giovedì 14 maggio 2009

Inchiesta sull'ondata di miseria negli States

Bazaar all'aperto, quartieri desolati e case in svendita nell'epicentro del terremoto immobiliare Usa

Alpharetta. Neppure gli sceneggiatori di Star Trek, dopo quattro gin&tonic, avrebbero potuto inventarsi un nome così. Contea di Fulton, venticinque miglia (40 km) sopra il centro di Atlanta. Il sobborgo del sobborgo, la periferia esponenziale, un ectoplasma urbano con diversi nomi - sprawl, exurbia, suburban supernova - e molte conseguenze. Qui in tanti hanno cercato di comprar casa coi mutui subprime (a rischio), qui sono avvenuti i foreclosures (pignoramenti), qui le banche cercano di vendere all’asta le case di cui sono rientrate in possesso. La periferia dell’America è il centro della crisi: come nei tornado, un luogo tranquillo. Sembra assurdo, ma quanto è accaduto ad Alpharetta ha avuto ripercussioni in tutto il mondo. Posto vuoto, liquido, la fotocopia di se stesso. Solo 630 abitanti/km quadrato. La più bassa densità urbana sul pianeta, all’estremo opposto sta Hong Kong: nello stesso spazio vivono 48.571 persone.

[ da Corsera -l'articolo completo di Beppe Severgnini

http://www.corriere.it/esteri/09_maggio_13/magazine_severgnini_viaggio_al_centro_della_crisi_americana_b9ba0bba-3f97-11de-bc3f-00144f02aabc.shtml ]




Una "casa mobile"



Molte case abbandonate in attesa di vendita o d'affitto



Un mercato dell’usato tra Alabama e Florida raccoglie oggetti dai traslochi forzati

La cronaca d'un delirio durato un decennio,dove chiunque poteva aprire un mutuo per acquistare la casa,e delle carte di credito a debito,dove gli interessi da pagare diventano spaventosamente enormi.

Le foto pubblicate rappresentano fedelmente il day after economico degli States e di tutto il mondo occidentale.

&& S.I. &&

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