mercoledì 11 febbraio 2009

Leggi razziste, Paese canaglia di Pino Corrias



Eravamo un Paese pasticciato, pasticcione, ma almeno accogliente, almeno simpatico, ammalato di troppe lentezze e di troppo cuore, d’accordo, distratti magari dalla sopravvivenza quotidiana, ma intanto capaci di condividerla, indulgenti verso le debolezze altrui, temperati dalla consapevolezza delle nostre. Pieni di vizi, insomma, ma anche di qualche benevola virtù che faceva esclamare in Europa: “Ah, les italiennes…”.

Governati da questa destra rancorosa, stiamo diventando un Paese di spaventate canaglie contro i più deboli. Ci guida l’odio per i poveri e i diversi. Ci guida la paura verso gli immigrati. Ci guida il disprezzo verso qualsiasi forma di solidarietà, intesa come fiacchezza sociale, velenoso buonismo.
Ricorderemo in futuro (quando un giorno usciremo da questo tunnel) il viso innocuo, ma non inconsapevole, di Roberto Maroni, ministro dell’Interno, i suoi occhiali alla moda, il fazzoletto verde da Guardia Padana che spunta dalla giacca, mentre pronuncia senza emozioni il suo viatico alle leggi razziali, quel clamoroso “bisogna essere cattivi”, che mai un ministro della forza, in uno Stato democratico d’Europa, oserebbe pronunciare in pubblico, nemmeno contro i criminali più accaniti, bastando il suo dovere opposto, “bisogna essere giusti”.

Ma è pura cattiveria (pura ingiustizia) quel che stabilisce il nuovo “decreto sicurezza”. I medici che d’ora in avanti potranno denunciare i malati, se clandestini. Le ronde dei cittadini che verranno autorizzate a “controllare il territorio”. I senza fissa dimora che saranno identificati e schedati da ogni Comune. Il permesso di soggiorno che sarà regolato, come le patenti, da punti revocabili: le loro vite trasformate in una gara di salita, noi intorno a minacciarli, come fa il branco, prima dei linciaggi.

[ da http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2168049 - post di Pino Corrias ]


Una disamina della realtà italiana del tutto condivisibile,al contrario è una situazione appoggiata da una buona parte dall'opinione pubblica,complice l'informazione diffusamente in linea con l'esecutivo,alimentata dal disorientamento dell'attuale momento economico e occupazionale,un mix esplosivo che porterà il paese ad essere considerato all'angolo della comunità europea.

Per supportare la tesi di Corrias,pochi giorni fa un esponente della Lega,Piergiorgio Stiffoni,ha tacciato l'intera comunità rumena d'essere una sorta di violenti e stupratori,offendendo l'intero popolo rumeno,non vi è stata alcuna posizione di censura alle dichiarazioni da parte del carroccio e dell'intero esecutivo,un'altra "perla" deteriore del momento sociale italiano.

[ post inserito da Kenzo ]

Nessun commento: