martedì 3 marzo 2009

Telefonia mobile,al mondo più di 4 miliardi di cellulari




Sei persone su dieci al mondo hanno attualmente un abbonamento per telefono cellulare. Questo è il dato più clamoroso che viene fuori dalla ricerca sulle telecomunicazioni pubblicata dall'Itu, agenzia dedicata al comparto delle Nazioni Unite. L'International Telecommunications Union concentra la propria messe di nuovi dati proprio sulla rivoluzione che i telefoni cellulari stanno portando nel mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo: il tasso di crescita più rapido si riscontra infatti in Africa, dove la carenza infrastrutturale delle telecomunicazioni si era dimostrata come il principale ostacolo alla crescita economica.

Su una popolazione mondiale di 6,7 miliardi di persone, dunque, i contratti registrati per l’uso di un cellulare ammontano a 4,1 miliardi alla fine dell’anno scorso, 1 miliardo in più rispetto al 2002. Per quanto riguarda l'Africa, come dicevamo sugli scudi per il mobile, se nel 2000 possedeva un cellulare solo una persona su 50, adesso la percentuale è salita al 28%. Tutto un altro tasso di crescita presenta invece il "vecchio" telefono fisso: ce n'erano un miliardo nel 2002, siamo a 1,27 miliardi nel 2007.

Anche l’uso di Internet è stato affrontato nella ricerca, che sull'argomento ci racconta che anche il collegamento al Web ha compiuto passi da gigante, con il raddoppio dei navigatori nel mondo in 5 anni, dall’11% al 23%. Ma su questo aspetto la figura chiave dei dati rimane il cosiddetto "digital divide": nel 2007 utilizzava la Rete un africano su 20 (pari al 5%), in Asia il 15%, in Europa il 43% e negli Stati Uniti il 44%.

La ricerca, pubblicata ogni cinque anni, va molto in profondità (da qui potete scaricarla in pdf) e pubblica una interessante classifica che determina il grado di maturità a livello di telecomunicazioni di ogni Paese nel mondo. Sopra vedete i primi 10 al mondo, l'Italia - che in fatto di telefoni cellulari non è seconda a nessuno, qui i dati Istat - si trova invece al 22esimo posto, guadagnando due posizioni rispetto al 2002 grazie a quella che viene definita dall'Itu una politica sull'Information Technology d'avanguardia. A differenza per esempio di Paesi tradizionalmente più avanzati di noi, come gli Stati Uniti - passati da ll11esimo al 17esimo posto - e al Canada, crollato dal nono posto all'attuale diciannovesimo.

Un Paese dunque in grande crescita, almeno per quanto riguarda le telecomunicazioni. Ecco a seguire un po' di dati interessanti sull'Italia presi dalla ricerca (dunque riferiti al 2007): i telefoni fissi sono 46,25 ogni 100 abitanti, gli abbonamenti per cellulare sono 153,12 su 100 (!), i pc 36,99, gli utenti di Internet 54,35, gli abbonamenti alla banda larga sono infine 18,45 su 100.

[ da Corsera ]

Ormai non ne possiamo più fare a meno,sono diventati importantissimi nel campo relazionale,familiare,sentimentale e soprattutto lavorativo,le contro indicazioni sono un uso diffusamente smodato e inutile in moltissimi casi,anche se in qualsiasi caso fanno fregare le mani dalla soddisfazione ai produttori e chi li gestisce.

Assolutamente importante,e ci vorrebbe una legge,il divieto dell'uso dei cellulari ai bambini sotto i 12 anni,da analisi apparse su basi scientifiche,sono evidenti gli influssi negativi a livello cerebrale,essendo nella fase della crescita e dello sviluppo.

Mi auguro purtroppo con tutte le perplessità,che emerga il senso di responsabilità da parte dei genitori.

Detto ciò,buone comunicazioni a tutti!!

@@ post inserito da Dalida @@

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