giovedì 3 giugno 2010

Nel paese della morale dei milionari in mutande,di Massimo Gramellini



Belen e Borriello,status symbol e modelli di una vasta opinione

Con i "corona pensiero" è un'Italia che va,su una brutta china però!


di Massimo Gramellini

Fino a quando lo affermavano politici prevenuti e intellettuali invidiosi, si poteva sorvolare. Ma ora che persino un punto di riferimento per le masse come il centravanti milanista (e napoletano) Borriello accusa Saviano di «aver lucrato sulla mia città», la questione si fa maledettamente seria. È giusto che uno scrittore possa acquisire fama e denaro parlando di camorra, come un centravanti facendo dei gol? Nel suo ultimo disco il musicista partenopeo Daniele Sepe - meno conosciuto di Borriello perché non si è mai fidanzato con Belen - rinfaccia a Saviano: «Hai fatto fortuna, ma chi ti paga è il capo dei burattinai», come se fosse la berlusconiana Mondadori ad aver arricchito il suo autore e non viceversa. Eppure basta bighellonare fra i blog che commentano le parole di Borriello per accorgersi che tanti la pensano come lui e paragonano Saviano a «uno che fa beneficenza e va a dirlo in giro».

In questo Paese cattolico e contadino, che pensa al denaro di continuo ma non smette di considerarlo lo sterco del demonio, è passato il principio che argomenti nobili come la legalità e la giustizia sociale vanno maneggiati in incognito e senza percepire compensi di mercato. Briatore può farsi docce di champagne su tutti gli yacht che vuole: è coerente col personaggio. Ma Santoro non deve guadagnare come Letterman né Saviano come Grisham, perché da chi sferza il malcostume gli italiani pretendono voto di povertà. A noi gli eroi piacciono scalzi e sfigati, per poterli compatire e sentirci più buoni. Così dopo votiamo i miliardari con maggiore serenità.

[ da La stampa ]

Non poteva raccontare meglio il "bel paese" dei tempi andati ormai,da Mussolini alla parentesi craxiana,per arrivare al sultano mediatico.Piace l'uomo forte di successo che può compiere tutte le nefandezze possibili,i Robin Hood dei nostri tempi possono mettersi il cuore in pace,che non vi sarà riconoscenza,dovrebbero vergognarsi di guadagnare lautamente sulle disgrazie altrui...

&& S.I. &&

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