La responsabile di un'associazione russa per la difesa dei diritti umani è stata rapita ed uccisa in Cecenia. L'ufficio del procuratore di Mosca ha confermato che Natalya Estemirova, capo del gruppo Memorial, è stata rapita dopo aver lasciato la sua abitazione questa mattina, come aveva reso noto il portavoce dell'associazione. Citando fonti del governo, l'Interfax ha poi riportato che il corpo della donna è stato ritrovato nella confinante repubblica di Ingushezia.
Estemirova era nota per il suo impegno per i diritti umani nelle ex zone di guerra della Cecenia insieme a Memorial, gruppo che si dedica alla denuncia degli abusi commessi in passato dal regime sovietico e dall'attuale governo russo.Aveva ricevuto il premio "Anna Politkovskaya" l'attivista per i diritti umani rapita in Cecenia e trovata morta in una boscaglia dell'Inguscezia. Natalya Estemirova lavorava per 'Memorial', la principale organizzazione non governativa russa per la difesa dei diritti umani che aveva portato allo scoperto una serie di abusi avvenuti in Cecenia e nel Caucaso settentrionale. Il suo corpo, con evidenti segni di violenza, è stato ritrovato nel pomeriggio in una zona nei pressi della città di Nazran in Inguscezia. Secondo le prime informazioni, sarebbe stata finita a colpi di pistola. Poche ore prima, lo staff dell'Ong aveva fatto sapere che la Estemirova «era stata sequestrata all'uscita di casa» intorno alle 8,30 di mattina nella capitale cecena, Grozny.
Tra i molti incontri in programma per oggi, l'attivista sarebbe dovuta partire insieme al ministro dell'Interno ceceno, ma all'appuntamento non è mai arrivata. «Le autorità cecene avevano espresso più di una volta malumori per il suo lavoro», ha fatto sapere l'Ong.
[ da L'unità ]
Dopo l'assassinio di Anna Politkovskaya,da ieri la sporca guerra in Cecenia ha fatto un'altra vittima sul campo,Natalya Estemirova, giornalista sensibile ai diritti umani,per i quali con le sue cronache dava molto fastidio al potere centrale russo.
Da oggi è cominciato lo scarica barile delle responsabilità,con accuse reciproche russe-cecene sul coinvolgimento del barbaro omicidio,comunque il risultato è stato portato a casa,un esempio che sia di monito ad altri eventuali coraggiosi reporter.
Dopo due giornaliste impegnate nelle cronache dei massacri in Cecenia,avanti il prossimo se ne avrà il coraggio.
&& S.I. &&
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