domenica 28 giugno 2009

Eco solar impulse,il primo aereo a energia solare



Le sue ali sono avvolte da una specie di 'pelle' fatta di celle solari ultrassotili. Solar Impulse, primo aereo alimentato a energia solare, avrà il suo primo battesimo. L'obiettivo è lanciare un messaggio importante: si può volare sfruttando nuove tecnologie che rispondano alle esigenze di sviluppo sostenibile, senza carburante e senza causare inquinamento.
Alla presentazione, oggi all'aeroporto di Dubendorf, in Svizzera, saranno presenti l'ideatore del progetto Bertrand Piccard, il co-fondatore di Solar Impulse Andrè Borschberg e tutti i partner dell'iniziativa.
Un progetto che parte da lontano e vuole arrivare lontano: ha infatti mosso i primi passi nel 2003 con uno studio di fattibilità che ha avuto grande risalto in tutto il mondo. Fra il 2004 e il 2006 è stato sviluppato il concept; fra il 2007 e il 2009 è stato progettato e prodotto il prototipo Hb-Sia (di 61 metri). Per il 2010 è previsto il test di volo e la prima notte di volo. Non solo. Nel 2011 sarà costruito il velivolo HB-SIB (di 80 metri). Infine, nel 2012 sarà compiuta la prima missione di più giorni attraversando l'oceano Atlantico e il giro del mondo in cinque tappe.
Il prototipo Hb-Sia, che viene presentato oggi a Dubendorf in Svizzera, ha una apertura alare di 61 metri. E' equipaggiato di una cabina non pressurizzata per convalidare le tecnologie selezionate. In occasione della prima missione, si dovrà dimostrare la fattibilità di un volo notturno per un aereo solare. Mai prima d'ora un velivolo di questo tipo era riuscito a volare di notte con un pilota a bordo e questa missione di 36 ore sarà la prima in assoluto. Nel 2011 sarà costruito un aereo con un'apertura alare di 80 metri e con una cabina pressurizzata che consentirà missioni non stop, di lunga distanza, la traversata continentale e quella dell'Oceano Atlantico.
Il giro del mondo, sottolineano i 'papà' di Solar Impulse, sarà il culmine di queste importanti tappe. Il decollo avverrà nel 2012, volando vicino all'equatore ma essenzialmente nell'emisfero boreale. Sono previsti cinque scali per sostituire il pilota e per presentare questo esperimento al pubblico, alle istituzioni politiche e scientifiche. Ogni tratta durerà 3 o 4 giorni, considerato il tempo massimo di resistenza di un singolo pilota. Quando l'efficienza delle batterie consentirà la riduzione del peso, nel velivolo potranno sedere due piloti per voli ancora più lunghi e non stop: a questo punto si potrà finalmente prevedere il giro del mondo.

[ da Adnkronos ]



Al momento è possibile solamente il volo virtuale,manca pochissimo però al suo decollo effettivo,all'affascinante possibilità di poter volare sfruttando l'energia solare,le future generazioni ne avranno la possibilità.

&& S.I. &&

Nessun commento: