Eluana Englaro,la fine d'una lunga agonia

«È la conferma che viviamo in uno stato di diritto». Così Beppino Englaro, il padre di Eluana, ha commentato la decisione della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale di Milano contro il decreto con cui a luglio la Corte d’Appello aveva autorizzato le sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata che tengono in vita la donna in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni. Con la decisione presa oggi dalla Corte di Cassazione sembra avviata ormai all’epilogo giudiziario la vicenda di Eluana. L’8 ottobre scorso, la Corte d’Appello aveva deciso di non sospendere l’esecutività del decreto che autorizza lo "stop" alla vita artificiale della donna, penultimo capitolo, prima della pronuncia della Suprema Corte, in una lunga e complessa vicenda umana e giudiziaria cominciata quasi oltre 16 anni fa.

[ articolo tratto da la stampa ]

Mi auguro che sia finalmente l'ultima scena di una lunga agonia,Eluana prigioniera di se stessa complice la mancanza d'una legge,ovvero il testamento biologico,anche se al tempo,complice la sua giovane età,non ha mai messo per iscritto la volontà di non accettare l'accanimento terapeutico e l'alimentazione forzata nel caso di morte cerebrale,anche se con i suoi familiari affermò che mai avrebbe voluto uno stato del genere,poichè un suo amico qualche tempo prima fu coinvolto in un incidente simile,sono passati quasi 17 anni dal suo incidente,suo padre Beppino da sempre ha intrapreso la sua lotta contro la barbara condizione di sua figlia,con la sentenza della cassazione si chiude il sipario,non commenterò più a riguardo se non ci saranno ulteriori problemi,considerate le aspre critiche del Vaticano e da parte dell'attuale esecutivo.

Eluana Englaro tra qualche tempo sarà libera di volare,le catene,la sua gabbia non saranno più una drammatica costrizione.



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