martedì 5 maggio 2009

San Marino,decapitato vertice della cassa di risparmio con accuse di fondi neri e riciclaggio



La banca più importante e antica del Titano.

Nella tarda serata di domenica, su ordine della procura di Forlì, sono stati arrestati il Presidente Gilberto Ghiotti, il direttore Luca Simoni, l’amministratore delegato Mario Fantini che è anche presidente del gruppo Delta, il vicepresidente del gruppo Delta Paola Stanzani e il direttore di Carifin, la finanziaria di riferimento della Cassa di Risparmio, Gian Luca Ghini.
A Fantini sono stati concessi i domiciliari mentre gli altri 4 arrestati si trovano nel carcere di Forlì. La sezione di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Forlì, diretta dal tenente colonnello Pasquale D’Angelo, e la polizia ipotizzano un sodalizio criminoso dedito ad attività finanziarie, bancarie e di raccolta abusiva del risparmio, tra le quali il riciclaggio di denaro, per diversi milioni di euro.
Gli arrestati, secondo l’ipotesi della procura, avrebbero utilizzato il Gruppo Delta - controllato dalla cassa di Risparmio - per riciclare ingenti capitali accumulati dal ricavo della negoziazione di assegni bancari e circolari. Sequestri, arresti e perquisizioni - che sarebbero avvenuti di fronte alle telecamere dei giornalisti della trasmissione Report di Rai 3 - sono stati effettuati a Rimini, Cesenatico, Bologna – nella sede del gruppo Delta – e a Roma dove ha sede l’istituto di credito denominato Sedici Banche, facente capo al gruppo Delta. 40 le persone iscritte nel registro degli indagati.
Per martedì è attesa una conferenza stampa dei sostituti procuratori Fabio Di Vizio e Marco Forte, che hanno coordinato le indagini. Di Vizio è lo stesso pm dell’inchiesta Re Nero che, nel gennaio del 2008, portò all’arresto dei vertici di Asset Banca.
Re Nero non si è ancora chiusa e non c’è stata alcuna richiesta di rinvio a giudizio. Dalla procura di Forlì nel giugno 2008 partì anche l’ordine di sequestro di un furgone con 2,6 milioni di euro destinati alla Cassa di Risparmio. Sequestro che venne in seguito annullato dalla Cassazione che accolse il ricorso presentato dalla Banca.



Premesso che tutto ciò è un'inchiesta,nessuno è condannato,un'inchiesta importante però,sulla quale noto un disinteresse mediatico inquietante,detto ciò,la speranza è che l'eventuale scandalo se sarà provato,ovvero i fondi neri riciclati a San marino tramite la più importante banca del piccolissimo stato,sia confinata in quella realtà,e non ci siano altre sorprese su altri istituti finanziari della penisola.

La certezza degli avvenimenti accaduti come un fulmine a ciel sereno a San Marino,lasciano molto preoccupati i clienti della banca stessa,praticamente la totalità degli abitanti.

&& S.I. &&

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Conosco la notizia perchè l'ho scovata Online e poi sul blog di Ornella.
E' vergognoso quest'occultismo che la stampa e i media in genere stanno facendo!
Ma certo...serve spazio per il divorzio di Berlusconi..

Pierprandi ha detto...

Ivo non so se sei ripassato dal mio blog ieri, comunque ti volevo solo dire che ho pubblicato la tua notizia su OKnotizie. Un saluto a presto

Anonimo ha detto...

Credo che sia un caso isolato.....
c'è molto di peggio!

Anonimo ha detto...

Butti i "mostro"in prima pagina...Perchè qualcuno crede che sia preoccupato?Sarà piu' rispettato di prima!Le cose stanno cosi' ormai....

Ivo Serenthà ha detto...

Altro che mostro in prima pagina,anzi un imbarazzante silenzio mediatico su una truffa consistente come questa,il classico esempio su come celare o risaltare notizie.

Chiaramente fanno più notizia fatti criminosi da parte dei soliti miserabili,rispetto a quelli dei colletti super bianchi in questo caso.