mercoledì 16 dicembre 2009

A Londra se filmate o fotografate possono arrestarvi





Click audio della testimonianza di Simona

LONDRA - Arrestata secondo le leggi anti-terrorismo, tenuta in cella per cinque ore e poi multata, semplicemente per aver filmato alcuni edifici. È successo a Simona Bonomo, 32 anni, un'italiana che a Londra frequenta un corso d'arte alla London Metropolitan University. Bonomo ha raccontato al quotidiano britannico The Guardian, di essere stata avvicinata da due «agenti di supporto», una sorta di poliziotti di quartiere, mentre il 19 novembre stava girando un piccolo filmato amatoriale nell'area di Paddington.

AUDIO - Il racconto di Simona: «Io spinta dagli agenti e ammanettata»

FERMATA - Quando gli agenti le hanno chiesto perché stava filmando e lei ha risposto loro «per divertimento», uno dei due ha ribattuto: «Ti piace guardare quegli edifici. Stai filmando per divertimento? Non ti credo». Quando la studentessa si è rifiutata di far vedere il filmato al poliziotto, questi ha incalzato: «Posso guardarlo comunque se voglio, se credo abbia a che fare con il terrorismo. Stai filmando un sito importante». Gli agenti hanno poi accusato Bonomo di comportarsi in maniera indisponente e, affermando che stava comunque andando in bicicletta in contromano, hanno minacciato di multarla. Poi, dopo averla lasciata per qualche minuto, gli agenti sono tornati con rinforzi e, accusandola di essere aggressiva, l'hanno ammanettata e portata in centrale. Dopo cinque ore di reclusione, è stata rilasciata con una multa di 80 sterline per disturbo dell'ordine pubblico. Bonomo, che il giorno dopo è tornata sul posto per raccogliere le testimonianze di alcuni muratori che hanno assistito all'arresto, contesta la multa.


NON È UN CASO ISOLATO - Quello della 32enne italiana non è un caso isolato. Nell'ultimo mese diversi fotoreporter, turisti e fotografi amatoriali sono stati fermati per aver scattato fotografie a monumenti o edifici londinesi. Il quotidiano The Independent aveva avviato una campagna stampa per chiedere conto di questi interventi della polizia, segnalando i casi di persone fermati per essersi fermate a scattare innocenti foto turistiche e pubblicando anche una guida dettagliata ai diritti da far valere in questi casi (se e quando si è obbligati a dichiarare le generalità, con quali motivazioni può intervenire la polizia ecc) secondo le leggi britanniche. E proprio in questi giorni i responsabili hanno risposto dando istruzioni (e pubbliche assicurazioni) per evitare che i controlli di polizia, anche in base alle leggi antiterrorismo, violino i diritti dei cittadini britannici e dei turisti.

[ da Corsera ]

Se non fosse stato raccontato dalla viva voce della vittima, mi avrebbe potuto far pensare ad un pesce d'aprile,ma essendo quasi alla vigilia di Natale,ciò non è possibile.

Una notizia grottesca ma vera,quindi attenti a voi nel caso abbiate deciso di recarvi a Londra di questi tempi.

Mi viene in mente un vecchio detto popolare però, ovvero "la mamma degli imbecilli è sempre in cinta",chiaramente riferito all'attuale governo inglese o locale che ha avvallato una "stronzata" del genere.

@ Dalida @

2 commenti:

mimi ha detto...

molte grazie per la visita, ivo!

i don´t speak so much italian but, well..

i have a flickr to if you are interested:

flickr.com/lindakuntz

hope you like it!!

Educadores ha detto...

Thank you for your comment


You have a good Blog.

Marina nd Judith,
From Spain.