Solo un terzo dei giovani ha rapporti protetti
- Una prostituta o transessuale su due a Milano può trasmettere il contagio da virus Hiv. Lo ha detto Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano, nel presentare le iniziative dedicate alla giornata mondiale contro l'Aids prevista per il 1 dicembre. «È sieropositivo il 50% delle prostitute e trans della città - ha sottolineato Landi - ed è quindi necessario un maggiore controllo del fenomeno della prostituzione anche in città come la nostra, dove ci sono persone che pagano anche di più per avere rapporti non protetti». Ogni giorno a Milano due giovani si infettano con il virus Hiv, su un totale di 11 casi registrati quotidianamente a livello nazionale. Già il 30 ottobre scorso, commentando questo dato, l'assessore Landi aveva auspicato la riapertura delle case chiuse, in versione cooperativa: «È necessario togliere la prostituzione dalla strada e creare luoghi controllati dal punto di vista giuridico, sanitario e fiscale - ha detto -. Per me la soluzione migliore sono le cooperative autogestite di professionisti. Non bastano le ordinanze contro i clienti delle prostitute».
RAGAZZI A RISCHIO - «Il problema viene sottovalutato - ha detto Landi - a Milano e in Lombardia ci sono dati allarmanti. Milano è la città italiana con il maggior numero di infettati con Aids, la stima è di 9 mila portatori sani o sieropositivi ma riteniamo siano almeno 12 mila, perché molti non si rivolgono a centri di cura pubblici. Sta inoltre crescendo la sieropositività nei giovani al di sotto dei 20 anni, perché proprio i ragazzi si ritengono spesso invincibili, e di essere al di sopra del rischio». I dati preoccupano gli esperti anche quando si parla più in generale di malattie sessualmente trasmesse, come sifilide o condilomi: «Su circa mille persone che si rivolgono a un centro di malattie infettive - ha aggiunto Landi 12 sono giovani con meno di 12 anni. Solo un terzo dei giovani ha rapporti protetti, mentre due terzi li ha non protetti: quindi servono campagne di sensibilità sociale, anche perché, ad esempio, le ragazze pensano che la pillola protegga dalle malattie infettive come fa il preservativo. Non voglio fare terrorismo, ma la situazione è effettivamente grave e preoccupante».
CONTAGIATA A 74 ANNI - Non esiste una fascia d'età al sicuro dal contagio. «Molte - ha sottolineato Landi - sono le persone di una certa età che hanno rapporti sessuali non protetti e diventano portatrici di questa infezione anche nelle loro famiglie. Paradossale il caso di una signora che, recentemente, a 74 anni ha scoperto di essere sieropositiva: era stata contagiata dal marito che aveva intrattenuto relazioni non protette con prostitute».
PRESERVATIVI GRATIS - Anche per sensibilizzare al problema delle malattie sessualmente trasmesse, domenica 29 novembre verranno distribuiti a Milano 20 mila preservativi gratis, nel corso di due distinte iniziative organizzate dal Network persone sieropositive (Nps), con il sostegno del Comune. Sempre domenica, fuori da alcuni stadi in cui si svolgeranno partite di serie A, volontari distribuiranno 60 mila preservativi e brochure tra i tifosi. Infine, alla discoteca Alcatraz di Milano prenderà via la seconda edizione di «Hivideo Spot Award», un concorso rivolto a ragazzi tra i 16 e i 26 anni per realizzare uno spot sulla prevenzione delle malattie sessuali. «Il messaggio che si ritiene importante trasmettere - ha concluso Rosaria Iardino, presidente di Nps - è che al di là di alcune semplificazioni operate dai mass media l'Aids è ancora un patologia esistente e colpisce inesorabilmente, nonostante sia possibile evitarla a partire da un uso responsabile del preservativo». Il Comune di Milano, come annunciato dall'assessore Landi, ha pensato per il 2010 «un kit contro le malattie infettive che contenga un preservativo ma anche un etilometro: non si può ragionare a compartimenti stagni, e pensare che questi problemi non siano correlati al consumo di alcol e di droghe».
[ da Corsera ]
Possono essere utili tutte le informazioni possibili sul tema,anzi negli ultimi tempi complice le cure contro l'aids,particolarmente efficaci,l'allarme è stato disattivato,meglio sensibilizzare chiunque abbia rapporti occasionali a rischio,nell'infondere la cultura del preservativo.
In Francia ieri si è deciso di vendere per pochi centesimi nelle scuole,proprio i preservativi,spero che nella cattolicissima Italia si possa organizzare in modo simile.
Anche se il progetto quasi decisivo in tal senso,sarà quello di organizzare i quartieri a luce rossa,in questo modo il controllo della professione più antica del mondo potrà essere certificata,e particolare importante potranno pagare le tasse su tale attività.
Passate parola
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