non invogliano più nessuno».

Nel suo intervento, poi, il ministro che ha ricordato le battaglie di Slow Food contro la globalizzazione delle multinazionali del cibo ed ha ’dettatò tre obiettivi per il rilancio del comparto agroalimentare italiano: un punto di vista univoco che ci renda più autorevoli di fronte alla Comunità Europea, una risoluzione della questione quote latte che non danneggi chi ha sempre operato nella norma, una tutela dei piccoli pescatori che potrebbero essere penalizzati dalle nuove regole comunitarie, dicendosi infine fiducioso che un aiuto ai produttori potrà arrivare dal nuovo decreto legge sulla trasparenza delle etichette, grazie alla quale i consumatori sapranno l’origine esatta degli alimenti che acquisteranno. A chiudere la cerimonia d’inaugurazione è intervenuto il commissario Ue all’Agricoltura Ciolos ha sottolineato come il cibo tradizionale ci riporti alle nostre radici, alla nostra identità: «Gli elementi di diversità sono una ricchezza da salvaguardare. Scopo della nuova Pac (Politica Agricola Comune) sarà quello di realizzare sistemi produttivi che sostengano e convincano i contadini a restare e valorizzare le proprie terre». Infine, anche Ciolos ha evidenziato l’importanza di una più equa ripartizione economica tra gli attori della filiera mentre quello che riguarda i finanziamenti pubblici all’agricoltura, secondo il Commissario Europeo sono doverosi, in quanto il lavoro dei contadini aiuta anche a salvaguardare l’ambiente.


Tocca approfittarne,il salone del gusto ha una cadenza annuale,mentre Terra Madre ha uno svolgimento biennale.

@ Dalida @

2 commenti:

Gianna ha detto...

Torino si sta distinguendo per le sue ottime iniziative...ne sono orgogliosa.

Ivo Serenthà ha detto...

Sperando che questa realtà non emigri a Milano o Bologna,come si è verificato in passato.

Il salone del gusto e quello del libro rimangano a Torino,basti pensare che la città capitale storica dell'auto non ha più il suo salone.

Notte Stella,domani sono sul tuo spazio,adesso me cala la palpebra....

&& S.I. &&