domenica 24 ottobre 2010

Il discorso di Nichi Vendola al congresso di sinistra,ecologia e libertà




Prima parte



Seconda parte



Terza parte



Quarta parte



Quinta parte



Ultima parte



Iniziare con il ricordo del XX secolo rilanciando di non chiudersi a riccio a protezione dei diritti acquisiti dei lavoratori,anche se si perdono pezzi quotidianamente degli stessi,bensì Vendola pensa di proporre nuove politiche che sono distantissime dalla maggior parte degli economisti e da questa destra antica,la quale vorrebbe portare tutti quanti al sistema ottocentesco per ciò che concerne i diritti dei lavoratori,al tentativo invece d'essere propositivi d'una rivoluzione del sistema economico,basato sul rispetto e sull'economia sostenibile dove non esistano più le voragini tra manager che guadagnano cifre spaventose rispetto alla media degli stipendi.
L'analisi sul fallimento della globalizzazione,definita al tempo "la panacea che avrebbe curato tutti i mali",è lucidamente trattata dai ragionamenti di Nichi.
La censura sui diritti umani calpestati in Cina,per mero interesse occidentale di preservazione dei mercati,supportata dalle allucinanti cronache del pessimo sistema lavorativo della produzione cinese.
Gli elogi al sistema indiano,nel quale la democrazia e il rispetto del lavoro sono assai più evoluti.
Le migliori condizioni umane dell'America latina,rispetto ad alcuni decenni fa dove il nord america ha avuto delle pesanti influenze tese allo sfruttamento del popolo e delle risorse di quelle terre.
L'accenno al diritto del popolo palestinese ad avere una propria terra,di pari passo nel rammentare le inquietudini degli israeliani,sapendo che esistono stati e personaggi che vorrebbero la distruzione e l'annientamento degli ebrei.
Lo sfruttamento delle risorse naturali e le condizioni di lavoro su tutto il pianeta sono un'autostrada ad alta velocità verso la distruzione dell'unica casa che abbiamo a disposizione,il simbolo del welfare europeo nato nel novecento vogliono soppiantarlo con il liberismo più becero,Terzigno con la discarica e i pastori sardi hanno capito sulla propria pelle chi comanda e gestisce questo paese.
Sottovalutare il berlusconismo come lo è stato in questi ultimi anni,è da comparare alla mancata reazione negli anni 20 con la nascita del fascismo,mentre l'attuale sultano padrone della compagine governativa,ha iniziato a vincere tramite le sue televisioni molti decenni prima.La cancellazione della memoria delle vecchie generazioni e della mostruosità di cosa è stato il ventennio insieme al nazismo è un fatto compiuto.
La tutela dei lavoratori e delle loro condizioni sulla sicurezza devono essere d'importanza primaria.
Le difficoltà della scuola pubblica,anzi meglio dire della sua detronizzazione,è frutto della politica del berlusconismo,che l'ha di fatto indebolita.
Il localismo della Lega è da contrastare con l'immagine dell'unità dei popoli senza contrapposizioni tra di essi.
Seppur le confederazioni sindacali devono essere autonome e libere d'interpretare la volontà dei lavoratori,Melfi e Pomigliano sono un baluardo della politica della sinistra a difesa degli stessi lavoratori.
Le difficoltà della destra si sono materializzate per le differenze politiche degli stessi interpreti,mascherate con scandali senza alcun senso.
La missione della sinistra è il futuro salvataggio del disastro economico-politico della destra,come lo fu nel ventennio,il dialogo con tutte le forze che si oppongono all'attuale esecutivo dev'essere perseguito.
La veemenza di Vendola nella sua personale insistenza d'unione delle forze politiche,le quali devono insieme ragionare positivamente e in modo costruttivo per la salvezza dell'Italia,iniziando dal rispetto delle donne e dalle minoranze qualsiasi siano,ad esempio dalle persone extracomunitarie che sono da considerare una ricchezza.
Il federalismo non è da demonizzare,ma da combattere sono gli aspetti egoisti del nord verso il sud,al contrario meglio prendere in esame il federalismo europeo.

Il lungo discorso di Nichi Vendola è condivisibile sulla stragrande maggioranza dei punti toccati,i componenti del blog Freedom sono dell'idea che sia l'ultima speranza,è una politica finalmente profondamente diversa da quel che si è visto negli ultimi anni.

Evviva le bellezze descritte da Vendola nella sua ultima parte dell'intervento

[@#& blog Freedom &#@]

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