martedì 3 marzo 2009

Altra vergogna italiana,i prezzi discount ai parlamentari



La buvette della camera


ROMA - Il pranzo per i senatori a 1 euro e 50? Un episodio di bullismo parlamentare, un malcostume contro cui urgono misure di buoncostume, tanto più in epoca di crisi. Antonio Di Pietro denuncia la vergogna varata a Palazzo Madama e sottolinea: «Come nel caso dei pianisti, i parlamentari che votano per gli assenti per rubarsi 250 euro al giorno, c'è bisogno di interventi di buoncostume. Questa è la vera vergogna italiana. Così si dà il cattivo esempio ed è chiaro che poi diventano tutti bulli. Con i bulli che abbiamo in Parlamento e al governo, così succede».

CAFFÈ A 42 CENTESIMI - Di Pietro ce l'ha con il calo del 20% dei prezzi della buvette: ora il caffè costa 42 centesimi, la spremuta 92, un panino con prosciutto 1 euro e 17, un tramezzino 96 centesimi, un cappuccino 58, il tè 84, la birra 1,60, un pasticcino 46 centesimi. Il ribasso ha interessato anche i prezzi del ristorante: un primo piatto è passato da 1,80 a 1,50 euro. I questori del Senato hanno detto che il ribasso dei prezzi non incide sulle casse pubbliche ed è dovuto all'unificazione dell'appalto per bar e ristorante. «Abbiamo affidato per cinque mesi la gestione a una società che garantiva il medesimo servizio con costi ridotti» ha spiegato il questore Benedetto Adragna.

[ da Corsera ]

Un paese in agonia economica,con disoccupazione e precarietà ormai motivo ricorrente per le nuove e vecchie generazioni,con pensioni unificate a regime europeo anche per le donne,almeno è questo l'ultimo intendimento governativo,solo per noi chiaramente.

Per la casta invece dopo due legislazioni maturano una discreta pensione,sono i parlamentari più costosi d'Europa,gli stipendi in proporzione ai risultati sono conosciuti,almeno ai più.

La ciliegina sulla torta sono le innumerevoli agevolazioni,l'elenco dei prezzi appunto politici,dagli spostamenti aerei,ferroviari e auto blu,sono l'ennesimo insulto a chi compie i salti mortali per arrivare alla fine del mese.

Questi sono i costi della democrazia,non v'è dubbio che debbano esistere,ma nel nostro paese si è superato il limite della decenza,ed è una definizione assolutamente benevola.

Di Pietro li ha definiti atti di bullismo,i costi irrisori della buvette e della mensa,i quali educano le nuove generazioni,oltre bullismo esiste una buona dose di delirio di onnipotenza.

Il tutto pagato dagli italiani,almeno quelli che pagano le tasse.

@@ post inserito da Dalida @@

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