mercoledì 24 giugno 2009

La mercificazione femminile,a cura di Massimo Gramellini



Uno dei tanti esempi dei "quarti di bue" citati


Come portavoce autonominato della Opposizione Estetica, mi permetto di esprimere tutto il mio sommesso disgusto per il prototipo di donna che emerge dagli scandali di queste settimane, che poi è la stessa donna che vediamo paparazzata nelle feste della Roma Cafona o issata sui troni di cartapesta di certi programmi televisivi. Bella di una bellezza vistosa e ritoccata. Vestita e truccata come la maschera di un trans. Aggressiva, sgangherata, ignorante. Non so per quale ragione certi uomini di potere abbiano una predilezione per lei.

Immagino perché non li mette in discussione. E’ una donna-sofà, a cui il potente si rivolge per scaricarsi e rilassarsi, con lo stesso spirito con cui davanti al televisore preferisce una gara di rutti a un programma di storia. So però che sopravvive un altro genere di maschi e che a questi maschi continua a piacere l'altra donna. Quella che non sghignazza, ma sorride. Che non mostra, ma allude. Che non seduce con le microgonne, ma con gli spacchi. Che conserva intatto il mistero femminile e intriga l'uomo che cerca di entrarvi in comunione. Che non si rifà, ma ha cura di sé. E sa coltivare sogni più larghi di una passerella scosciata in tv.

Di quest’altra donna i media non parlano più, al punto che qualcuno è arrivato a preconizzarne la scomparsa. Mai la realtà fu così lontana dalla rappresentazione. L'altra donna esiste e cammina ogni giorno accanto a noi. A scuola, in famiglia, in ufficio, sul tram. Basta solo ripulire un po’ lo sguardo per riuscire a cogliere la sua meraviglia.

[ La stampa ]

Sono meravigliato da questo articolo,Gramellini,dopo un ventennio o poco più di pubblicazione mediatica di nudi femminili assolutamente non artistici,bensì come quarti di bue esposti in macelleria,è assolutamente naturale la rincorsa delle stesse ad accaparrarsi il potente o il riccastro di turno,noi maschietti a maggioranza ci siamo abituati a guardare le donne dal lato B o dalla scollatura,non ricordandoci probabilmente che viso avessero.
Esistono anche le eccezioni,una discreta minoranza ormai.

&& S.I. &&

1 commento:

Juanne Pili ha detto...

E' un processo che Guzzanti ha definito "mignottocrazia" ... in tempi nn sospetti.