ANTOLOGIA DELLE TENEREZZE DEL PREMIER E DEGLI ALLEATI NELL’ULTIMO LIBRO DI MARIO PORTANOVA
“L’ Amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”, titola l’ultimo libro di Silvio Berlusconi, che raccoglie i messaggi di stima (anonimi) dei suoi sostenitori dopo l’aggressione di piazza del Duomo. Il premier appare come un uomo nuovo, illuminato e romantico, per cui “il bene vince sempre sul male”. L’idea funziona, Berlusconi ci crede, gli alleati si stringono fedeli a lui e i suoi elettori sposano questa resurrezione votata al buonismo: nasce il “partito dell’Amore”, ed è subito successo. D’altronde, già nel 2005, B. affermava convinto: “Non abbiamo mai offeso l’avversario”. Ma ecco, a fu-tura memoria, che Chiarelettere pubblica il “Partito dell’Amore”, scritto dal giornalista Mario Portanova (239 pagine, 12 euro): una raccolta dei più elevati sentimenti espressi negli anni dagli esponenti di questo neonato e roseo soggetto politico. Tra le perle, ecco Berlusconi che ogni tanto dimentica di porgere l’altra guancia: “Veltroni è un coglione”; “Bossi è un dissociato mentale”. “Ma vaffanculo!” (indirizzato a Oscar Luigi Scalfaro); “Lei ha una bella faccia da stronza” (a una contestatrice). E ancora: “Il centrosinistra? Mentecatti, miserabili alla canna del gas”, commenta il leader dell’Amore. Poi lancia un moderato pronostico, spiegando che “se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l’esito: miseria, terrore, morte”. Ma come in ogni partito che si rispetti, a brillare non è solo il capo. In ordine (gerarchico), ecco il presidente del Senato Renato Schifani, che oltre ad additare i giudici di Milano come “talebani”, attacca la sorella di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino, colpevoli di aver criticato l’affermazione del premier secondo cui “i giudici sono matti e antropologicamente diversi dalla razza umana”. Ecco le sue parole: “Sono disgustato e amareggiato. Le signore Maria Falcone e Rita Borsellino con le loro dichiarazioni hanno offeso la memoria dei loro eroici fratelli”. Sempre meglio di Marcello dell’Utri, per cui l’eroe è il mafioso Mangano. Poi ci sono i ministri: a partire dal titolare della Difesa Ignazio La Russa, protagonista la scorsa settimana di strattonamenti a un contestatore. “Quelli che vogliono togliere il crocifisso dalle scuole possono morire!” sentenzia durante La vita in diretta, “Lei fa schifo!” riferito al matematico Piergiorgio Odi-freddi durante una registrazione di Porta a Porta, “Si vergogni, ignorante che non è altro, si tappi la bocca con un turacciolo, Concitina”, grida La Russa con la sua voce roca alla direttrice de L’Unità, immortalato dalle telecamere di SkyTg24.
Per il ministro La Russa chi toglie i crocifissi dalle scuole può morire
Sempre altruista il ministro degli Esteri Franco Frattini, chenel2007hacreatouncaso al Parlamento di Strasburgo dando la sua personale interpretazione della direttiva europea sulla libera circolazione: “Si va in un campo nomadi a Roma, ad esempio sulla Cristoforo Colombo. A chi sta lì si chiede: tu di che vivi? Se quello risponde ‘non lo so’ lo si prende e lo si rimanda in Romania. Così funziona la direttiva europea. Semplice e senza scampo”. Frattini aveva anche suggerito di seguire la pistadeiclandestinidopoilmassacro di Novi Ligure, prima che venissero accusati Erika e Omar. Ma la colpa probabilmente è della cattiva influenza dei cugini dell’Amore, i compagni di banco leghisti: se per il senatore Piergiorgio Stiffoni gli immigrati andrebbero inceneriti nei forni crematori, il ministro Roberto Calderoli si presentò in tv indossando unamagliettaconsopraunavignetta su Maometto, nel pieno di una furibonda polemica internazionale su satira e islam. Ne seguirono incidenti nei pressi dell’ambasciata italiana in Libia con morti e feriti. Eppure Berlusconi doveva conoscere la scarsa propensione alla fratellanza dei leghisti, visto che proprio Umberto Bossi – oggi ministro – l’aveva soprannominato: “Quel brutto mafioso”; “il grande fascista di Arcore”; “suino Napoleon”; e persino “nazista, nazistoide e paranazistoide”! Poi c’è il capogruppo dell’Amore al Senato Maurizio Gasparri, che si occupa di distendere il clima tra l’Italia e gli Stati Uniti: “Su Obama gravano molti interrogativi; con lui alla Casa Bianca forse al Qaeda è più contenta”. Gasparri, ai tempi dell’editto Bulgaro, disse di Enzo Biagi: “Prendo atto che Biagi è come il confetto Falqui (un lassativo, ndr). É indispensabile”. Di un altro Biagi (Marco), il giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse, parla il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola appena tre mesi dopo l’assassinio: “Figura centrale Biagi? FatevidiredaMaroniseerauna figura centrale. Era un rompi-coglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza”. Scajola è costretto a dimettersi da ministro dell’Interno e l’ex piduista Fabrizio Cicchitto lamenta l’“imbarbarimento” della politica italiana. Sempre Scajola, nel 2002, afferma: “Durante il G8, la notte in cui c’è stato il morto, ho dovuto dare l’ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa”. Come dimostrazione d’affetto.
Renato Brunetta,ministro della funzione pubblica
Abbandonate al suo destino schifoso questa elitè di merda,e la sinistra vada a morire ammazzata
Renato Schifani,presidente del senato
Il palazzo di giustizia di Milano è in mano ai talebani italiani,in lotta contro la democrazia
Piergiorgio Stiffoni,senatore lega nord
Gli extra comunitari ancora per strada,peccato che il forno crematorio di Santa Bona non sia ancora pronto
Il padrone della vaporiera...
Se la sinistra andasse al governo,sarebbe miseria,terrore e morte
Niente male la giornalista Beatrice Borromeo,dopo lo scoop-intervista con Dell'Utri,il video su YouTube con Minzolini,ora l'altra faccia del partito dell'amore.
Sarebbe da stabilire quale sia la vera faccia della destra,ma inutile che esprima la mia riflessione,su questo blog non è da oggi che dichiaro,che questa destra è il male assoluto,per il bene della democrazia toccherebbe rifondarla del tutto.
Ma fino a quando sarà in vita l'attuale proprietario,non vedo la possibilità che si verifichi.
&& S.I. &&
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