martedì 28 aprile 2009

Tempi di porci con le ali,a cura di Massimo Gramellini



Dopo aver visto in televisione un documentario sul Medioevo che pullulava di terremoti, bancarotte, carestie, epidemie, dazi, balzelli, crociati, pirati, monaci questuanti, profeti di sventura e cavalieri che vollero farsi re.

Dopo essermi accorto che non era un documentario sul Medioevo, ma un’edizione del telegiornale (forse la presenza di Capezzone e Cicchitto avrebbe dovuto insospettirmi).

Dopo essermi alzato dalla poltrona e aver controllato che il ponte levatoio e le sbarre - pardon, l’antifurto e le grate - fossero in grado di reggere l’urto dei clandestini accampati giù a valle. Dopo aver infilato l’elmo - il casco - sulla testa per proteggermi dai pericoli della strada, la mascherina sulla bocca per proteggermi dall’influenza suina (se si incrocia con l’aviaria avremo i famosi porci con le ali), l’impermeabile sulle spalle per proteggermi dalla bufera che imperversa nei cieli, il giubbotto antiproiettile sulle zone sensibili per proteggerle dall’insidia degli orchi e i peli sullo stomaco per proteggerlo dal ricatto dei postulanti che si assembrano ai semafori con l’occhio liquido.

Dopo aver fatto tutto questo, redatto testamento ed essermi confessato, ho preso la decisione più perigliosa della mia vita. Ho aperto la porta e sono uscito di casa.

[ da La stampa ]

La battuta del porco con le ali è sublime,nonostante la riflessione tratti d'argomenti alquanto sensibili.
Che fortuna hanno avuto i nostri avi,vivevano molti anni in meno,la maggioranza di loro ha vissuto una piccola fetta di mondo,rurale per altro,anni sicuramente molto faticosi ma con un contorno di spensieratezza che noi ce lo sogniamo.
Esco anch'io,un buon consiglio per tutti!!!

&& S.I. &&

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