mercoledì 9 settembre 2009

Come morire di sciopero della fame in Italia

Ci sono voluti 45 giorni per far decidere al ricovero,nel frattempo era diventato un fantasma,purtroppo le cure sono state inutili.




È morto di fame, lucidamente, per scelta, per protestare contro una condanna che riteneva ingiusta. Il detenuto Sami Mbarka Ben Gargi, 41enne di origine tunisina, è deceduto intorno alle 4 del 5 settembre scorso nel reparto di Chirurgia toracica del policlinico San Matteo di Pavia, dove era ricoverato da tre giorni su ordine del magistrato di sorveglianza, dopo uno sciopero della fame e della sete che andava avanti da oltre un mese e mezzo e che l’aveva ridotto a un fantasma.

[ da La stampa ]

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Non è in discussione la sua presunta innocenza o colpevolezza,anzi in certi casi come questo di natura personale,giudico negativa la decisione di scioperare in questo modo.
Detto ciò è incomprensibile come una persona in condizioni così disperate sia stato dimenticato nel suo oblio,la decisione di ricoverarlo in modo coatto il magistrato di sorveglianza avrebbe dovuto deciderlo ben prima,ma evidentemente un uomo di origine tunisina condannato per stupro e nel periodo vacanziero,tutte queste componenti hanno aiutato a determinare la sua fine.

Mi auguro che l'inchiesta possa determinare le palesi responsabilità delle istituzioni.

&& S.I. &&

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