Oggi sono vent’anni esatti dalla tragedia di Sheffield. Dove il 15 aprile 1989, all’inizio di Liverpool- Nottingham Forrest, semifinale di Fa Cup, morirono 96 tifosi. Tutti dei Reds. “Tutti noi abbiamo perso qualcuno di caro quel giorno”, ha detto Steven Gerrard, il capitano che, all’epoca aveva solo 9 anni e perse un cugino (Jon Paul Cilhooley, 8 anni, la vittima più giovane della tragedia). Il capitano che si è battuto con l'Uefa perché il 15 aprile il Liverpool non giocasse in Champions. Per potersi fermare a ricordare. In un calcio che non si ferma davanti a niente (vedi, anche in Italia, per il terremoto in Abruzzo) è stato un grande gesto. E oggi tutta la squadra del Liverpool (uscita con onore dalla Champions) parteciperà nella mitica Kop di Anfield Road alla commemorazione ufficiale con i tifosi, con chi non vuol dimenticare.

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Dopo la tragedia dello stadio Haysell 29-05-1985 dove morirono 60 tifosi italiani,ci fu quattro anni dopo il sacrificio di altri 96 tifosi inglesi,complice la follia degli hullygan e delle decisioni degli organizzatori delle due tragiche partite,assolutamente demenziali,dove stiparono in Belgio le tifoserie nel medesimo settore,mentre a Sheffield fecero entrare nello stadio un numero enorme di tifosi rispetto agli effettivi posti.
Oltre la memoria delle due tragedie,l'augurio è che sia un monito per la fine delle violenze ripetute negli stadi,morire per uno spettacolo,a volte discutibile,pagato a caro prezzo,non ha alcun senso.
&& S.I. &&
1 commento:
ma no ... candidiamoli alle europee piuttosto.
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