giovedì 8 settembre 2016

Tra le stelle di Di Maio
















L’amante? Cara, scusa, non capivo la mail

di Alessandro Robecchi

E’ una questione di vie di mezzo, anche quando si inventano delle scuse. Tra “La drammatica situazione internazionale mi ha impedito di occuparmi della questione” e “Maestra, il gatto mi ha mangiato i compiti” ci sono infinite sfumature, anche di stile. Quindi non si può che ammirare il “Non ho capito la mail” di Luigi Di Maio, che alza un po’ l’asticella nella nobile arte delle scappatoie in forma di pietosa bugia. Non l’ho ricevuta. E vabbé, son buoni tutti. Non l’ho letta, ci sta pure questo. E’ finita nello spam, ottima attenuante. Ma “non l’ho capita” è davvero osare molto, trattandosi di un presunto, possibile futuro premier. Ah, c’era un cessate il fuoco? Scusate, non ho capito la mail. Non proprio rassicurante.

Ma se usciamo dai trucchetti della poltica e torniamo umani (peggio: uomini) non possiamo che apprezzare il gesto atletico della balla più scema del mondo. Cara, posso spiegarti tutto, non ho capito la mail. Buono per fidanzate nervose, padroni di casa che sollecitano il saldo, creditori in genere, suocere invadenti, seccatori. Dopotutto cosa vogliamo da una scusa? Che giustifichi una mancanza, va bene, ma anche che induca alla pietà coloro a cui la raccontiamo. Ecco, “non ho capito la mail” è perfetto: ci si assume la colpa come se si dicesse, “Scusa, hai ragone, sono un cretino, spiegamelo meglio”, il che ammanta tutto di una sincerità ai limiti dell’autolesionismo. Il destinatario della scusa (nel caso specifico: tutti) dovrebbe esser mosso a pietà e compassione. Grazie a Luigi Di Maio, schiere di mariti, amanti, debitori, gente indietro con le rate, potrà appellarsi a questa specie di Primo Emendamento. Sì, sì, ok, lo sapevo ma non l’ho capito. Ed è anche un monito per il futuro, una specie di avviso: se scrivete una mail a Di Maio, scrivetela semplice e chiedete una risposta di due parole: “Ok, capito”. Non si sa mai.

DAL BLOG ALESSANDROROBECCHI.IT

Per chi vuole leggere articolo e commento personale dello scorso post di Robecchi

CLICK ALESSANDRO ROBECCHI.IT

Il commento che ho scritto l’altro ieri vale ancora,non si diventa dei professionisti della politica,nel senso buono della definizione,tramite una scelta tra pochi con dei mi piace su YouTube.

Sebbene lo sceriffo di salerno risulti insopportabile,su Di Maio ha colto nel segno.

Mi auguro che dopo la “benedizione” del guru genovese di ieri sera,anche se i dubbi rimangono colossali,ora la Virginia possa lavorare,me lo auguro per i cittadini romani,per le politiche del 2018 c’e’ tempo per riflettere.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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