mercoledì 20 maggio 2009

Il grande fratello del vuoto,a cura personale e su articolo di Massimo Gramellini



Chi sono i 307.650 individui che, record dei record, hanno visitato questa edizione della Fiera del Libro? Un isolotto di intelligenza alla deriva in un mare di grandifratelli e letterine? L’idea di contrapporre 307.650 illuminati a 59 milioni di presunti beceri che vanno in piazza solo per applaudire «Amici» o festeggiare gli scudetti mi puzza di razzismo intellettuale. E non mi convince neanche l’ipotesi che siano l’avamposto di un’altra Italia, misurabile a milioni, ma comunque drammaticamente minoritaria. Un’Italia sobria e normale che rifugge le telecamere e ha desideri sobri e normali, fra i quali quello di sdraiarsi su un’amaca all’ombra di un albero con un libro fra le mani e un amore sulle ginocchia.

Ho l’impressione, e in taluni casi la certezza, che fra i 307.650 templari del Libro ci siano persone che guardano «Amici» e pure le partite, che votano Lega e Berlusconi, che leggono solo i bestseller da autogrill e a volte nemmeno quelli. Gli esseri umani sono più complessi e variegati di come li rappresenta questo buffo bipolarismo antropologico di moda, in base al quale chi vota a destra lavora, rutta e sogna di impalmare una velina e chi vota a sinistra studia, arriccia il naso e sogna di impalmare una contessa. Molti di noi - la maggioranza, spero - non stanno sempre o di qua o di là, ma un po’ di qua e un po’ di là, e un po’ da nessuna parte, per fortuna. E non perché siano cerchiobottisti, ma perché persino in un’epoca di conformismi, nessuna vita è riconducibile a un questionario omogeneo di luoghi comuni.

[ da La stampa ]

Al di là che ognuno di noi può comparire o scomparire in qualsiasi realtà,dal salone del libro alla piazza del grande vuoto,mi sia consentito di definire così,cotanta vuotezza,il passo non è breve.
La differenza sta tra chi il televisore lo usa una tantum ormai,e chi invece ne fa quasi una ragione di vita,e con quel che passa il convento è davvero una miseria,con qualche fiore all'occhiello fortunatamente,mi dica che sono snob,ma piazza S.Carlo l'ho debitamente evitata nel fine settimana.

La parte che non compare tra i commenti sull'articolo della Stampa,causa mancanza di caratteri nel commento.

Tra tette,culi,lap dance e code chilometriche per comparire nel vuoto assoluto,se proprio un qualsiasi individuo desidera immagini forti,ve ne sono in quantità industriale in rete e non solo!!!


&& S.I. &&

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