venerdì 8 ottobre 2010

Il nobel della pace al dissidente cinese Liu Xiaobo

OSLO
Il dissidente cinese Liu Xiaobo, che sta scontando una condanna a 11 di prigione, ha vinto il premio Nobel per la pace. La Cina ha reagito con rabbia, affermando che la decisione del comitato norvegese per il Nobel, è «un'oscenità» che «vìola completamente i principi» dello stesso premio.




Soddisfatti invece diversi leader occidentali, fra cui il presidente americano Barack Obama, vincitore del Nobel per la pace dell’anno scorso, che ha chiesto la liberazione del dissidente. Il premio a Liu Xiaobo, ha affermato oggi il comitato per il Nobel, è un riconoscimento della «lunga e non violenta battaglia in favore dei diritti umani» condotta per due decenni dal dissidente.

Spiegando i motivi della scelta il presidente del comitato norvegese Thorbjoern Jagland ha affermato che «la Cina, seconda economia del mondo, deve aspettarsi di essere sotto stretta osservazione man mano che diventa più potente, come gli Usa dopo la seconda guerra mondiale». «Mentre la Cina cresce - ha proseguito - abbiamo il diritto di criticarla, noi vogliamo far avanzare le forze che vogliono che la Cina diventi più democratica».





In carcere per le sue idee,11 anni di prigione per contestare e criticare il regime cinese,chiaramente si è voluto dare un segno indelebile verso tutti i personaggi su questo pianeta,che debbono pagare sulla propria pelle la libertà di parola.

Davvero un gran giorno per i diritti umani

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