
In corteo per l'happy hour
di Michele Serra
Gli anni Dieci saranno i nuovi anni Settanta? Tornerà la violenza politica diffusa? Sta per nascere una nuova leva di rivoluzionari? Vediamo le previsioni degli esperti.
Terrorismo Una cosa è certa: la scelta della clandestinità non ha più ragione di essere. "Che senso ha sparare a qualcuno se poi non diventi famoso e nessuno ti chiede l'autografo per strada?", rispondono in coro i giovani durante i test attitudinali. Nei campi di addestramento, accanto alla tradizionale figura dell'esperto di armi, ecco dunque il parrucchiere e la truccatrice.
Gli attentatori si riprendono l'un l'altro con il telefonino e mandano in rete le immagini più suggestive e divertenti di agguati e assassinii. "Rispetto agli anni di Piombo", spiega Umby, road manager dei Proletari Armani per il Comunismo, "la scelta della location è molto più difficile. Facciamo appostamenti di molte settimane per studiare le inquadrature giuste, e le vittime vengono scelte soprattutto sulla base del tipo di marciapiede che percorrono. Il nostro slogan è: la vittima deve avere la faccia giusta nel posto giusto, ochei?".
Prima Linea La celebre catena di palestre per dimagrire è sul piede di guerra dopo i tagli governativi alla fitness. I suoi attivisti vorrebbero frequentare in massa i cortei di protesta, ma non riescono ad arrivare in tempo perché usano la cyclette. Molto attive anche le Brigate Beige (ex Brigate Fucsia) formate da stilisti precari. Decisamente passati di moda i manifesti murali, si sta diffondendo l'usanza di tatuarsi gli slogan politici sul torace.
Movimento studentesco Raccoglie i fermenti del mondo giovanile. È formato da studenti trentenni e quarantenni fuori corso che vivono ancora in famiglia. Nelle loro camerette hanno i poster di Gianni Rivera e dell'Equipe 84: sono gli stessi appesi dai loro genitori, per pigrizia i figli non li hanno ancora tolti. I loro cortei sono molto temuti dalle forze dell'ordine: sfilano per lunghe ore nei centri cittadini, in decine di migliaia, camminando senza una meta apparente, sostando davanti alle vetrine dei negozi e paralizzando il traffico. Momenti di tensione ogni volta che un corteo tenta di entrare in un localino trendy per l'happy hour, e i portavoce del movimento ordinano 3 mila Daiquiri, 2.500 Cuba Libre e 700 Mojito, al grido di "passerà a pagare mio padre". Tra le richieste politiche più significative del Nuovo Movimento Studentesco, l'abolizione della tassa di successione.
Assemblea Il rito dell'assemblea è profondamente modificato. Sul modello del talent-show, ogni studente canta il suo intervento e lo interpreta con passi di danza, assistito da un coreografo e da
un arrangiatore che lo accompagna al pianoforte. Fino a che l'ultimo dei partecipanti non ha potuto esibirsi, l'assemblea non viene sciolta. "La democrazia", spiega Christian Pantugliati, portavoce del Collettivo studenti medi, "significa che ognuno di noi deve assolutamente diventare una star di Broadway, o dirigere la Carmen, o essere il nuovo James Bond. È vero, solo in Italia siamo 14 milioni, ma possiamo farcela tutti e 14 milioni: basta modificare il vecchio sistema di accesso alle professioni".
Anarchici La galassia anarchica è divisa tra insurrezionalisti, informali, rivoluzionari, situazionisti, luddisti, simbolisti, ecoterroristi, distruttivisti e dinamitardi. Sono in tutto 16 persone, ma molto attive. In buon parte, sono gli stessi 16 che vennero interrogati dopo la strage di piazza Fontana, nel dicembre '69. Alcuni di loro sono ancora trattenuti in Questura, e questo, secondo gli esperti della Digos, spiegherebbe il loro progressivo incattivirsi. Il loro leader indiscusso è Libero Liberacci, un operaio di Carrara novantaquattrenne molto rispettato perché incontrò Bakunin, anche se non lo riconobbe.
[ da L'espresso ]
Tranquilli,i terroristi sono e saranno quelli non schierati col pensiero unico della coalizione azienda,isole d'informazione mal viste dal potere,non hanno nulla da temere,la semina del consenso non è e non sarà in pericolo.
Ma risulterà diffusamente imbarazzante l'essere giudicati dalla libera informazione,ed è l'aspetto che fa girare gli "zebedei" per costoro.
[ Kenzo ]
Nessun commento:
Posta un commento