mercoledì 7 ottobre 2015

Il brutto destino sui diritti civili in Italia














Un passo indietro di mezzo secolo

di Alessandro Gilioli

Ogni giorno che passa, la proposta di legge Cirinnà sulle unioni civili perde pezzi, peggiora, si svuota.

È l'effetto di due volontà diverse ma convergenti: quella di Renzi che è interessato solo all'incasso mediatico, a poter dire "riforma fatta", indipendentemente dai contenuti; e quella dei retrocattolici della maggioranza (Ncd, ma ce ne sono anche nel Pd) che fanno il tiro al piccione ottenendo ogni giorno qualcosa in più.

Ieri, tuttavia, il disegno Cirinnà non si è limitato a impallidirsi, ma ha creato un mostro.

L'ultimo colpo alla dignità delle "formazioni sociali specifiche" (anche il nome ridicolo serve a smussarne la portata) è infatti la decisione di cambiare il testo sulle cosiddette "stepchild adoption", cioè sulla possibilità che un/una gay adotti il figlio del suo partner, diventandone legalmente cogenitore.

Secondo la proposta originaria, un/una gay avrebbe potuto adottare anche il figlio adottivo del partner, mentre nell'ultimo testo della maggioranza si dice che potrà adottarne soltanto il figlio biologico.

Il cambiamento crea un discrimine profondissimo, che non ha a che vedere con i gay ma con i minori: quello tra figli biologici e figli adottivi.

Una discriminazione che l'Italia aveva gradualmente superato sia con la legge sulle adozioni del 1983 sia con la (buona) riforma del 2001. Dove si affermava tra l'altro il principio che il diritto all'adozione non è quello dei genitori ad avere un bambino, ma quello dei minori ad avere una famiglia.

Ripeto: in Italia l'adozione è un istituto relativo ai diritti dell'adottando, dei figli.

E adesso il figlio biologico di un gay potrà godere di questi diritti che invece verranno negati al figlio adottivo di un gay.

Il quale pagherà quindi la colpa di essere adottivo anziché biologico.

Banalmente, ad esempio, l'adottivo non avrà quei diritti ereditari (da parte del partner del genitore) che invece sono garantiti al figlio biologico.

Il testo attuale sulle unioni civili reintroduce dunque una discriminazione tra figli biologici e figli adottivi che in Italia era stata abolita da molto tempo.

A forza di dire che "qualsiasi passo in avanti" è meglio di niente, siamo riusciti a fare un passo indietro di mezzo secolo.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Esistono delle forzature di influenza cattolica pazzesche,semplici e naturali diritti presenti altrove sono impossibili da ottenere in Italia,della distorsione tra figli adottivi e biologici che stanno partorendo ha espresso molto bene lei nel post,e che dire del testamento biologico,quello che ognuno di noi potrebbe decidere o meno nel caso di trattamento sanitario obbligatorio,che attraversano le cure inutili per malati terminali e della alimentazione forzata.

Dai casi simbolo di Eluana e Piergiorgio di anni ne sono passati parecchi,ma il pantano fondamentalista cattolico è molto ben profuso tra i banchi parlamentari,a parole avrebbero fatto decine di leggi,peccato che in pratica ci sia il nulla,o s'intravedono solo pasticci inqualificabili.

Sono a mio parere proprio le religioni,specie quelle monoteiste ad essere deleterie per l'uomo stesso,semmai un giorno dovessero tramontare ci sarà un passo importante nell'evoluzione.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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