mercoledì 5 novembre 2008

Dal blog di Beppe Grillo,l'insopportabile pesantezza di Obama

Prima parte con traduzione in italiano



Seconda parte con traduzione in italiano



Obama ha vinto. Sono contento, ma soffro più di prima. Obama ha dichiarato: “Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile”. Guardo il mio Paese dove niente è possibile. Un piduista capo del Governo. Un’opposizione indecente. L’informazione sotto controllo. E mi viene il magone.
Obama, giovane, colto, slanciato, intelligente, di colore, parla di futuro, di innovazione. “Il cambiamento è arrivato”, ha detto. “La nostra vittoria è partita dal basso”. Da noi quando arriverà? Gerontocrazia e oligarchia regnano. I Berlusconi, i Napolitano, i Gelli, gli Andreotti sono vecchi che viaggiano tra i 70 e i 90 anni. Vogliono vivere in eterno, fino a 120 anni.
Il Paese è una stanza piena di aria viziata. Il puzzo del potere ci ha contagiato. Non sentiamo più il nostro stesso odore. Chi vuole aprire la finestra, portare venti di cambiamento, puliti, onesti, viene massacrato come fu Borsellino, come fu Ambrosoli. O emarginato, combattuto dalle istituzioni e dai media. Come De Magistris, come la Forleo.
Immaginate Obama che, come primo atto di Governo, dichiara la sua immunità per legge per salvarsi da un processo di corruzione. Durerebbe poche ore, poi dovrebbe fuggire all’estero. Pensate a Obama che parla di inceneritori e di centrali nucleari, avrebbe vinto McCain. Obama è una speranza, Veltrusconi una condanna.
Mi sento addosso un senso insopportabile di pesantezza. Avverto più di prima un tanfo di arteriosclerosi nelle strade. L’Italia stanotte è invecchiata di colpo. Ci guardiamo allo specchio e ci spaventiamo. Cosa siamo diventati? Cosa ci aspetta senza un cambiamento radicale? La Rete ha annunciato per prima la vittoria di Obama, 3.000 comuni italiani su circa ottomila sono senza ADSL. Peggio dell’Africa, ma con il digitale terrestre d’antiquariato.
Scusate, devo riprendermi. Obama mi ha tirato un colpo basso, da oggi sarà più difficile capire perché viviamo, perché dobbiamo vivere in questo sfascio. La Rete è stata fondamentale per la sua campagna, è un segnale della fine dei giornali e delle televisioni. La rivoluzione in Italia, se ci sarà, non sarà televisiva. Informiamoci e informate in Rete, senza sosta. Forse la finestra si spalancherà, belin. Loro non molleranno mai, noi neppure.

Postato da Beppe Grillo

Il commento personale

Ogni paese ha il governo che si merita,è opposizione naturalmente,non è frutto d'una imposizione,evidentemente la classe dirigente è lo specchio del paese,dove le persone virtuose sono una minoranza,funziona alla grande il fotti,altrimenti vieni fottuto,prendiamone atto,denunciamo all'infinito questo stato di cose,ma senza avvilirsi,in ogni assemblea la maggioranza vince,un certo fair play anche con infinito disgusto è necessario,altrimenti ci si accorcia notevolmente la vita per le varie incazzature.

Altra strada quella definitiva,è quella d'andarsene.

Kenzo Friends 05.11.08 23:08|

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E'così difficile vivere in Italia? perchè non provare a vedere il bicchiere mezzo pieno? in questo paese c'è molta gente che VIVE, si IMPEGNA ogni giorno a VIVERE in maniera migliore, ad operare secondo regole etiche "pulite"..........certo non hanno il ritorno d'immagine di Berlusconi, Veltroni, Grillo, Le Iene, Veline assortite e comici/buffoni di corte, ma esistono e VIVONO !!!!!!!!!!!!
qui c'è democrazia (i nostri padri ce l'hanno lasciata, noi forse ce lo stiamo dimenticando?) possiamo scrivere un blog, cartelli, manifestare, andare in tv, anche partire per un isola (dei famosi, purtroppo, visto che quella che non c'è...non c'è.).

se obama ci fa sentire vivi, male.......vuol dire che non sappiamo più guardarci intorno, salutare i vicini, discorrere e discutere con la gente (maggioranza silenziosa? non mi sembra.....)operare per cambiare le cose.
se poi chi è partito dallo spettacolo per giungere alle orecchie di molti, è un pessimista nato..............ha dei problemi di sopravvivenza, ma non creda che tutti sono uguali a lui.

sorridere, no?! altrimenti tanto vale che ce ne andiamo da qualche altra parte (marte è vuoto...)

ciao grillo

Ivo Serenthà ha detto...

Non è difficile vivere per alcune categorie,vedi la forbice che esiste tra manager e semplici lavoratori,non è difficile vivere per la classe dirigente politica e non solo,non è difficile vivere per gli esercizi commerciali,i quali dall'entrata dell'euro hanno scambiato le 1000 lire per un euro,e raramente emettono scontrini,non è difficile vivere per gli evasori fiscali,grandi o piccoli che siano,vedi la somma che si elude ogni anno,che non ha eguali in tutto il continente,non è difficile vivere per i liberi professionisti,i quali,alcuni di loro,ma non sono pochi, ti propongono la doppia tariffa,con lo sconticino se non pretendi la ricevuta fiscale,non è difficile vivere per l'esercito di consulenti della pubblica amministrazione,diffusamente parassiti del contribuente,per finire al nepotismo ad ogni livello,concorsi truccati per inserire il figlio senza titoli,anche per loro non è difficile vivere in questo paese,come l'esercito dei raccomandati del resto.

Dopo potremo riparlare di senso sociale e nel riuscire a salutare il buon numero di sfigati che tirano la carretta.

Saluti,Kenzo