martedì 15 giugno 2010

Energia eolica,nel 2011 la utilizzerà 10 milioni di italiani



A quanto pare la risorsa energetica 'vento' rappresenta un potenziale per il nostro Paese: l'Italia e' la terza nazione produttrice di energia eolica in Europa (dietro a Germania e Spagna) e punta a poter servire 10 milioni di persone entro il 2011. Un potenziale che se espresso fino ai target per le rinnovabili del pacchetto Ue (20-20-20) permettera' un taglio di quasi 20 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, per non parlare della svolta occupazionale del settore che, nonostante la crisi, ha assegnato posti di lavoro al ritmo di 170 al mese, per un totale di 1.000 nei primi sei mesi del 2010.

E' dalla pancia di un aerogeneratore (il motore che si trova dietro le pale) riprodotto a dimensione reale che l'Anev (Associazione nazionale energia del vento) ha festeggiato la Giornata mondiale del vento, a Roma in un'area di Villa Borghese, dedicata all'iniziativa fino al 20 giugno, con il patrocinio dei ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico.

A fornire gli ultimi sull'eolico dati ci pensa il segretario generale dell'Anev, Simone Togni: ''Alla fine del 2009 i megawatt (Mw) installati erano 4.900 per circa 6,70 Terawattora (Twh) capaci di servire 7 milioni di cittadini. Nel 2010 - prosegue Togni - si arriva a circa 5.200 Mw per una producibilita' di oltre 8 Twh (8 miliardi di chilowattora, Kwh) in grado di dare energia elettrica a 10 milioni di persone per il 2011''. Un risultato, dice il presidente dell'Anev, Oreste Vigorito, ottenuto dopo ''molti anni di lavoro'' che diventa ''il giusto riconoscimento a una tecnologia diventata di massa''.

A proposito della vicenda legata all'eolico in Sardegna, Vigorito non entra nel merito ma dice che ''non bisogna mettere in discussione l'eolico'' piuttosto ''chi non lavora o non ha lavorato in passato per farlo diventare trasparente, creando regole poche chiare e un eccesso di burocrazia''. E' per questo, afferma, che servono ''le linee guida nazionali come base per la politica energetica''. Nel 2020 l'energia eolica - secondo i nuovi dati di Anev - potra' contribuire alla produzione di energia elettrica nel nostro Paese con 16.200 Mw (Megawatt) di potenza e 27,2 Twh (Terawattora) di produzione pari a circa il 7% del consumo interno lordo previsto.

Una produzione che oggi puo' contare su 4.431 aerogeneratori di varia taglia distribuiti sul territorio nazionale per una potenza installata di 5.163 Mw (regioni del sud in testa con 1.040 in Sicilia, 951 in Puglia e 762 in Campania 762 per una potenza di 3.248 Mw).

Nel mondo la produzione di energia eolica e' pari a 200 Twh pari al 55% dei consumi energetici del nostro Paese. Qualora venisse raggiunto l'obiettivo di crescita del 2020 verrebbero risparmiate ogni anno 19.250.460 tonnellate di CO2 e 37.770.559 barili di petrolio mentre sarebbe evitata l'immissione in aria di 6.334 tonnellate di polveri.

[ da Ansa ]

Se nel mezzogiorno oltre l'incredibile espansione eolica,si potesse nel corso degli anni investire nell'energia solare,considerando l'ottima esposizione delle regioni meridionali,potrebbero con queste tecnologie creare moltissima economia e occupazione,risolvendo in buona parte la difficile situazione diventata cronica.
Perlomeno la costruzione delle centrali nucleari al sud si rivelerebbe assolutamente inutile.

@ Dalida @

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