Liberate il Nobel per la pace - A Tokyo una manifestazione ha chiesto al regime birmano il rilascio immediato del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi
Il tribunale birmano ha accettato la richiesta di incriminazione di Aung San Suu Kyi, aprendo di fatto il processo alla leader dell'opposizione democratica. San Suu Kyi, accusata di avere violato gli arresti domiciliari per avere ospitato per due giorni un cittadino americano mormone nella sua casa, si è dichiarata innocente. Lo ha riferito il suo avvocato.
La leader dell'opposizione in Birmania, Aung San Suu Kyi, si è dichiarata "innocente" davanti al tribunale che la processa da lunedì a porte chiuse nella prigione di Insein, a nord di Rangoon. Lo annuncia uno dei suoi avvocati e portavoce del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia. La 63enne leader democratica e Premio Nobel per la Pace è accusata di aver violato gli arresti domiciliari per aver ospitato per due giorni un bizzarro americano, il mormone John William Yettaw, giunto nella sua casa attraversando il lago a nuoto.
"Non sono colpevole, dato che non ho commesso alcun reato", ha dichiarato San Suu Kyi, secondo il portavoce e legale Nyan Win, fornendo un resoconto dell'udienza ai giornalisti. Il tribunale birmano, tuttavia, ha accettato la richiesta di incriminazione per San Suu Kyi, aprendo la strada a una sentenza che sarà probabilmente pronunciata prima che scadano i termini dei domiciliari, il 27 maggio. Se giudicata colpevole, rischia fino a cinque anni di carcere che, secondo uno dei suoi avvocati, l'americano Jared Genser, potrebbero essere letali per le sue precarie condizioni di salute.
[ da ricerca google ]
[ post inserito da Kenzo ]
1 commento:
Anche Amnesty si è mobilitato.
E' assurdo tutto questo!
Posta un commento