giovedì 7 gennaio 2010

Stipendi italiani,tra i più bassi in Europa e nell'area Ocse




Gli italiani incassano ogni anno retribuzioni medie tra le più basse dei Paesi Ocse. Con un salario netto di 21.374 dollari, l'Italia si colloca al 23esimo posto della classifica dei 30 paesi dell'organizzazione di Parigi.

Le buste paga sono più pesanti non solo in Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Francia, ma anche Grecia e Spagna. È quanto risulta dal rapporto Ocse sulla tassazione dei salari, aggiornato al 2008 e appena pubblicato. La classifica riguarda il salario netto annuale di un lavoratore senza carichi di famiglia. È calcolato in dollari a parità di potere d'acquisto. Gli italiani guadagnano mediamente il 17% in meno della media Ocse. Salari italiani penalizzati anche se il raffronto viene fatto con la Ue a 15 (27.793 di media) e con la Ue a 19 (24.552).

Secondo i dati contenuti nel corposo dossier di quasi 500 pagine pubblicato dall'Ocse, a pesare negativamente sulle buste paga degli italiani è anche il cuneo fiscale, che calcola la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente finisce in tasca al lavoratore. Il peso di tasse e contributi, sempre per un lavoratore dal salario medio, single senza carichi di famiglia, è del 46,5%. In questa classifica l'Italia risulta infatti al sesto posto tra i trenta paesi Ocse dietro a Ungheria, Belgio, Germania, Francia e Austria.

Più leggero è il drenaggio di imposte e versamenti contributivi se si esamina il caso di un lavoratore, sempre con un salario medio ma sposato e con due figli a carico. In questo caso il cuneo e al 36% e l'Italia scivola qualche posizione sotto collocandosi all'undicesimo posto nell'Ocse (partendo sempre dai Paesi dove massimo è il peso fiscale sulle buste paga). La crisi economica tocca tutti ma gli italiani sembrano già con differenza salariale di partenza rispetto ai lavoratori di altri Paesi. Tornando alla classifica sui salari, infatti, facendo un pò di conti, un italiano in un anno guadagna mediamente il 44% in meno di un inglese, il 32% in meno di un irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 18% in meno di un francese.

[ dal sole 24 ]

Sono preoccupati anche dalle parti della Confindustria,l'articolo è stato pubblicato dal giornale a stretto contatto con l'organizzazione degli imprenditori,l'economia interna non può e non potrà svilupparsi se la media degli stipendi risulta così bassa,l'esempio calzante è come quello del cane che vuole rodersi la coda,poichè fino a quando la pressione fiscale rimarrà così alta,gli imprenditori stessi per rimanere competitivi non potranno aumentare le retribuzioni stesse.
L'economia interna non potrà che rimanere stagnante,i soldi non ci sono e sommando la precarietà selvaggia,la congiuntura economica-occupazionale,e un paese che ha una spesa pubblica oltre il massimo della sostenibilità,gli esperti stimano che per quanto si potrà migliorare la situazione,ci vorranno una decina d'anni prima di vedere fondamentali cambiamenti,sempre che si lavori bene sul tema.
Dalle organizzazioni sindacali i consigli sono sull'abbassamento delle aliquote verso gli stipendi più bassi e le famiglie più numerose,ma così facendo verrebbero a mancare i finanziamenti verso il grande calderone pubblico,appalti,pubblico impiego,sanità,istruzione,e sono tutte voci con delle difficoltà palesi.

La coperta risulta corta e per quanto la si vorrebbe tirare,le parti scoperte rimarranno notevoli,il ben godi del paese continuerà ad esistere solo su alcune categorie,"pare che siano dotate di partita Iva".

[ Kenzo ]

2 commenti:

ex-dani ha detto...

Desolante davvero! Ma è ovvio che se aumento l'età pensionabile per non pagare la pensione e ricevere contributi, non ci sarà ricambio di lavoratori, se non aumento le paghe, le famiglie non avranno soldi... la coperta è corta, certo, ma chi ha il piumone singolo continua a non avere problemi e non fa che incrementare questo circolo vizioso.
P.S. @l'articolo sul nucleare: non sapevo davvero che lo avessero addirittura annullato, il referendum! Non si sono limitati a "dimenticarsela" la scelta degli italiani, ma palesemente l'hanno ignorata e cancellata!! Triplo!!!

Ivo Serenthà ha detto...

Cara Daniela,il particolare incomprensibile è che tutto ciò venga vissuto come se fosse la normalità,almeno a maggioranza questo stato di cose è ormai assimilato.

A proposito dell'energia tanto cara a questo esecutivo,ti inserisco il link del Rubbia pensiero a riguardo.

http://freedomlibertadiparola.blogspot.com/2009/11/chi-segue-la-tecnologia-nucleare-fara.html

Cerca di vivere con una buona dose di filosofia,altrimenti si rischia anche la salute.

Saluti,

&& S.I. &&